Oggi è andata in scena l’edizione numero 100 del Giro dell’Emilia. La vittoria è andata a Giovanni Visconti, davanti al compagno di squadra Vincenzo Nibali ed al colombiano Rigoberto Uran. Riviviamo la gara nei suoi momenti chiave.
IL PERCORSO
Si parte da Casalecchio e, dopo un breve tratto pianeggiante, si attraversano le colline bolognesi con ben 40 chilometri in salita per un dislivello totale di 1800 metri. Attenzione al GPM di Mongardino, salita pedalabile, che potrebbe comunque farsi sentire nel finale. Una volta scollinati dalla prima vetta di giornata, i corridori trovano una breve discesa prima di un tratto in falsopiano prima di trovare il Passo del Brasimone. Quindi, ecco una discesa di 19 km. Il falsopiano si interrompe dallo strappo delle Ganzole, lungo 2,3 km, con pendenza media del 12%. Il giudice della corsa è il santuario di San Luca, posto in cima ad una rampa di 2 chilometri con pendenza media attorno al 10% e punte che toccano il 19, nella leggendaria curva delle Orfanelle. Non c’è che dire: 223 km impegnativi ed emozionanti.
LA GARA
La corsa si fa subito intensa. Non mancano i tentativi di fuga, anche se il gruppo con i favoriti non lascia mai fuggire nessuno. La gara si risolve nel finale. Ai meno 13 attacca Giovanni Visconti nella discesa dopo il San Luca. La Bahrain Merida respira, mentre inizia il forcing del team Sky con Diego Rosa intenzionato a riprendere il compagno di Nibali. Ai meno 4 colpo di scena: cade Chaves (probabile frattura della clavicola). La drammatica scivolata del colombiano frena gli entusiasmi degli 25 corridori presenti nel gruppo degli inseguitori. Visconti così riesce a ritagliarsi un piccolo margine di sicurezza attorno ai 30 secondi. Inoltre, alle sue spalle, è encomiabile il lavoro dei compagni Franco Pellizzotti e Vincenzo Nibali nel ruolo di stopper. Lo Squalo dello Stretto annulla ogni tentativo di Nicolas Roche (BMC) Gianni Moscon (Sky) e Rigoberto Uran (Cannondale), i più attivi sul San Luca. In questo modo, Visconti diventa imprendibile può trionfare all’ombra del santuario. Seconda posizione per Vincenzo, in straordinaria condizione. Terzo posto per il colombiano vicecampione al Tour, davanti all’irlandese della squadra rossonera ed al corridore del team Sky.