Egan e Primoz Roglic provano a far saltare il banco nella tappa regina della Vuelta, con quell’arrivo a Lagos de Covadonga che tre anni fa incoronò Thibaut Pinot. Grande azione dello sloveno e del colombiano: Roglic domina sull’ascesa finale ed è il nuovo leader.

VUELTA, 17A TAPPA: ROGLIC FA IL VUOTO A LAGOS DE COVADONGA

Dopo la volata vinta da Fabio Jakobsen, la Vuelta riparte da quella che è la prima delle due frazioni-regina della corsa iberica. 185km da Unquera a Lagos de Covadonga, arrivo in salita coi suoi 12.5km al 6.9% con punte al 16% e un paio di tratti in falsopiano che abbassano una media notevole: i corridori affrontano come antipasto l’Alto de Hortigueru (5.3km al 4.7%) e per due volte La Collada Llomena (7.6km al 9.3%) prima della salita conclusiva. E succede di tutto. Attacco iniziale di otto corridori, tra cui ci sono il plurivincitore (due tappe) Storer della DSM e Padun della Bahrain: il gruppo li tiene sotto tiro, li acciuffa appena sotto il GPM e Caruso prevale su Bardet prendendosi 2pti per la maglia a pois. Si ritirano Elissonde (Trek) e Luis Leon Sanchez (Astana), il gruppo rischia di spezzarsi su un paio di accelerate della Bora e poi iniziano gli scatti: Aru tenta in discesa, Landa sul GPM di La Collada Llomena. Entrambi cedono e vengono ripresi. La fuga nasce e viene composta da 29 corridori che inseguono Le Gac, che ha preso un piccolo margine: tra loro Nieve e Lucas Hamilton (BikeExchange), Tratnik (Bahrain), Madrazo e Cabedo (Burgos), Jay Vine (Alpecin), Storer (DSM), Izaguirre (Astana) e De La Cruz (UAE): L’attacco non dura, perchè vengono ripresi sulla seconda salita verso La Collada Llomena, dove succede di tutto.

Eiking, rientrato, si stacca insieme a Caruso e Vlasov dicendo addio alla maglia rossa. Il clima cambia: pioggia e freddo. Ma, soprattutto, ai -60km attacca Egan Bernal: regge il suo passo solo Primoz Roglic, che si accoda immediatamente. Miguel Angel Lopez ci prova, ma poi capisce che non è cosa e torna mestamente nel gruppo. Il duo, con Bernal che tira per quasi tutta la salita, allunga e di parecchio: il colombiano e lo sloveno scollinano con 45” di vantaggio sugli inseguitori e 1’50” sul gruppo-Eiking. Roglic si attiva in discesa e in pianura, e il duo guadagna anche lì, arrivando a 2’21” di vantaggio massimo: solo il forcing di Damiano Caruso riporta il margine intorno al minuto e mezzo. Dietro cadono Eiking, Vlasov e Verona, salutando le zone nobili della generale. Nel gruppetto inseguitori ci sono quattro Jumbo (Kuss, Oomen, Kruijswijk, Bouwman) e quattro Bahrain (Caruso, Poels, Haig, Mader) oltre ad Adam Yates, Mas e Lopez, e ad alcuni corridori che crollano subito non appena iniziano i Lagos de Covadonga: tra loro Guillaume Martin, che abdica e cede.

Primoz Roglic e Bernal procedono di comune accordo, ma ai -7.5km si spegne la luce del colombiano, che perde subito 45” e poi si riprende in parte quando il distacco dallo sloveno supera il minuto: Primoz s’invola verso la vittoria, mentre dietro scatta senza esito Lopez. Un secondo tentativo arriva ai -4.5km: Mas parte per primo, Yates, Lopez e Kuss lo raggiungono. Addirittura lo statunitense parte, per tentare un’incredibile uno-due della Jumbo-Visma, ma viene neutralizzato. Poco dopo i -2km, invece, il quartetto all’inseguimento riprende Egan Bernal: nuovo scatto di Kuss, che vuole staccare tutti. Nel mentre, l’assolo di Primoz Roglic è completo: il re della Vuelta conquista uno strepitoso successo di tappa, con la più bella vittoria della sua carriera, e conquista la 17a tappa e Lagos de Covadonga. Terzo successo in questa edizione, con annesso urlo al cielo, e maglia rossa: secondo Sepp Kuss a 1’35” per la doppietta della Jumbo-Visma, regolando Lopez, Yates, Haig, Mas, Bernal e Mader, con Meintjes a 2’29” e Champoussin a 2’44” con Kruijswijk. Perde 2’47” Grosschartner con De La Cruz, crolla a 4’46” Guillaume Martin, Arriva a 9’23” Eiking, mentre non c’è ancora traccia di Vlasov.

VUELTA: ROGLIC DOMINA NELLA GENERALE. DOMANI ALTRE MONTAGNE

Primoz Roglic si riprende la maglia rossa di leader della Vuelta e ora si può gestire, visto che la cronometro di domenica lo favorisce. Lo sloveno guida con 2’22” su Enric Mas e 3’11” su Lopez: seguono Haig (3’46”), Martin (4’16”), Bernal (4’29”), Yates (4’45”), Kuss (5’04”), Grossschartner (6’54”) e Mader (6’58”). Fuori dai dieci Eiking, ora a 7’59”. Domani si sale ancora, in una tappa durissima che prevede 162.6km verso l’Alto d’El Gamoniteru: i corridori affrontano le durissime Puerto de San Llaurienzu (9.9km all’8.6) e Alto de la Cobertoria (7.9km all’8.6%), oltre all’agevole Altu de la Sega (4%) prima dell’ascesa finale da 14.6km al 9.8% di pendenza media con un tratto finale sopra il 14%.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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