La Vuelta a España vive quest’oggi l’8a tappa: ecco come si sono comportati gli atleti nei 199.5km da Hellin a Xorret del Catí, teatro di una salita davvero complicata!
VUELTA 2017, 8a TAPPA: ALAPHILIPPE TRIONFA A XORRET DEL CATÍ, SUPERLATIVO CONTADOR
L’8a tappa della Vuelta a España parte subito con un colpo di scena: la Sunweb fa fuori Warren Barguil, che viene rimandato a casa dopo che ieri si era rifiutato di aiutare Kelderman in seguito a una foratura nella tappa vinta da Mohoric (con Bol che è risalito al 7° posto grazie alla fuga). Il diavoletto francese, maglia a pois del Tour e già d’accordo con la Fortuneo-Oscaro per il 2018, voleva fare classifica e non perdere dai big, e viene allontanato per ”alto tradimento” in quello che è un autentico autogol: inizia così una tappa che porta ad un arrivo in salita ”sporco”. I corridori partono da Hellin e arrivano a Xorret del Catí dopo 199.5km con 3 GPM: Puerto de Biar (6.1km al 4.3%) e Puerto de Onil (7km al 3.9% e punte al 10%) sono solo timidi antipasti per la vera salita, l’Alto de Xorret del Catí, destinato a fare selezione. Parliamo di 7km di salita caratterizzati da due km ”agevoli”, ma coi cinque km finali che sono un autentico inferno: non si scende mai sotto il 10% di pendenza, con punte al 20% che faranno malissimo ai corridori. Si parte con una fuga a 21, composta da uomini importanti: i fuggitivi sono Niemec e Polanc (UAE), Losada (Katusha), Vliegen (BMC), Pauwels (Dimension Data), Novak (Bahrain), Hernandez (Trek), Kreder (Aqua Blue), Oliveira (Movistar), Chernetski e De Vreese (Astana), Buchmann, Pfingsten e Majka (Bora), Olivier (Lotto NL), Canty (Cannondale), Bonnafond (Cofidis), Monfort e De Clercq (Lotto-Soudal), Alaphilippe (Quickstep), Chevrier (Ag2r), e il gruppo lascia fare mandando la fuga a 5′ di vantaggio. De Vreese e Niemec prendono punti ai GPM, ma Villella terrà la maglia a pois, e intanto Sky tira a ritmo blando, mantenendo il distacco sui 4’30”.
Dopo parecchi km di stanca e rischio-sbadiglio, ecco che la corsa si riaccende ai -10: davanti attaccano De Vreese e Buchmann, subito riassorbiti, ma l’attacco decisivo arriva all’inizio della salita e porta la firma di Rafal Majka. Il polacco (che si è ripreso dopo i problemi intestinali) ha messo nel mirino la tappa, e a suon di attacchi restano davanti solo lui e Alaphilippe, che faticano tremendamente sulle folli pendenze di Xorret del Catí: Majka attacca per staccare il francesino, che resiste tra lo sconforto dell’avversario, e poi c’è la variabile-Polanc. Il passista della UAE non molla mai, si stacca e rientra a mò di fisarmonica, ed è pericoloso per i duellanti: dietro, intanto, Simon Yates attacca con De La Cruz e Woods, venendo ripreso da Soler, ma l’attacco vero è quello di Alberto Contador, la variabile impazzita che incendia la corsa e, che, senza quei maledetti 2’30” persi nel primo arrivo in salita, sarebbe lì a giocarsi la vittoria con Froome. Albertino prende qualcosa, stacca Yates e costringe Froome a muoversi: l’inglese chiude in prima persona su Contador e Woods, e poi attacca facendo saltare Bardet, Yates e tutti gli altri. Inizialmente restano con lui Nibali, Aru, Chaves e Zakarin, ma la ”frullata” del britannico stacca tutti: rimane con lui solo Contador, che perde qualcosa nel finale della salita, ma rientra appena il terreno spiana. Davanti intanto Majka e Alaphilippe volano verso la volata, ma Polanc arriva e prova ad attaccare: un attacco che non riesce, con Alaphilippe che parte ai 200m, fa il vuoto e trionfa in una tappa bellissima. Contador fa la volata per dare una dimostrazione di forza a Froome, ma i due arrivano con lo stesso tempo a 1’27”: Nibali, Aru, Chaves e Zakarin perdono 17”, Van Garderen, De La Cruz, Adam Yates e altri big 28”. Xorret del Catí fa selezione, e riscrive la classifica generale.
VUELTA 2017: LA NUOVA CLASSIFICA GENERALE. DOMANI UN ARRIVO IN SALITA
La tappa odierna, la quarta a veder arrivare la fuga (su 8!), ridisegna nuovamente la classifica: Chris Froome guida sempre, e il suo vantaggio su Chaves si allunga a 28”. Roche, arrivato col secondo gruppo dei big, è terzo a 41”, e precede Nibali (53”) e Van Garderen (58”): completano la top-10 Aru (1’06”), De La Cruz (1’08”), Adam Yates (1’18”, leader dei giovani), Woods (1’41”) e Zakarin (1’57”). Rientrano in classifica grazie alla fuga Oliveira (11°) e Polanc (13°), mentre Simon Yates è 14° a 2’34” ed Alberto Contador continua la sua rimonta: lo spagnolo ora è 17° a 3’10” da Froome, e senza quei maledetti minuti persi sulla prima salita sarebbe terzo e in piena lotta per la vittoria finale.
Domani la corsa affronta un nuovo ostacolo per le velleità di vittoria dei big: si parte da Orihuela e si arriva sulla salita di Cumbre del Sol dopo 174km. Una salita durissima che arriva in una frazione sostanzialmente pianeggiante, interrotta solo dal GPM di 2a categoria di Alto de Puig Llorenca: Cumbre del Sol è breve (solo 4.1km), ma ha pendenze folli, con una media del 9% e punte al 21% che causeranno grandi distacchi. I big faticheranno parecchio, ma poi potranno riposarsi lunedì, quando la corsa vivrà il primo giorno di break.
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