Oggi, 4 marzo 2023, probabilmente sono finiti gli aggettivi per descrivere le incredibili gesta di Jarl Magnus Riiber, dominus assoluto della disciplina. Sulle nevi di Planica, per l’ultimo appuntamento iridato della rassegna, il classe ’97 ha conquistato il suo quarto oro in altrettante gare disputate, centrando l’ottava medaglia iridata del metallo più prezioso, quarta individuale.
Con questa impresa il Cannibale delle nevi eguaglia la performance del tedesco Johannes Rydzek, anch’egli capace nel 2016 di calare un poker dorato ai Mondiali di Lathi 2017.
Nella gara odierna Riiber ha messo le cose a posto fin dal trampolino grande HS138 saltando ben 147 metri, poi convertiti in 156,2 punti. I suoi inseguitori sono così partiti nel fondo con oltre un minuto di svantaggio da recuperare. Alla fine a spuntarla per l’argento è stato il connazionale Jens Luraas Oftebro che ha regolato Johannes Lamparter prima di arrivare in sprint sul rettilineo finale.
Ad attenderlo al traguardo c’era già da un minuto un Riiber in festa che si era tolto gli sci e stava festeggiando con tutta la tribuna di Planica in visibilio per lui. Come detto, sul gradino più basso del podio è giunto Lamparter, al quarto bronzo della rassegna iridata, dopo essere a sua volta riuscito a regolare negli ultimi 500 metri del fondo l’estone Kristjan Ilves e il connazionale Stefan Rettenegger.
Proprio poco dopo l’arrivo al traguardo l’austriaco, classe 2001, si è diretto verso Riiber, inchinandosi al suo cospetto: un’ulteriore dimostrazione di come la strapotenza del norvegese sia universalmente riconosciuta, a partire da uno dei suoi più diretti rivali.
La delusione di giornata, invece, porta la firma del tedesco Julian Schmid che, dopo un buon salto, non è riuscito a confermarsi sugli sci stretti, arrivando al traguardo solo in sesta posizione.
L’Italia ha chiuso la competizione con una gara abbastanza anonima da parte di tutti i suoi effettivi. Il migliore degli azzurri è stato Samuel Costa, 22° dal trampolino e poi 19° dopo il fondo. Cinque posizioni più indietro è giunto Raffaele Buzzi, che già dopo il salto era addirittura 32°. Aaron Kostner, invece, ha completamente sbagliato il salto dal trampolino, riuscendo poi a recuperare ben nove posizioni nel fondo, fermandosi però alla 30° posizione complessiva. A chiudere la pattuglia azzurra Iacopo Bortolas, autore di una prestazione che gli è valsa il 34° posto finale.
Attendendo la cerimonia di chiusura di domani, le gare di combinata nordica terminano qui con il testimone dell’organizzazione che passerà nelle mani di Trondheim per l’edizione del 2025.