Partono domani i Mondiali di karate a Madrid: come si comporterà la spedizione azzurra? Ecco cosa c’è da sapere sul torneo iridato che terminerà domenica nella capitale spagnola.

La Nazionale italiana di karate (fonte foto pagina facebook Fijlkam Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali)

AL VIA LA RASSEGNA IRIDATA DI KARATE

Partono domani a Madrid i Mondiali di karate che si svolgeranno dal 6 all’11 novembre nella capitale spagnola. Il torneo sarà l’evento principale che introdurrà il karate a nuova disciplina olimpica a partire da Tokyo 2020 e la Nazionale italiana non vorrà farsi trovare impreparata. A differenza delle edizioni precedenti, il Mondiale spagnolo sarà un evento da record con numeri mai raggiunti: più di 1400 atleti provenienti da 140 paesi (fonte Gazzetta.it), con conseguente allungamento di un giorno della competizione.

Novità dell’edizione, come rilasciato da Davide Benetello, membro del Comitato Esecutivo CIO e WKF, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, sarà il diverso uso della prova video: “La visione delle immagini non avverrà più a bordo tatami, ma in una sala privata e isolata dal pubblico che però potrà rivedere le azioni in HD sui maxi-schermi del palazzetto.” 

COSA ASPETTARSI DAGLI AZZURRI?

L’Italia sarà una delle Nazionali più accreditate per raggiungere quantomeno il podio in terra spagnola, con Viviana BottaroSara Cardin punte di diamante della squadra femminile. La Bottaro è medaglia di bronzo uscente del kata individuale e proverà ad insidiare le grandi favorite: Kiyou Shimizu, giapponese campionessa del mondo uscente, e Sandra Sanchez, padrona di casa, numero uno del ranking e Grand Winner del circuito Premier League 2018.

Sara Cardin potrebbe essere invece la grande favorita della categoria kumite -55 kg. Grand Winner del circuito Premier League 2018, vorrà riscattare il quinto posto del Mondiale austriaco del 2016 dove arrivava da campionessa in carica. Se la vedrà con la numero uno mondiale Anzhelika Terliuga o ci sarà spazio per qualche outsider?

Per quanto riguarda la categoria uomini, la speranza azzurra ricade su Luigi Busà: il classe ’87 è medaglia di bronzo uscente e vincitore dell’ultima tappa della Premier League andata in scena a Tokyo nella categoria kumite -75 kg. Riuscirà a bissare il successo ottenuto meno di un mese fa in terra nipponica?

Infine l’Italia potrà puntare alle posizioni più ambite anche nelle prove a squadre, sia maschili che femminili, viste le ottime prestazioni stagionali (ultime su tutte le vittorie dei kata maschile e femminile sempre nella tappa nipponica della Premier League).

L’attesa è finita, il mondiale di karate è ormai pronto a decollare.

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Gabriele Burini
Studente di lingue e culture straniere all'Università di Perugia. Volevo fare il calciatore, mi sono dovuto accontentare di raccontare lo sport

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