Olimpiadi invernali 2018, Super-G femminile: Ester Ledecka fa il miracolo e vince l’oro. Tra poche ore la ceca sarà impegnata anche nel gigante parallelo di snowboard. Potrebbe diventare la prima doppia-medagliata della storia in due diversi sport nella stessa edizione dei Giochi.
ESTER LEDECKA: LA DONNA DELLE NEVI
Ester Ledecka era già entrata nella storia ancor prima di iniziare queste Olimpiadi Invernali.
L’atleta della Repubblica Ceca è infatti la prima a essersi iscritta sia a gare di sci alpino sia di snowboard nella stessa edizione dei Giochi.
Gli amanti della tavola sicuramente la conoscono per i grandi risultati ottenuti in carriera nello slalom parallelo (oro mondiale nel 2015 e argento nel 2017) e nel gigante parallelo (oro mondiale nel 2017).
Sugli sci non ha mai avuto la stessa fortuna. Il miglior piazzamento in Coppa del mondo arriva lo scorso anno a Lake Louise (Canada) con un modesto settimo posto, peraltro conquistato in discesa libera.
Oggi però la magia olimpica decide di mischiare le carte in tavola durante questa soleggiata giornata di Super-G sulla neve di Jeongseon.
La stessa magia che nel 2002 toccò la nostra Daniela Ceccarelli, che al Super-G di Salt Lake City si appese al collo una tanto sorprendente quando insperata medaglia d’oro pur non avendo mai vinto una discesa in carriera nella stessa specialità.
A Torino 2006 il prescelto fu invece il francese Antoine Dénériaz, che salì sul gradino più alto del podio nella discesa libera in quella che fu l’ultima gara a cinque cerchi di Kristian Ghedina.
Dieci anni più tardi, alle Olimpiadi di Rio 2016 la sconosciuta tennista portoricana Monica Puig, che come miglior risultato in un torneo dello Slam arrivò al quarto turno sull’erba di Wimbledon, vinse il metallo più pregiato nel singolare battendo in finale la tedesca Angelique Kerber, futura numero 1 del ranking mondiale.
Ma quando la magia arriva, non c’è classifica che tenga.
Lindsey Vonn e Sofia Goggia, due tra le grandi favorite di oggi, commettono errori grossolani uscendo subito dalla contesa per il podio e terminando rispettivamente al 7° e all’11° posto.
Con le big fuori dalla lotta, Anna Veith, Tina Weirather e Lara Gut già pregustano il loro podio mentre dal cancelletto si preparava a scendere la poco quotata Ester, con il pettorale numero 26.
È la sciata della vita. La ceca arriva al traguardo con un centesimo di vantaggio sulla Veith. Rimane immobile e incredula.
Interrogata sull’accaduto, l’azzurra Federica Brignone, pur riconoscendo la bravura dell’avversaria, evidenzia il “fattore fortuna” mentre Sofia Goggia parla di “meravigliosa vittoria dello sport che ci deve far pensare al fatto che spesso si danno troppe cose per scontate quando non le sono”. Punti di vista differenti per due compagne di nazionale che, da sempre, rimangono su due lunghezze d’onda diverse praticamente su tutto.
Nella conferenza stampa di fine corsa la neo campionessa avrebbe poi ammesso candidamente: “Non sapevo come reagire. Pensavo che ci fosse un errore sul tabellone, ma ho continuato a guardarlo e ho visto che ero sempre prima”.
Di fronte a una folla di giornalisti, non si toglie mai gli occhialini: “Visto che non ero preparata a tutto questo, stamattina non mi sono truccata. Meglio che li tenga su”. Risate e applausi si sprecano.
Ora, con un’inaspettata medaglia d’oro al collo, Ester Ledecka si prepara al gigante parallelo di snowboard dove battaglierà, ma questo già si sapeva, per un metallo dello stesso colore.
Se riuscisse nell’impresa sarebbe il primo essere umano a vincere un titolo in due sport diversi nella stessa edizione delle Olimpiadi.
Un record difficilmente eguagliabile in futuro che la donna delle nevi non deve farsi sfuggire: ora o mai più.
E sarebbe giusto così, perché quando la magia olimpica decide di colpire non lo fa mai alla cieca.
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