L’Italia ritorna dai Mondiali juniores di Zagabria con certezze in più sui propri talenti e con il bronzo di Daniel Grassl nell’individuale maschile.
SPLENDIDO GRASSL
Si sono chiusi i Mondiali juniores 2019 di pattinaggio di figura svolti a Zagabria. Un appuntamento che ha regalato numerosi spunti all’Italia su cui costruire il proprio futuro in questa disciplina.
Primo fra tutti di certo il vero mattatore della spedizione Azzurra, quel Daniel Grassl che, a pochi mesi dalla conquista del Golden Bear 2018 proprio sul ghiaccio croato, vince una straordinaria medaglia di bronzo nell’individuale maschile. Una terza posizione già conquistata nello short program, in cui conquista 81.19 punti (44.43 tecnico, 36.76 componenti, ovvero triplo axel, triplo flip e combinazione triplo lutz/triplo toeloop) al termine di un’esibizione ai limiti della perfezione.
Qualche grana in più nella seconda gara, ma l’altoatesino riesce a difendere la posizione, con uno splendido 143.38 (72.98, 71.50) che gli regalano questa meritatissima medaglia.
Sempre nell’individuale molto promettente la prova di Gabriele Frangipani, che chiude al 23° posto con 170.89.
Qualche rammarico nel femminile, con Lucrezia Beccari che nello short program rientra nella top 10, con un bellissimo ottavo posto a 57.70 punti, ma non riesce in seguito a confermarsi, finendo solo 16° al termine del programma libero.
Grande sorpresa nelle coppie d’artistico, con gli esordienti Marco Pauletti e Vivienne Contarino che stupiscono già nello short program, chiuso al 14° posto con 46.88 (26.00 tecnico, 20.88 componenti), e che guadagnano addirittura una posizione nella classifica finale (131.20 punti).
Bene infine anche la prova di danza, con la coppia Francesca Righi e Aleksei Dubrovin che chiude al 13° posto con il totale di 137.54, dopo essersi qualificata al programma libero con il punteggio di 55.68 (12° posto).
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