Scherma in carrozzina, Coppa del Mondo 2020. In archivio la tappa di Eger, la prima del nuovo anno. Italia quattro volte sul podio nella quattro giorni ungherese.

I terzetti del fioretto femminile e della sciabola maschile italiana: tra gli assoluti protagonisti dell’ultima giornata, dedicata alle gare a squadra (credits: Augusto Bizzi / FederScherma)

Scherma in carrozzina, Coppa del Mondo 2020: Eger, il primo appuntamento del nuovo anno

Si è concluso ieri il primo appuntamento del 2020 della scherma in carrozzina.

Sulle pedane di Eger, Ungheria, da giovedì 13 fino a ieri, domenica 16 febbraio, è andata in scena la prima tappa del nuovo anno della Coppa del Mondo di scherma in carrozzina.

Quindici gli azzurri impegnati nella kermesse ungherese, al ritorno alla competizione dopo la tappa di Amsterdam, della scorsa metà di novembre.

Day 1: Giordan terzo nella sciabola maschile

L’evento in Ungheria è iniziato al meglio, giovedì 13 febbraio, per l’Italia, a podio con Edoardo Giordan nella sciabola maschile categoria A.

L’azzurro, superato all’esordio 15-4 il giapponese Naoki Yasu, ha poi avuto la meglio, 15-7 agli ottavi, sul francese Ludovic Lemoine e, 15-12 ai quarti, per la sicurezza d’un piazzamento nella prima tappa del nuovo anno, sul greco Vasileios Ntounis. In semifinale, Giordan è uscito sconfitto 15-7 contro il padrone di casa Richard Osvath, dovendosi accontentare del terzo posto. L’ungherese ha poi conquistato la vittoria, imponendosi in finale contro il russo Dronov, in un podio completato dal britannico Gilliver.

Fermi agli ottavi gli altri due azzurri in gara: Alberto Morelli, sconfitto 15-6 dal russo Viktor Dronov, e Matteo Dei Rossi, eliminato dal greco Vasilios Ntounis, 15-5.

Edoardo Giordan insieme al commissario tecnico Marco Ciari (credits: Augusto Bizzi / FederScherma)

Podio sfiorato, invece, per Marco Cima, eliminato ai quarti di finale del fioretto maschile categoria B, 15-6 dal russo Albert Kamalov. Il quale ha poi chiuso terzo, insieme al francese Valet; la gara è stata vinta dal britannico Coutya, impostosi 15-11 in finale contro il polacco Gaworski.

In precedenza Cima, agli ottavi, aveva eliminato, sul 15-10, l’ucraino Dmytro Serozhenko. Out ai gironi, invece, Michele Massa.

Spadiste italiane lontano dal podio nella spada femminile. Nella categoria A, la migliore è stata Sofia Brunati, eliminata nel tabellone delle trentadue, 15-3 dalla transalpina Sabrina Poignet; costretta ad abbandonare la gara ai gironi, invece, Sofia Della Vedova. Ad imporsi la russa Maya; seconda l’ungherese Veres; terze la beniamina di casa Krajnyak e la coreana Kim Sunmi. Nella categoria B, Rossana Pasquino ha chiuso al primo assalto del tabellone principale, battuta 15-13 dalla francese Cecilie Demaude; stop ai gironi, invece, per l’azzurra Roxana Solomon. La gara è stata vinta dalla russa Boykova, 15-12 in finale contro la thailandese Jana; completano il podio la russa Vasileva e la bielorussa Fiaklistava.

Day 2: doppio podio Italia, con Emanuele Lambertini e Rossana Pasquino

Italia protagonista anche alla seconda giornata, con Emanuele Lambertini e Rossana Pasquino.

L’azzurro ha chiuso al secondo posto nella gara di fioretto maschile A.
Il fiorettista emiliano, eliminato sul 15-5 il canadese Matthieu Hebert all’esordio, ha dunque avuto la meglio nel derby contro il connazionale Matteo Betti, 15-6, sconfiggendo quindi ai quarti, 15-8, il turco Hakan Akkaya. Medaglia al collo, il portacolori FederScherma ha poi vinto la semifinale contro il russo Oleg Gavrilenkov, 15-7, venendo però fermato nell’ultimo assalto del tabellone dal padrone di casa Richard Osvath, sul 15-8. Ha chiuso ai sedicesimi, superato 15-6 dal portacolori di Hong Kong Meng Chai Cheong, Alberto Morelli.

Emanuele Lambertini festeggia il podio (credits: Augusto Bizzi / FederScherma)

Pasquino, invece, ha firmato il terzo posto nella gara della sciabola femminile. L’atleta napoletana, bronzo iridato, è stata stoppata in semifinale, sul 15-12, dalla russa Irina Mishurova, poi sconfitta in finale dall’ucraina Olena Fedota. In precedenza, la portacolori della Nazionale aveva eliminato la tedesca Sylvi Tauber, 15-5, e la polacca Patrycja Hareza, 15-4.

Podio sfiorato, nella medesima competizione, per Beatrice Vio, che sconfitta all’esordio la thailandese Saysunee Jana, 15-8, è stata superata ai quarti, con medesimo punteggio, ma a parti invertite, dall’ucraina Fedota. Costretta alla resa nella fase a gironi Roxana Solomon.

La gioia di Rossana Pasquino, che esulta insieme alla compagna Bebe Vio (credits: Augusto Bizzi / FederScherma)

Sconfitte agli ottavi, nella sciabola femminile categoria A, le azzurre Loredana Trigilia e Andrea Mogos; fermate rispettivamente dall’ungherese Amarilla Veres, sul 15-6, e dalla georgiana Gvantsa Zadishvili, sul 15-11. Out nel turno delle trentadue Sofia Brunati, 15-4 contro la portacolori della Thailandia Duean Nakprasit; ai gironi, invece, Sofia Della Vedova. A trionfare la polacca Drozdz, seconda l’ungherese Morkvych, terze la georgiana Tibiashvili e l’ucraina Breus.

Gironi fatali, quelli della spada maschile categoria B, infine, per gli azzurri Gianmarco Paolucci e Michele Massa. Ad imporsi il brasiliano Guissone; sul podio col transalpino Ifebe, secondo, e con il russo Kurzin e un altro francese, Peter.

Day 3: Bebe Vio terza nel fioretto femminile

Italia sul podio anche nella terza giornata, nel fioretto femminile categoria B, con Bebe Vio, che per la prima volta in carriera ha chiuso sul gradino più basso del podio. Interrompendo una striscia di successi che proseguiva dalla tappa di Kyoto del 13 dicembre 2018, quando l’azzurra fu seconda.

A dirottare la paralimpionica al terzo posto, la thailandese Saysunee Jana, impostasi in semifinale sull’atleta FederScherma per 15-13, e dunque in finale contro la russa Boykova. L’azzurra, in precedenza, aveva eliminato la bielorussa Anastasiya Kastsiuchkova, 15-2, e la russa Irina Mishurova, 15-5. A completare il podio la brasiliana Santos.

Bebe Vio in pedana a Eger (credits: Augusto Bizzi / FederScherma)

Quarti di finale fatali, quelli del fioretto femminile categoria A, per Andrea Mogos e Loredana Trigilia: la prima è uscita sconfitta per 15-6 con la portacolori di Hong Kong, Yu Chui Yee (vincitrice della gara); la seconda, 15-13 contro l’ungherese Eva Andrea Hajmasi (terza ex equo con la russa Evdokimova; seconda, invece, l’ucraina Morkvych).

Out ai quarti anche Matteo Dei Rossi, il migliore tra gli azzurri nella spada maschile “A”. A negargli un piazzamento, in un assalto finito sul 15-10, il russo Artur Yusupov (terzo col tedesco Maurice Schmidt; ennesima vittoria per Gilliver, in finale contro il russo Shaburov). Stop agli ottavi, invece, sia per Emanuele Lambertini, sconfitto all’ultima stoccata, 15-14, dall’ucraino Maksym Mahula, che per Edoardo GIordan, 15-11 contro Schmidt; eliminato nel turno dei trentadue, 15-13 dal polacco Rafal Treter, Matteo Betti.

Nono, infine, nella sciabola maschile “B”, Marco Cima, uscito sconfitto dopo un 15-12 nel turno dei sedici nell’assalto contro il britannico Rashid. Trionfa il polacco Castro, secondo posto per il greco Triantafyllou, terzi il russo Kurzin e l’ungherese Tarjanyi.

Il tris del fioretto femminile italiano, in posa sulle pedane di Eger (credits: Augusto Bizzi / FederScherma)

Day 4: l’Italia conquista il successo nella gara a squadre del fioretto femminile, terzo posto nella sciabola

A far risuonare ad Eger l’inno di Mameli ci hanno pensato ieri, all’ultima giornata, le fiorettiste azzurre Loredana Trigilia, Andrea Mogos e Bebe Vio, conquistando il gradino più ambito del podio della gara a squadre.

La formazione italiana ha trionfato dopo un percorso netto, iniziato con una roboante vittoria, 45-8 ai quarti contro il Brasile, e proseguito con un successo di misura, 45-43 contro le fiorettiste di Hong Kong. In finale, l’Italia si è quindi assicurata la vittoria sconfiggendo per 45-32 la Russia.

A podio anche il trio della sciabola azzurra formato da Edoardo Giordan, Marco Cima e Alberto Morelli. A fermare l’avanzata degli azzurri, dopo l’esordio vincente contro la Gran Bretagna, 45-43, la Russia (che ha poi vinto la finale contro la Grecia), 45-40 in semifinale.

Dirottati alla “finalina” per il terzo posto, il tris FederScherma s’è ottimamente comportato, conquistando il podio nell’assalto contro l’Ungheria, concluso sul 45-41.

Gli azzurri della sciabola maschile, terzi a Eger (credits: Augusto Bizzi / FederScherma)

ULTIME NOTIZIE SPORTIVE AGGIORNATE SU AZZURRI DI GLORIA

News di sport a cinque cerchi tutti i giorni sul nostro sito.

Scopri tutte le ultime notizie sportive di scherma in carrozzina anche sui nostri social: FacebookTwitterInstagram e YouTube.

Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

Potrebbero anche piacerti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *