Grande prestazione nella Val di Fiemme per Lucia Scardoni, che ottiene il 5° posto nella sprint a tecnica classica odierna, valida per il Tour de Ski 2020.
IL 5° POSTO DI SCARDONI
Grande prestazione di Lucia Scardoni, costante sin dalle qualifiche e arrivata a giocarsi la vittoria nella finalissima. La 28enne è arrivata fino alla fase conclusiva dove ha conquistato un’ottima 5^ posizione. Al via c’erano anche Elisa Brocard ed Anna Comarella: la prima è arrivata fino ai quarti di finale mentre la seconda non è riuscita a superare le qualificazioni.
Queste le dichiarazioni di Lucia Scardoni al traguardo: “C’è un po’ di rammarico dopo la finale perché avrei potuto cambiare binario e giocarmi meglio le mie chance nel rettilineo conclusivo però direi che va benissimo così. È una ottima iniezione di fiducia per il futuro, è bello far vedere che ci siamo anche noi. Da tanto una italiana non raggiungeva una finale, soprattutto nel classico”.
PELLEGRINO SOTTOTONO
In campo maschile, giornata non proprio positiva per Federico Pellegrino. Il poliziotto di Nus non è riuscito a superare i quarti di finale, dove è stato beffato proprio sul rettilineo finale dopo una grande rimonta, terminando la sua gara al 13° posto. Si sono fermati alla prima fase ad eliminazione diretta anche gli altri azzurri Maicol Rastelli e Stefan Zelger. Fuori nelle qualifiche invece, Mikael Abram e Giandomenico Salvadori.
Queste le dichiarazioni di Maicol Rastelli: “Per come ero messo avrei potuto superare il turno tranquillamente. Ho battezzato la scia dello svedese che però ha rallentato finendo per essere passato a destra e a sinistra senza poter far più niente. Onorerò domani la salita del Cermis anche se non è proprio il format più adatto alle mie caratteristiche”.
Così commenta, invece, Federico Pellegrino: “Un gran peccato perché era l’occasione giusta per ottenere un risultato importante davanti al pubblico italiano. Lo scorso anno a Cogne mi ero esaltato, oggi volevo fare lo stesso ma non è andata bene. Le sprint sono così, non ci vuole nulla a rimanere fuori, e Spitsov di certo non vale più di me nelle sprint. L’arrivo in velocità preceduto da una salita in cui fatichi ad andare davanti è dura. E se sei dietro senza avere degli sci abbastanza veloci non riesci a sorpassare. Peccato perché è stato un bel Tour de Ski anche se non sono riuscito ad esprimermi al massimo. Il dato importante è che la condizione è buona. Adesso avanti con Dresda”.
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