Jannik Sinner si ferma sul più bello ed esce sconfitto 7-5, 6-3 dalla finale del Masters 1000 di Miami contro Medvedev.
PRIMO MIAMI PER MEDVEDEV
Bisognerà aspettare ancora un altro po’ prima che Jannik Sinner riesca a sconfiggere Daniil Medvedev. In una delle partite più attese della storia recente del tennis italiano, l’azzurro non è riuscito a sfatare il tabù che l’aveva visto sconfitto da Medvedev nei cinque precedenti scontri diretti. Il russo conquista così il suo primo Open a Miami, battendo Sinner in due set per 7-5, 6-3. Ad addolcire la delusione per la seconda finale Masters 1000 svanita proprio qui a Miami per il giovane tennista italiano c’è il ritorno tra i Top 10, precisamente al n. 9 del ranking.
LA CRONACA DEL MATCH
Nella giornata probabilmente più calda e forse più umida del torneo, Sinner e Medvedev cominciano palleggiando ad un ritmo piuttosto blando. In ogni modo entrambi iniziano commettendo diversi errori, certamente non aiutati dall’ombra proiettata dalla tribuna dello stadio che taglia in due longitudinalmente il campo di gioco. Il primo turno di servizio di Sinner già si complica dopo un iniziale vantaggio di 40-15 fino a dover richiedere 14 punti giocati. Una palla break salvata da una bella prima, ma già due palle corte affondate in rete nel tentativo di uscire dalla ragnatela di palleggi di Medvedev.
Sul 2-2 è il russo che si complica il game di battuta dopo che aveva vinto i primi 10 punti consecutivi sul suo servizio. Due doppi falli danno una chance a Sinner di provare ad allungare nel match, ma le prime palle break vengono cancellate da altrettante prime di Medvedev. Il quinto tentativo è quello buono: Sinner questa volta risponde profondo e poi avanza per chiudere con una volée di diritto corta.
Ma dopo un ace iniziale, Sinner non riesce a consolidare il vantaggio, subisce un parziale di 8 punti a 1 (tra cui quattro errori gratuiti) e il punteggio torna a favore di Medvedev. L’italiano chiede l’intervento del medico per farsi dare probabilmente una pastiglia energetica, ma sembra poter riuscire a riprendere senza problemi. Sul 5-6 l’azzurro ha un calo che gli risulta fatale: quattro errori gratuiti (dei 24 totali commessi nel primo set) gli costano il break e il primo set dopo 60 minuti di gioco.
Nel secondo parziale a Medvedev basta palleggiare per attendere l’errore dell’avversario e mettere a segno un parziale tramortente di 16 punti a 4 tra la fine del primo e l’inizio del secondo set. Sinner recupera il break di svantaggio per l’1-2, ma poi cede il terzo servizio consecutivo. Sul suo servizio il russo sembra inscalfibile, e cedendo solamente tre quindici negli ultimi tre turni di battuta chiude la partita conquistando il suo quinto titolo Masters 1000, il primo a Miami.
LE DICHIARAZIONI DI SINNER
“Stamattina non mi sono svegliato al meglio, non stavo benissimo” ha ammesso l’altoatesino che non è riuscito a smaltire le scorie accumulate nella semifinale di 3 ore vinta con Carlos Alcaraz. “Non ho giocato al meglio, ma grazie per il sostegno – ha proseguito Sinner – Spero in futuro di vincere il trofeo più grosso di Miami”. Poi i complimenti rivolti a Medvedev che l’ha battuto per la sesta volta in carriera: “Hai giocato un tennis incredibile, con il tuo team stai facendo un lavoro straordinario. Adesso inizia la stagione su terra rossa e vedremo come andrai lì (ride, ndr). Ti auguro il meglio”.
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