Altro capitolo del “caso doping” che ha caratterizzato recentemente la carriera di Sara Errani. La nuova squalifica decorre dall’8 giugno 2018 all’8 febbraio 2019 (due mesi sono già stati scontati). Lo sfogo della tennista.
— Sara Errani (@SaraErrani) June 11, 2018
LA DISPERAZIONE DELLA ERRANI: “NON SO SE TORNO A GIOCARE”
Frustrazione, rabbia, voglia di difendere la propria dignità calpestata. rustLa sentenza del Tas, che dopo il ricorso di Nado Italia è stata portata da 2 a 10 mesi per la positività al letrozolo, ha colpito nel profondo l’Errani. “Sono davvero nauseata da questa vicenda. Non credo sia mai successa una cosa del genere, gestita in questo modo a mio giudizio vergognoso – dice la tennista romagnola -. Sono 7 mesi che vivo pensando e aspettando la sentenza definitiva. Per 8 volte mi hanno comunicato una data limite di uscita per poi rinviarla, ben 8 volte, senza darmi la possibilità di giocare con la serenità necessaria per questo sport. Trovo l’aumento della squalifica una vergogna. Non ho mai assunto nessuna sostanza dopante in tutta la mia vita, amo troppo questo sport per fare una cosa del genere. Ho sempre cercato di essere un buon esempio, sia dentro che fuori dal campo”.
SARA SMETTE?
“Ho vestito e cercato di onorare sempre la maglia azzurra, dando tutta me stessa in qualsiasi momento. Il Tas ha confermato, per la seconda volta, che si è trattato di un’assunzione involontaria – continua l’Errani -. Dopo aver già scontato 7 mesi tra risultati tolti e periodo di inattività ed essere ripartita da un ranking di 280, mi aggiungono ora altri 8 mesi di squalifica. Tutto questo è assurdo! Non so se avrò la forza e la voglia di rigiocare a tennis dopo tutto questo”. Parole forti che sanno di frustrazione, rabbia, voglia di difendere la propria dignità calpestata, ma anche di sconfitta. Forse di resa.
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