Roberta Vinci ha annunciato la sua volontà di smettere tra qualche mese. Gli Internazionali di Roma 2018 saranno l’ultimo torneo della sua carriera.
Ne ha viste tante, tantissime. Sarà per questo che Roberta Vinci, ora che il fisico arranca e la mente fa fatica, ha preso la decisione di smettere. Lo farà nella cornice del Foto Italico in primavera ai prossimi Internazionali di Roma. Saluterà il tennis di fronte al pubblico italiano, al quale ha regalato tante, tantissime gioie.
Il poker in Fed Cup
Roberta Vinci ha fatto parte della generazione d’oro del nostro tennis femminile, vincitore di ben quattro Fed Cup. Roberta c’era il 17 settembre 2006 a Charleroi (Belgio), dove l’Italia battè in finale 3-2 le padrone di casa iscrivendosi all’albo d’oro. C’era l’8 novembre 2009 a Reggio Calabria, dove le azzurre (con Sara Errani all’esordio) surclassarono gli Stati Uniti 4-0. Roberta c’era il 7 novembre 2010 a San Diego (USA), dove le nostre ragazze bissarono il successo contro le padrone di casa per 3-1. C’era, infine, il 3 novembre 2013 a Cagliari, dove le allieve del capitano Corrado Barazzutti liquidarono facilmente le russe per 4-0, raggiunte proprio dalle azzurre nell’albo d’oro (4 vittorie) che vedeva gli Stati Uniti già padroni incontrastati (ad oggi sono in testa con 18 successi).
Quel doppio, quella finale
Ma Roberta Vinci è stata soprattutto la compagnia di doppio di Sara Errani: le “Chichi” hanno scritto una pagina importante del nostro tennis il 5 luglio 2014 sull’erba di Wimbledon (2-0 in finale alla coppia Babos-Mladenovic) conquistando il loro quinto Slam e ottenendo soprattutto il Career Grand Slam (dopo i successi al Roland Garros 2012, agli US Open 2012, all’Australian Open 2013 e 2014). Ma Roberta Vinci c’è stata soprattutto il 12 settembre 2015 quando sfidò la sua conterranea Flavia Pennetta nella finale degli US Open, dopo aver battuto una certa Serena Williams in semifinale.
Gli ultimi due anni
Sono passati due anni dall’exploit nella Grande Mela, due anni nei quali Roberta Vinci non ha smesso di esserci. A testimoniarlo il terzo turno agli Australian Open 2016, ma soprattutto il successo in singolare, suo decimo in assoluto, conquistato il 14 febbraio 2016 sul cemento di San Pietroburgo (battuta la svizzera Bencic 2-0). L’alba di un anno rivelatosi comunque positivo (primo turno al Roland Garros 2016, terzo turno a Wimbledon 2016, quarti di finale ai “suoi” US Open 2016) a differenza di quello che sta volgendo al termine: nel 2017, infatti, la tennista tarantina è stata eliminata al primo turno in tutti e quattro i tornei del Grande Slam.
Da Palermo a Milano
Il resto è storia recente. A fine settembre Roberta ha reso nota la separazione dal suo storico team con un post su Instagram: “Dopo tanti anni la mia avventura a Palermo finisce qui. Ringrazio Francesco Cinà per avermi accompagnata in questo lungo percorso, il mio prepatore atletico Piero Intile per essersi preso cura di me, Susanna per la sua costante presenza, Oliviero Palma e tutto il Country Time Club Palermo per non avermi mai fatto mancare nulla e infine tutta la città di Palermo per avermi accolta e fatta sentire a casa. Forse in questo momento sto dimenticando qualcuno ma sappiate che la presenza di ognuno al mio fianco è stata fondamentale”. Il 2018 di Roberta Vinci inizierà a Milano insieme al coach Lorenzo Di Giovanni e finirà a Roma sulla terra rossa degli Internazionali, portando sulle spalle il tricolore tra gli applausi scroscianti di tutti i suoi tifosi. Di tutti noi.
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