Si è tenuta oggi all’Hotel Me di Milano la conferenza stampa di presentazione della prima edizione delle Next Gen Atp Finals, in programma a RhoFiera da domani a sabato.
Tenerezza. Da domani torneranno sicuramente a ruggire, ma oggi hanno scelto di tenere le fauci a riposo. Forse perchè rimasti abbagliati da troppa luce, da riflettori troppo invadenti per una decina di ragazzi, fenomeni della racchetta, che in fondo hanno appena vent’anni. Al centro della scena il nostro Gianluigi Quinzi col disincanto di chi comunque andrà sarà un successo, perchè lo è il solo fatto di esserci. I migliori tennisti under 21, oggi cuccioli di leone, si sono presi una giornata per affilare gli artigli in vista della giornata di domani, la prima delle Next Gen Atp finals 2017.
Quinzi 2.0 sognando Wimbledon 2013
Alla sinistra del nostro Quinzi, ha preso posto il sudcoreano Chung, che definire timido è un eufemismo. Eppure, quando i giornalisti gli hanno ricordato l’epilogo della finale di Wimbledon junior 2013, il ragazzone con gli occhiali da vista come seconda pelle si è fatto trovare pronto: “Finale? Quale finale?”. Brucia ancora per lui il ricordo di quella vittoria sfuggita sul più bello, la stessa che viceversa mise sotto i riflettori Gianluigi Quinzi, mattatore di quell’estate poi tristemente caduto nel dimenticatoio. “Il mio rimpianto principale è sulla tecnica: non sono cresciuto come avrei voluto. E avrei dovuto gestire meglio i miei problemi fisici – ha detto l’azzurro – Questo torneo è un’emozione grandissima. Ovviamente questi ragazzi sono più forti di me. Un tempo ero più vicino al loro livello. Però vado avanti, passo dopo passo. Ho la mia strada da fare”. Sincero, semplice, pronto alla sfida. Domani affronterà il russo Rublev, testa di serie numero, uno che sta imparando a confrontarsi anche coi fuoriclasse del circuito, che la settimana prossima a Londra si giocheranno il titolo di maestro del tennis 2017: “Federer, Nadal… Io sono cresciuto guardandoli in televisione – ha detto il russo – e adesso ho l’opportunità di giocarci spesso contro. Quando ci penso, mi sembra incredibile…”. Il secondo avversario di Quinzi sarà proprio il sudcoreano Chung, l’ultimo il canadese Shapovalov. Grande equilibrio anche nell’altro gruppo formato dai russi Khachanov e Medvedev, dal croato Coric e dall’americano Donaldson. Tra poche ore la parola al campo. “The future is now” recita lo slogan Atp e inizia dai grattacieli di Milano. La stessa città nella quale hanno iniziato a vincere a livello Atp due mostri sacri come lo svedese Stefan Edberg (1984) e lo svizzero Roger Federer (2001). Se questo dato non è di buon auspicio…
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