Il tennista italiana ha vinto il Challenger di Genova: un successo che significa un posto nei primi 100 tennisti del mondo.
Sonego, meravigliosamente Sonego. Il 23enne piemontese diventa grande a Genova, dove lo scorso weekend si è aggiudicato il Challenger dominando la finale contro Dustin Brown. Abbattuto il muro dei 100 Atp come aveva previsto il suo coach Gipo Arbino qualche tempo fa.
CHALLENGER DI GENOVA: SONEGO SHOW
Non è stata una settimana semplice per Lorenzo Sonego, che ha vinto il Challenger dopo aver battuto nell’ordine il francese Robert (2-0 al primo turno), il russo Vatutin (2-1 agli ottavi), il polacco Hurkacz (2-1 ai quarti), l’argentino Delbonis (2-0 in semifinale) e appunto il tedesco Brown (2-0 in finale). Un torneo disputato e vinto subito dopo l’esperienza agli US Open 2018, dove il cammino del piemontese si era interrotto al secondo turno. Sonego ha messo in campo a Genova la sua dote migliore, cioè la capacità di non arrendersi mai, nemmeno di fronte ad avversari più forti e meglio attrezzati. Contro Brown non c’è stata partita: il match si è chiuso sul 2-0 (6-2, 6-1) in poco più di un’ora. Un trionfo dopo il quale all’italiano spetterà il duro colpito di alzare l’asticella un po’ più in alto.
SONEGO: INIZIO LENTO, MA CHE ACCELERATA
Sonego adesso è il numero 90 del ranking Atp: solo due settimane fa occupava una trentina di posti in meno. Un grande risultato per un ragazzo che aveva iniziato col calcio e che è passato al tennis solo molto tardi. Recuperato il tempo perduto, adesso Sonego può persino bruciare le tappe. Dopo Genova la sua carriera può svoltare. E pensare che avrebbe potuto prendersi una settimana di riposo, dopo New York.
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