Foto di copertina: Jannik Sinner con il trofeo dello US Open appena consegnatogli dal campione Andre Agassi (foto: profilo Facebook ufficiale Jannik Sinner)
L’8 settembre 2024 rimarrà una giornata storica, memorabile ed unica per lo sport in generale e per il tennis italiano nello specifico. Con una prestazione magistrale Jannik Sinner da San Candido ha abbagliato, nuovamente, il mondo intero e ha trionfato agli US Open.
Sul Centrale di Flushing Meadows il classe 2001 ha regolato il padrone di casa Taylor Fritz con un perentorio 6-3; 6-4; 7-5 in poco più di due ore di gioco. Il pallino del gioco è rimasto fin da subito nelle mani dell’altoatesino che ha accelerato il ritmo ogniqualvolta Fritz sembrava aggrapparsi disperatamente all’inerzia della partita. Lo statunitense, agevolato dal tifo casalingo, ha sfoggiato in alcuni momenti un eccellente tennis: veloce, potente, a tratti anche creativo e spettacolare. Nonostante questo, però, il suo servizio è stato alquanto debole, con solo il 38% di prime palle nel primo set.
Proprio nel primo atto di gara Sinner ha sfruttato la prima delle due palle break, a quel punto anche setpoint, per chiudere i giochi e proiettarsi sul secondo set, poi agevolmente conquistato.
Nel terzo set, invece, Fritz ha approfittato del doppio fallo di Jannik, che momentaneamente gli ha regalato il break del 4-3. Successivamente, sul 5-4 per l’americano, Sinner ha deciso di pareggiare i conti con una palla corta e un passante. L’ultimo turno di battuta dell’americano è stato un supplizio, che lo ha portato a sprofondare sul 15-40 e a consegnare, con un dritto a rete, il punto del 7-5 finale, il punto che ha portato per la prima volta nella storia il trofeo dello Slam a stelle e strisce in Italia.
Per l’azzurro si tratta della cinquantacinquesima vittoria in stagione, a fronte di sole cinque sconfitte. Proprio questa singola vittoria vale un assegno da ben 3,6 milioni di $, mentre nel ranking mondiale il numero 2 al mondo, Zverev, è distante ben 4105 punti.
Jannik è irraggiungibile, sempre più, e l’Italia tutta non può che essere contenta di veder sventolare il tricolore laddove non aveva mai sventolato dal 1881, anno della prima edizione del torneo.