La Nazionale italiana paralimpica di tennistavolo ha ottenuto un grande successo ai Campionati Mondiali di Bratislava. Michela Brunelli e Giada Rossi si sono aggiudicate la medaglia d’oro.
Il nostro movimento nazionale di tennistavolo paralimpico è attualmente tra i migliori al mondo: ci hanno detto questo i Campionati Mondiali a squadre di Bratislava, al termine del quale l’Italia ha potuto sfoggiare un meritato secondo posto nel medagliere. La squadra guidata dal direttore tecnico paralimpico Alessandro Arcigli ha conquistato due medaglie d’oro e un bronzo: meglio di lei ha fatto solo la Russia, vincitrice di due medaglie d’oro e di un argento.
La medaglia d’oro della coppia Brunelli-Rossi
Abbiamo conquistato il gradino più alto del podio sia in classe 3 che in classe 1. Nel primo caso il merito è stato tutto della coppia formata da Michela Brunelli (’74) e Giada Rossi (’94): l’esperienza della prima e la gioventù della seconda ci hanno permesso di superare le insidiose croate Andela Muzinic ed Helena Dretar. Dopo la vittoria azzurra del doppio per 3-2 è arrivato il successo nei due singolari: la Rossi ha sconfitto nettamente la Muzinic per 3-0, mentre la Brunelli ha superato a fatica la Dretar per 3-2. Per la friulana Giada Rossi è la seconda medaglia d’oro in carriera, dopo quella conquistata ai Campionati Europei Giovanili di Varazdin (Croazia) 2015 e soprattutto dopo il bronzo conquistato alle Paralimpiadi di Rio 2016. Ai Mondiali si è rivisto anche il famoso “campanile” di Giada Rossi, scelta tecnico-tattica che già aveva agevolato la conquista del bronzo in terra brasiliana.
Le altre due medaglie conquistate dall’Italia
Il successo delle due azzurre va ad aggiungersi sia a quello conseguito dalla coppia formata da Andrea Borgato e Federico Falco (medaglia d’oro in classe 1) che a quello ottenuto da Federico Crosara e Peppe Vella (medaglia di bronzo in classe 2). Il dt Arcigli ci ha tenuto particolarmente a ribadire l’importanza anche di quest’ultimo successo, offuscato in parte dalle due medaglie d’oro, ma arrivato dopo aver battuto anche una squadra prestigiosa come la Spagna. L’unica neo della settimana slovacca è arrivato dalla classe 10, dove l’esperto Amine Kalem (medaglia di bronzo a Rio) e il diciassettenne Lorenzo Cordua si sono fermati ai quarti di finale.
Un grande successo, nonostante una grande assenza
Secondo il direttore tecnico Alessandro Arcigli, l’assenza della Cina, vera mattatrice del tennistavolo paralimpico, non toglie nulla alle vittorie conseguite dall’Italia in terra slovacca: a detta sua, gli ultimi successi conseguiti dalla Nazionale dimostrano la crescita esponenziale del nostro movimento. Che al momento può osservare quasi tutte le altre nazioni dall’alto del suo secondo posto nel mondo.
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