Il taekwondo è entrato a far parte del programma olimpico a partire dalla XXVII edizione tenuta a Sydney nel 2000. Come accaduto con altre discipline, il taekwondo era presente come sport dimostrativo, quindi senza possibilità di assegnare medaglie, sia ai Giochi di Seul del 1988 che a quelli dell’edizione successiva di Barcellona, che includevano otto categorie di peso (in seguito ridotte a quattro).
L’ITALIA DEL TAEKWONDO ALLE OLIMPIADI
L’Italia ha subito dato prova di apprezzare questa disciplina altamente spettacolare e di essere competitiva con gli altri paesi del mondo, conquistando sin da subito quattro medaglie (due argenti e due bronzi) alle Olimpiadi di Seul 1988 e Barcellona 1992. Tali medaglie, però, come detto precedentemente, non costituiscono alcun valore visto che fino a quel momento la disciplina coreana non era considerata “ufficiale”, bensì uno sport dimostrativo.
I PROTAGONISTI AZZURRI DEL TAEKWONDO OLIMPICO
Un grande protagonista italiano di questa disciplina orientale è il campano Mauro Sermiento: il taewondoka originario di Casoria, una cittadina in provincia di Napoli, è stato il primo azzurro a salire sul podio in una Olimpiade, conquistando la medaglia d’argento a Pechino 2008 per la categoria 80 Kg (pesi medi) e una medaglia di bronzo a Londra 2012. Il risultato più importante, però, è stato ottenuto nel 2012 da Carlo Molfetta: l’atleta azzurro riuscì a salire sul podio più alto in virtù del successo contro il gabonese Anthony Obame nella categoria +80 Kg (pesi massimi), e divenendo così l’attuale campione olimpico in carica della categoria.
IL MEDAGLIERE DEL TAEKWONDO ITALIANO ALLE OLIMPIADI
Come descritto nel paragrafo precedente, l’Italia ha vinto un totale di tre medaglie, portando a casa un oro, un argento e un bronzo. L’Italia è al momento al dodicesimo posto nel medagliere; il primo posto è occupato dalla Corea del Sud (19 medaglie), seguita dalla Cina (10) e dagli Stati Uniti (9).