Basket serie A1, sintesi 7^ giornata: Brescia sogna dopo il colpaccio esterno a Bologna (76-74) grazie ad una magia di Luca Vitali a 6” dalla fine e fa 7/7. Milano si risveglia contro la bestia nera Trento, priva di molti giocatori e Capo d’Orlando apre ufficialmente la crisi di Sassari. Reggio Emilia asfalta Pistoia (90-42) e vince la prima partita.
Chi può stanare la Leonessa?
Proprio come nell’articolo di una settimana fa, esordisco dicendo che Brescia vince ancora e non si ferma più: fa 7/7. Questa volta la vittima è la Virtus Bologna che perde in casa per 76 a 74 per merito di un canestro pazzesco in step back di Luca Vitali, quando sul cronometro mancavano 4” alla fine della partita e ad un overtime ormai più che certo. C’è anche da dire che la Virtus in quel frangente, ma in generale nell’arco di tutte queste partite perse nel finale con un minimo scarto (Brescia, Venezia, Milano), ha dimostrato una difesa poco solida dove i vari Aradori, Gentile e l’assenza di un 4 tipico, non hanno fatto ciò che dovevano. Dal punto di vista offensivo, le V nere si sono ancora affidate ad Ale Gentile (13 punti e 8 rimbalzi), ad Aradori (15 punti) e Lafayette (14 punti con un 50% da tre punti: 4/8 dall’arco). Forse questo è troppo poco, complice una panchina corta e l’assenza, come già detto, di un 4 tipico e forte a rimbalzo (idea Burns?). Dall’altra parte, Brescia è la solita Leonessa, sempre pronta e organizzata nel rincorrere la preda, con un gioco fluido e organizzato, in cui non si abusa mai del tiro da tre (22 tiri tentati contro i 34 di Bologna), ma piuttosto si preferisce andare dentro l’area grazie ad Hunt (15 punti e 10 rimbalzi) e Landry (16 punti e 3 rimbalzi). Il tutto è oliato da una difesa tosta e difficile da scardinare, merito di coach Diana.
Tanti colpi, brilla l’Orlandina
Tra i vari risultati di questa 7^ giornata, spicca quello della Orlandina, corsara sul campo della Dinamo Sassari per 88-81. Risultato bugiardo che non certifica il netto predominio siciliano, dato che il terzo quarto si è concluso sul 71-56 per i viaggianti e solo un Bamforth da 26 punti (5/9 da tre punti) ha reso meno amaro questo k.o. (secondo consecutivo) per i ragazzi di coach Pasquini. Questo risultato ha aperto anche una vera e propria crisi in casa sarda, con le immediate dimissioni di Pasquini poi respinte dalla società e dagli stessi giocatori. Urge ritrovare la propria identità e la continuità necessaria per ritornare ad essere la vera Sassari. Capo d’Orlando dimostra di aver iniziato a recepire gli schemi di coach De Carlo e se Edwards (24 punti) non dovesse partire per la Cina, con l’arrivo di Hogue, questa squadra può davvero mettere paura e puntare in alto. Altro risultato importantissimo, soprattutto per la coda della classifica è la vittoria casalinga di Pesaro su Brindisi (80-75). La VL ritrova Dallas Moore, autore di 23 punti e 25 di valutazione, ma soprattutto vede in Mika (21 punti) una certezza sotto i tabelloni, oltre al solito Omogbo, impressionante con i suoi 16 rimbalzi. A Brindisi non bastano i 17 punti di Suggs. Ottima anche la vittoria esterna di Venezia sul campo di Cantù che, nonostante le drammatiche vicende societarie (coach Sodini non è ancora stato pagato?), tiene testa ai Campioni d’Italia, costringendoli all’over time grazie ad un fortunoso “auto canestro” di Crosariol. I tempi supplementari sorridono alla Reyer che fa sua la partita grazie ai liberi di Johnson e al mancato errore di Culpepper dalla lunetta (ben 26 punti e 5 rimbalzi, con 33 di valutazione). Rimanendo nelle zone alte della classifica, importante è la vittoria di Avellino per 65 -61 contro Varese. A dirla tutta non è stata una bella partita, con tanti errori da entrambe le parti, ma alla fine la maggiore esperienza degli Irpini ha prevalso, grazie ai 16 di Wells Dezmine e ai rimbalzi di Rich e Scrubb. Altra bella partita, molto equilibrata fino alla fine è stata quella che ha visto contrapposta l’ Auxilium Torino alla Vanoli Cremona. Il ritorno di Meo a Torino in veste di coach biancoblu, dove ha esordito come allenatore, ha messo in scena un primo tempo di marca lombarda, mentre un terzo e quarto quarto di stampo piemontese con un Vujacic da urlo, in doppia veste di bombardiere (5/10 da tre, 50%) e di motivatore del pubblico, in stile animatore da villaggio turistico. Se riesce a ritornare in forma, può essere davvero devastante contro chiunque e il resto della squadra lo sa e lo cerca quando ne ha più bisogno. Nelle fila lombarde, ancora grande prestazione per Martin (20 punti) e Johnson- Odom (19 punti, con risveglio nell’ultimo quarto). Infine, va annoverata la vittoria esterna di Milano sul campo della bestia nera Trento che, pur priva di Gutierrez e Shields è dura a morire e non molla fino alla fine quando cede ai colpi di Goudelock (16 punti) e Theodore (18 punti). Milano si riprende e ritrova la fiducia necessaria, sperando che possa tramutarsi in ottime prestazioni anche in Eurolega.
Reggio vince la prima partita di questa stagione
Finalmente Reggio Emilia. Dopo ben sei turni, la Reggiana si sblocca con una vittoria stratosferica contro una Pistoia molle e poco lucida, asfaltandola per 90-42 (scarto di 48 punti). Non è una scusante l’assenza di McGee, ma forse occorre correre ai ripari, soprattutto sul mercato esterni, visto che Mian fa fatica a trovare la fiducia e le condizioni ottimali per rendere con continuità. La fiducia in Esposito e nel gruppo non deve mancare, dato che le qualità e il talento ci sono, occorre forse più consapevolezza e grinta, soprattutto ritrovare la giusta mentalità casalinga, il vero valore aggiunto di Pistoia. Per Reggio le prime certezze si chiamano Wright Julian ( 20 punti) e Della Valle (18 punti). La Reggiana nonostante l’ottimo innesto Chris Wright sarà ancora attiva nel mercato, specie nel settore dei lunghi. Si spera che questa sia la scossa per dare continuità di prestazioni e risultati.
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