Basket Serie A1, sintesi 8^ giornata: Brescia non si ferma più dopo aver liquidato Capo d’Orlando (squadra molto in forma) per 87 a 53. Milano perde in casa dopo due overtime contro una Sidigas Avellino coraggiosa e con un super Filloy. Reggio continua nel percorso di crescita vincendo a Cremona.
Andrea Crosariol (Cantù) appoggia a canestro(fonte: pagina facebook lega basket serie A).
Brescia non conosce pause. Chi la può fermare?
Anche questa 8^ giornata vede vincere Brescia, che fa 8/8 e davvero ora occorre fermarsi un attimo e pensare ad un’altra squadra che possa tenere testa alla Leonessa e alla sua organizzazione di gioco. Verrebbe da dire Milano, che sicuramente dal punto di vista tecnico ed offensivo non ha eguali, ma forse latita ancora nella organizzazione e nella creazione di un gioco fluido che possa contare sul collettivo e non sui singoli. Brescia è proprio l’opposto: non c’è un singolo, ma un gruppo, dove ognuno ha i suoi compiti: Luca Vitali crea, Hunt, Moore e Fall a rimbalzo ( 18 rimbalzi in due), Moss difende, Michele Vitali, Landry e Bushati attaccano. La vittima di questo turno è l’Orlandina, una delle squadre che sembrava essere in più in forma in questo momento e che si rinforzerà ancora (preso Maynor, ex Varese), ma che si trova a soccombere per 87-53, senza mai essere in partita. Non bastano i 17 punti di Kulboka (4/10 da tre punti). Diana può lavorare ancora durante la pausa in vista della prossima partita contro Cantù, ennesimo esame per questa capolista.
Milano cade contro un Filloy da Justice League
Milano cede alla Sidigas Avellino, fermandosi per la seconda volta in campionato, dopo la sconfitta di Sassari nella 5^ giornata. Lo fa in casa, al Forum dove va in scena una partita spettacolare tra due squadre che non si risparmiano e che fanno del gioco perimetrale una delle loro armi più pericolose. Milano ha in Jerrels un autentico fuoriclasse, in grado di segnare da ogni posizione e di rimpiazzare al meglio l’infortunato Goudelock (chissà che cosa combineranno insieme in campo al suo rientro). Sarà proprio Jerrels a guidare la rimonta meneghina e ad impattare la gara e poi, al primo overtime, a sorpassare Avellino quando mancavano 2” alla fine (83-86). Chiuderà con 23 punti e 6/12 da tre punti. Sull’ altra sponda, c’è una squadra che non molla e gioca con cattiveria e precisione (51% da due e 43,5% da tre) con un Ndiaye da 16 punti e 12 rimbalzi. Alla doppia cifra arrivano anche Wells e Rich, rispettivamente con 16 e 21 punti, ma soprattutto Ariel Filloy, l’eroe della partita. La sua prestazione sensazionale, sia in difesa (5 rimbalzi difensivi) che in attacco (5/9 da due e 3/8 da tre) fa ben sperare in vista della convocazione in Nazionale e della partita con la Romania. Suo è il tiro che impatta il primo overtime e manda al secondo, sul punteggio 86-86, con un tiro assurdo preso appoggiandosi, in precario equilibrio, su un solo piede. Incredibile. Avellino paga sicuramente la presenza di Fesenko, ma saprà dimostrarsi una squadra molto pericolosa: finalmente gli schemi di Sacripanti iniziano a funzionare con costanza. Per Milano niente di rotto, si ripartirà dalla trasferta di Reggio Emilia.
Tanti i colpi: bene Trento, Sassari, Cantù, Venezia e Reggio
Trento torna a vincere e lo fa convincendo contro Pesaro (91-74), ormai un poco allo sbando e che pare non ritrovare più il brio di inizio campionato: si salvano, nelle fila della VL, i soli Mika (13 punti e 5 rimbalzi) e Dallas Moore (22 punti). Per Trento tutto facile sin dal primo quarto di gioco: sugli scudi un ottimo Silins da 25 punti, con 6/8 dall’arco. Questa è la Trento che aspettiamo e vogliamo tornare a rivedere. Vittoria casalinga anche per Brindisi che vince contro la Virtus Bologna, ormai a secco da troppe giornate (79-75 per i pugliesi). 26 sono i punti di Nic Moore, mentre le V nere, ancora una volta, appaiono troppo corte e troppo prevedibili, affidandosi sempre ad Ale Gentile e Pietro Aradori (45 punti in due sui 75 totali). Per fare il salto di qualità tanto atteso occorre, a mio parere, cambiare tipo di gioco, a partire da una diversa intensità difensiva e a rimbalzo. Importante vittoria casalinga anche per la Reyer Venezia che riesce, con fatica, a domare Pistoia solo alla fine , per 84-80. Johnson e Peric guidano i lagunari contro una Pistoia che vede in Gaspardo il proprio man on fire (23 punti). Buona anche la prova di Ronald Moore (17 punti) e Fabio Mian (14 punti). Seguono poi le vittorie in trasferta di Sassari, Cantù e Reggio Emilia. Sassari vince bene a Varese, 82 a 61, con 19 punti di Bamforth. Nonostante la vittoria sono ancora troppe le palle perse (11). Altra vittoria esterna è quella di Cantù che espugna per la prima volta in stagione, il Pala Ruffini di Torino, battendo 94-89 l’Auxilium. Niente da recriminare a Torino che con un superlativo Washington da 29 punti e 13/14 da due (92,9%), cerca di fermare Cantù che riprende a stupire e lo fa sempre con Randy Culpepper (25 punti) e un Burns da 14 punti e 15 rimbalzi. L’ultima partita è il colpo esterno di Reggio (seconda vittoria consecutiva) che, seppur ridotta ai minimi termini, batte una bruttissima Vanoli Cremona per 71-68. Partita molto contratta in cui la squadra di casa non brilla, nè in attacco, nè in difesa e lascia Della Valle libero di segnare per più volte (24 punti). Preoccupa l’atteggiamento confusionario e di superficialità della squadra lombarda, complice il tiro da due e non da tre preso e sbagliato da Milbourne alla fine della partita, unitamente a qualche scelta discutibile, come la mancanza di un centro tipo Ricci e Gazzotti o Sims nei minuti finali (Julian Wright va a rimbalzo e segna il + 1 Reggio).
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