Basket serie A1, sintesi 15^ giornata: siamo al giro di boa. All’ultima d’andata, sono molte le sorprese. Milano è terza grazie al k.o. con Venezia che dimostra, ancora una volta, le fragilità di questa squadra. Avellino è prima. Le sorprese più clamorose le riserva la lotta per la Final Eight: fuori Sassari (dispiace molto, perchè si sa che quando giocano la Coppa Italia il Banco è sempre imprevedibile) e Trento, mentre si qualificano Cantù (grande merito a coach Sodini) e Cremona (chi l’avrebbe mai detto?).
Avellino campione d’inverno…… e Milano???
Avellino si dichiara Campione d’inverno e legittima il titolo grazie alla vittoria contro Trento per 94 a 83. La Sidigas lotta e suda moltissimo contro la fisicità messa in campo dagli uomini di Buscaglia e solo nel quarto periodo con un parziale di 25 a 9 e una difesa acerrima di Zerini e Leunen riesce ad avere la meglio sull’Aquila, forse troppo dipendente da Sutton (27 punti e 10/14 dal tiro) che necessita di un cambio adeguato ( io, opinione personale, rafforzerei ancora il pacchetto esterni). Avellino è sicuramente Jason Rich. Per lui ben 33 punti in 36 minuti di gioco con 7/11 da due e 4/6 da tre punti, ma è anche Filloy, Fesenko, Ndiaye e Scrubb. Se Avellino è una piacevole conferma, Milano (ovvero, magari lo sarà sicuramente nel girone di ritorno, quella che si pensava essere la schiacciasassi del campionato) è una scommessa, per ora, persa. Sicuramente mi sbaglierò e già dal prossimo turno di campionato mi smentirà con una sonora vittoria (ma occhio a Cremona), ma a mio avviso, non è una squadra ( per ora) e non lo è per varie ragioni. In primo luogo, non riesco a capacitarmi del fatto che ogni anno i campioni che vengono a Milano, reduci da super annate in Europa, quando giocano per l’ Olimpia si trasformano in negativo, sia dal punto di vista atletico che psico fisico. In secondo luogo, se fossi un tifoso Olimpia, non accetterei mai la scusa del doppio ruolo in Europa e in Italia, e mai accetterei i paragoni con le altre squadre europee. Parliamoci chiaro, Milano non è l’Orlandina che ha un roster inferiore persino a quello di Cremona e gioca su due fronti: l’Olimpia possiede due squadre e un quintetto può essere quasi al 100% (80%?) formato da italiani. La prestazione di ieri contro la Reyer persa 80 a 84, dopo una pessima rimessa mal gestita sul -2 ( l’idea di liberare Goudelock, per cercare di vincere, era buona), è l’emblema di questo stato di confusione. Dico soltanto che, secondo me, nascondersi dietro la scusa Eurolega è sbagliato, perchè il talento c’è (vedi la prestazione di Goudelock (28 punti), Gudaitis (6/6 da due punti) e Theodore), ma bisogna saperlo gestire e motivare bene. Siate fiduciosi (spero esca da dopo lunedì prossimo, almeno in campionato). Venezia, invece, rappresenta proprio ciò che Milano deve possedere sul piano del gioco, anche in Europa: cattiveria e voglia di giocarsela sempre. Ottimo Paul Biligha, ma anche Haynes ( ex di turno e 20 punti di altissima qualità), Johnson, Watt (16 punti e 7 rimbalzi), Bramos e Orelik (in bocca al lupo per il brutto infortunio).
Final Eight: dentro Bologna, Cantù e Cremona, fuori Sassari e Trento.
L’ultima giornata è quella che consente la creazione della griglia della Final Eight di febbraio a Firenze. I risultati sono stati incredibili, soprattutto per le due lombarde. Di Bologna, più o meno, già lo si sapeva e ce lo aspettavamo in qualche modo, anche se contro Reggio Emilia (85-75) è stato più difficile del dovuto, sterzando nel secondo tempo (25-14 nel terzo periodo) con 15 punti e 9 rimbalzi di Slaughter. Per me, molto bene Umeh, Lafayette e (finalmente) Baldi Rossi (14 punti). Per Reggio un grande Markoishvili (25 punti con 6/10 da tre), non basta per evitare la sconfitta e il 12 esimo posto in graduatoria. Se la qualificazione di Bologna non desta particolare sorpresa, sicuramente lo è quella relativa alle due lombarde. Cantù e coach Sodini se lo meritano, perchè nonostante i continui problemi societari, la squadra non molla mai e gioca bene e vincere a Brindisi in questo momento è davvero difficile. Quando Culpepper decide parzialmente di riposarsi (18 punti a referto, comunque), sono altri gli attori protagonisti e altri i fondamentali decisivi per la vittoria a Brindisi (88 a 86). Punto di partenza è la difesa e la presenza a rimbalzo: Burns fa la voce grossa (24 punti, 12 rimbalzi, 10 in difesa), Cournooh guida con intelligenza, Crosariol (10 punti). Per i pugliesi, comunque in netta e costante ripresa, ottimo Lalanne (22 punti e 12 rimbalzi, 11 in difesa) e 17 punti a testa con 4 assist per Smith e Moore. Veniamo a Cremona, forse la sorpresa assoluta, vuoi per il roster (da A2, almeno in parte), ma con un DJO (25 punti, 3/6 da due, 4/9 da tre, 7/7 ai liberi, 4 rimbalzi e 6 assist)che non sfigurerebbe in un top club, riemerge dal meno 15 e vince di dieci punti, 95 a 85 a Capo d’ Orlando. La partita di ieri, però, e merita un piccolo, ma importantissimo spazio, è la partita di Giulio Gazzotti. Per l’ala, ma spesso impiegata come centro, ieri è stata la partita della vita, con 10 punti (alcuni dei quali nel terzo quarto nella fase del sorpasso decisivo), ma anche 5 rimbalzi e un recupero e davvero una intensità e una lucidità pazzesca. Oltre a lui, ottimi anche Sims (12 punti e 7 rimbalzi) e Fontecchio (13 punti), Portannese (tanta intensità) e Milbuorne (ben ritrovato). Peccato per Capo, ma sicuramente nel ritorno si riprenderà alla grande (magari anche con qualche aiuto dal mercato), dando un cambio a Maynor (22 punti, ma a volte troppo stanco). Fuori dalla Final Eight, come detto, Trento e soprattutto Sassari, che perde all’ultimo secondo contro Pesaro di un ottimo Ceron ( 88- 85 che rischia di buttarla via con Little, ma sempre Little la fa vincere). Forse i sardi sono troppo stanchi, ma per me, rimangono una squadra che farà davvero paura alle prime della classe, perchè oltre a Bamforth ( 22 punti e bloccato in Sardegna anche per la prossima stagione)e Hatcher (21 punti), trova un super Polonara (18 punti e 10 rimbalzi).
Varese è ultima, ma è bagarre.
Sul fondo della classifica è bagarre. Varese è ultima, dopo aver buttato via la vittoria contro una Torino che deve fare una statua a Patterson. Suoi i punti decisivi per il punteggio finale di 92 a 89 e il quinto fallo causato a Okoye (il migliore per Varese, con 20 punti). Varese ce la farà sicuramente, Torino è una grande sorpresa e stupirà sempre di più. La rivelazione, per me, è Iannuzzi, oltre ad Okeke. Infine, perde anche Pistoia, ma con onore, a Brescia (72 a 76). Ronald Moore si conferma un grande giocatore (17 punti e 5 rimbalzi), anche se Lee Moore (11 punti e 6 rimbalzi) non è da meno. Sono 15 anche per McGee, con 4 assist. Ritrovato.
ULTIME NOTIZIE SPORTIVE AGGIORNATE SU AZZURRI DI GLORIA
News di sport a cinque cerchi tutti i giorni sul nostro sito.
Scopri tutte le ultime notizie sportive di basket anche sui nostri social: Facebook, Twitter, Instagram, YouTube e Google +.