In Eurocup brusco risveglio per Reggio Emilia, Kuban resta imbattibile. Venezia e Avellino si giocano al ritorno il passaggio in semifinale di Fiba Europe Cup, Milano stoppata da Valencia.
EUROCUP: ORGOGLIO REGGIO, MA KUBAN RESTA INSORMONTABILE
Un primo affondo nella gara di andata e il colpo del definitivo ko davanti al pubblico di casa. La Reggiana non riesce a sfondare il muro del Lokomotiv Kuban, ancora imbattuto in questa EuroCup e frena la sua corsa in semifinale. La squadra russa si dimostra troppo forte per gli emiliani, che nel momento di maggior bisogno devono fare a meno di Amedeo Della Valle, bloccato in gara-1 per problemi alla schiena e di sicuro non al top della forma in gara-2. A Krasnodar i ragazzi di Menetti reggono il ritmo per 15’, devono poi piegarsi allo strapotere della Lokomotiv e di Antipov, protagonista di un sanguinoso break a danno della Grissin Bon di 20-5. Difficile riprendere le redini della gara e non ci sono spazi lasciati liberi dagli avversari per tentare di ricucire lo strappo. Gara-1 si chiude con il totale controllo di Kuban per 82-65. Non cambia purtroppo la musica al PalaBigi. La squadra di Obradovic è subito in controllo del match con Collins e Elegar, ci mette poi lo zampino anche l’ex Olimpia Ragland per chiudere definitivamente i giochi. Reggio ci prova, non molla e dà tutte le sue energie per non sfigurare riuscendo ad accorciare fino al -9 del terzo quarto. Kuban è “solo” troppo forte e i biancorossi devono cedere il passo. Si chiude 69-79 tra gli applausi.
FIBA EUROPE CUP: AVELLINO E VENEZIA CI CREDONO
Reyer Venezia: parte con il piede giusto l’avventura ai quarti dell’Umana. In casa contro i russi del Novgorod la squadra di De Raffaele ci mette un po’ a prendere le misure agli avversari e dopo un break di 0-7 si affida a Peric e per ribaltare lo svantaggio iniziale. Non mollano però gli avversari, che fanno valere la forza fisica per tornare avanti 20-24. Difesa riorganizzata per i lagunari, che spingono trascinati dal pubblico per il nuovo contro-sorpasso e chiudono 42-35 all’intervallo lungo. Un brivido nella ripresa quando si accende Jelovac e il gap si riduce a -3, ma non basta per far capitolare Venezia. Daje e Peric tornano alla carica e arrivano fino al +14. Al triplice fischio Norvogod ha rosicchiato 4 punti (86-76) e tiene aperte le contese in vista del ritorno in Russia. L’Umana ha le carte in regola per farcela, ma non sarà semplice.
Scandone Avellino: come all’andata degli ottavi la prima gara si chiude con un pareggio. A casa dei lituani della Juventus Utena la squadra di Sacripanti reagisce bene dopo un inizio scricchiolante, ma manca il colpo decisivo. I padroni di casa approfittano di alcune lacune difensive e della difficoltà di andare a canestro degli irpini per siglare un pesante +11, nel secondo parziale arriva però la reazione di Avellino e ribalta tutto con Wells e Fesenko per il 14-0. All’intervallo lungo Scandone avanti 36-38, ma nessuna delle due squadre riesce a imporsi sull’altra, piccoli passi avanti e qualche fiammata per parte, ma il risultato non si sblocca. Nell’ultimo quarto l’Utena prova a scappare sul +5, ma viene frenata da Wells e Launen, Fesenko mette il canestro del sorpasso 72-75, ma commette anche fallo sulla tripla di Buterlevicius. Ancora la guardia Lituana ci mette del suo a 1” dalla sirene per il 77-77 finale. Sfida decisiva per il passaggio in semifinale mercoledì prossimo al Paladelmauro.
EUROLEGA: AX CEDE NEL FINALE, A DESIO VINCE VALENCIA
Non basta uno straripante Micov (27 punti) all’Ax Milano per battere i campioni di Spagna del Valencia. Al PalaDesio la sfida si decide nell’ultimo quarto, con la squadra di Pianigiani in evidente debito di ossigeno nonostante la reazione d’orgoglio di Jerrells. La gara parte bene per l’Olimpia, ispirata dalla coppia Guidatis-Kuzmiskas e un capitan Cinciarini con la mano calda per gli assist. Si arriva anche al +9 con gli spagnoli che sembrano ancora indecisi sulla strategia da adottare. Nel secondo periodo Valencia alza la testa e inizia a mettere pressione ai biancorossi, gap che si riduce sempre di più e Milano che fa fatica a restare avanti, ci pensa però Micov a tenere vivi i suoi. L’ottimo avvio di ripresa del serbo tuttavia non basta per tenere indietro Valencia, che prima impatta sul 46-46, poi manda in scena il Green show e chiude il terzo quarto 65-68. L’ultimo quarto è a matrice spagnola, la squadra di Vidorreta arriva alla doppia cifra di vantaggio e nonostante il brivido provocato da Jerrells, capace di riportare Milano al -1, si dimostra fredda negli ultimi liberi, decisivi per il 89-93 finale.
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