Basket serie A1, Gara 2 play off scudetto. Come era pensabile, si rispetta (questa volta interamente) il fattore campo per tutte le partite e tre squadre su quattro si portano sul 2-0 nella serie. Più equilibrata appare la serie tra Avellino e Trento, dove c’è il pareggio per 1-1, nonostante si fosse giocata a porte chiuse. La Scandone ha dimostrato più energia e maggiore lucidità rispetto a Trento.
Avellino pareggia la serie con Trento, grazie a Fesenko in versione Hulk
La Scandone pareggia la serie con Trento, vincendo in Gara2 per 80 a 59 e schiacciando Trento laddove l’Aquila si era dimostrata devastante in Gara1, ovvero nella dose di energia messa in campo. L’uomo simbolo della vittoria irpina è sicuramente Fesenko, in versione Hulk: arrabbiato, energico e determinato, trasforma in canestro e punti tutto ciò che si trova a gestire (doppia-doppia: 20 punti con 8/9 da due e 4/4 ai liberi; 10 rimbalzi, di cui 8 difensivi e 2 stoppate date. Il dato chiave, è nella maggior circolazione palla e coinvolgimento messo in campo da Avellino che, nella statistica assist, ne mette a segno 28 contro i soli 10 di Trento. Trento è apparsa nervosa, confusa e tesa, mettendo in luce un gioco non da lei: disorganico e svogliato (espulso Gomes), con il solito Sutton con 9 punti e 10 rimbalzi (ma stavolta è troppo poco).
Brescia vince contro Varese grazie ad una magia di Landry
Gara 2 tra Brescia e Varese è fotocopia, più o meno, di quanto visto in Gara 1: ovvero dominio di Varese, rimonta di Brescia e sua vittoria per qualche magia o iniziativa di singoli. Stavolta, oltre ad un Sacchetti sempre più uomo da play off (11 punti), Luca Vitali e Marcus Landry. Di Vitali L. (10 punti e 5 assist), la tripla fondamentale nel finale di partita, significativa perchè ha permesso a Brescia di completare la rimonta, mentre di Landry (15 punti) è decisivo il canestro del 77 a 75 finale. Per Varese, forse la coperta è troppo corta, ma la sensazione è che a Masnago, la musica possa cambiare per Avramovic (20 punti), Vene (18 punti e 7 rimbalzi) & co.
Milano vince ancora, ma Cantù sembra in recupero
Milano vince anche in Gara2 per 87 a 75, ma Cantù sembra recuperare (bella la reazione canturina tra terzo e quarto periodo). Partita bella e con percentuali al tiro alte e abbastanza simili per entrambe le squadre: unico appunto i 40 rimbalzi milanesi (9 per Tarczewski) contro i 30 canturini (11 per Burns). Milano, per ora, sembra trasformata e consapevole del suo ruolo, così come alcuni suoi giocatori finalmente ritrovati come Kuzminskas (15 punti) e Bertans (16 punti e 3/4 da tre con il 75%). Per Cantù bene Culpepper (24 punti 7/11 da due), Burns e Thomas (18 punti a testa).
Venezia affonda Cremona, ma la battaglia si spera continui
Venezia distrugge Cremona (entrata in campo senza voglia, forse già con la mente a Gara3) per 108 a 76. Partita sempre condotta dai lagunari con Peric ancora mattatore (19 punti) seguito da Watt (13 punti e 4 rimbalzi) e Haynes (12 punti). Per la Vanoli gara da dimenticare e testa a gara3, sperando nell’impresa, ma confidando non solo in DJO (22 punti e 4/7 da tre) e Travis Diener (11 punti e 4 assist).
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