L’Italia chiude la mattinata di gare col sorriso e col bronzo di Omar Visintin nello snowboardcross. Ora qualche ora di pausa fino ai 5mila metri di Francesca Lollobrigida (speed skating) e al Team Relay dello slittino. Il recap delle gare alle ore 9.30.
SNOWBOARDCROSS: BRONZO PER VISINTIN
Sorride l’Italia, che si porta a otto medaglie nella mattinata. L’ottavo sigillo arriva da Omar Visintin, con un bronzo nello snowboardcross che cancella in parte la delusione ricevuta ieri con l’eliminazione in semifinale di Michela Moioli. Omar parte benissimo, chiudendo 6° nel seeding round, e poi si conferma vincendo gli ottavi e i quarti di finale: in quest’ultima serie va a braccetto con Tommaso Leoni, che si era qualificato a sorpresa dopo delle qualificazioni un po’ così (19° posto).
I due si trovano anche nella stessa semifinale, con stili diversi: partenza-sprint per Tommaso, cautela iniziale e gas aperto pian piano per Omar. Uno stile che viene premiato, dato che è proprio Visintin a qualificarsi alla finalissima e conquistare il bronzo dopo un entusiasmante duello con l’austriaco Lueftner, che l’aveva preceduto in semifinale. Un bronzo entusiasmante anche per un altro motivo: a dicembre Visintin era finito ko in gara, frattura del gomito e forte commozione cerebrale. Non si è arreso ed ora è sul podio olimpico. Out in semi e 3° nella finalina 5/8° posto, dopo una caduta, Tommaso Leoni, mentre erano usciti agli ottavi Sommariva (errore e uscita di pista) e Ferrari. Sfortunatissimo quest’ultimo, caduto nella seconda run del seeding run e impossibilitato a partire dopo un colpo alla testa.
CURLING: ITALIA KO ALL’ESORDIO
Arriva il ko all’esordio per Joel Retornaz (skip), Amos Mosaner, Sebastiano Arman, Simone Gonin e Mattia Giovannella, sconfitti dalla Gran Bretagna nel debutto azzurro nella prova a squadre maschile. L’Italia disputa un ottimo match, giocando per almeno sette end alla pari coi campioni d’Europa e vicecampioni del mondo. Azzurri avanti 2-0 sul primo end e sul 3-1 al termine del terzo, giocando con intelligenza e qualità: la Gran Bretagna pareggia sul 3-3, punteggio con cui si arriva a metà match per la decisione azzurra di giocarsi una mano nulla. Il punto di svolta arriva alla fine del settimo end, coi britannici che effettuano il sorpasso marcando due punti. L’Italia, sotto per la prima volta col punteggio di 5-4, si disunisce e spreca un paio di chances per accorciare: emblematico il nono end, con gli azzurri che vanno in confusione e rischiano grosso con quattro stones britanniche potenzialmente a punto, prima di raddrizzare il tutto marcando però un solo punto. L’ultimo end è una partita a scacchi e premia gli scozzesi, che hanno il vantaggio dell’ultimo tiro: la stone conclusiva “ruba” il centro agli azzurri, punto britannico e match che si chiude sul 7-5. Ma, se giocheranno così, Retornaz e compagni potranno togliersi qualche soddisfazione.
PATTINAGGIO DI FIGURA: GRASSL INCANTA NEL LIBERO E CHIUDE 7°
Risultato da ricordare per il 19enne Daniel Grassl nel pattinaggio di figura. L’azzurro, 12° dopo il corto, sfodera uno strepitoso programma libero sulle note di “Interstellar” e “Armageddon”, scalando posizioni su posizioni in virtù di un esercizio strepitoso, che gli vale il quarto miglior punteggio assoluto nel free program. Grassl riporta un azzurro nella top-10 del pattinaggio al maschile dopo 70 anni, e passa svariato tempo nella green room dei migliori tre: l’azzurro infatti risale da 12° a 7°, chiudendo col punteggio di 278.07 e con 187.43pti dal libero. Risultati che fanno (benissimo) sperare per il prossimo quadriennio e per i Giochi di Milano/Cortina 2026. Oro allo strepitoso statunitense Nathan Chen, dominatore con un programma dai coefficienti folli e una grande interpretazione artistica sulle note di “Rocketman”: 332.60pti per lo statunitense, che precede i giapponesi Kagiyama (310.05) e Uno (293). Solo 16° Matteo Rizzo, con 247.53pti e un libero lontano dalle sue potenzialità, che gli fa perdere tre posizioni.
SCI ALPINO: STROLZ FA LA STORIA NELLA COMBINATA, 10° INNER
La combinata alpina, snobbata dagli atleti e dalla FIS stessa che non la inserisce nel programma della Coppa del Mondo da due anni, per poi mandarla “al massacro” ai Mondiali e alle Olimpiadi, ci regala una bellissima storia. L’austriaco Johannes Strolz, fuori squadra a inizio anno e poi vincitore dello slalom di Adelboden, perde solo 75/100 da Kilde in discesa e poi rimonta nello slalom con una grande manche. La vittoria è sua ed è storica, perchè Johannes riesce dov’era già riuscito papà Hubert, vincitore della combinata alle Olimpiadi di Calgary 1988: gli Strolz sono dunque la prima coppia padre-figlio capace di vincere la stessa prova alle Olimpiadi. Oro Strolz, argento Kilde (+0.59) e bronzo Crawford (+0.68), con due discesisti a sconfiggere gli slalomisti Murisier e Schwarz e una curiosità.
Il norvegese, primo nella discesa col tempo di 1.43.12, ha provato lo slalom per la prima volta dopo due anni solo ieri, quando ha deciso di partecipare alla combinata. La manche del fidanzato di Mikaela Shiffrin è stata ottima per ritmo e intensità, e gli è valsa l’argento. Non si può dire lo stesso per Christof Innerhofer, settimo a 1”07 dopo la discesa e pessimo in slalom, con una sciata legnosa e tanta disabitudine alla disciplina. Per lui 4”37 di ritardo, la 10a posizione e una combinata anonima nonostante il parterre ridotto: 27 atleti al via (molti carneadi), 24 alla seconda manche e solo 16 all’arrivo. Out tra gli altri Pinturault, Meillard ed Aerni.
SCI ALPINO: GOGGIA SALTA IL SUPER-G
Com’era prevedibile, arriva la rinuncia ufficiale al Super-G di domani per Sofia Goggia, che dopo i primi allenamenti a Yanqing non se la sente di rischiare. La bergamasca punta tutto sulla discesa libera del 15 febbraio e lascia campo aperto alle altre azzurre, che hanno vinto sei gare su sette in stagione: schiereremo Federica Brignone (favorita), Marta Bassino, Elena Curtoni e Francesca Marsaglia.
SCI DI FONDO: VINCE JOHAUG, COMARELLA 26A
La 10km femminile a tecnica classica, e in generale la versione femminile dello sci di fondo, vedono l’Italia agire da spettatrice di fronte ai duelli altrui. Spettacolare quello per l’oro tra Therese Johaug e la finlandese Niskanen, due atlete che si spremono fino all’ultimo centimetro per la vittoria: la spunta la norvegese, già vincitrice nello skiathlon, che precede la rivale di quattro decimi. Duello tiratissimo anche per il bronzo: Parmakoski, connazionale di Niskanen, precede la russa Nepryaeva ed è bronzo per un solo decimo, chiudendo a 31”5. Le azzurre: 26a Comarella (+2’39”), 35a Ganz (+3’02”), 37a DiCenta e 38a Scardoni (+3’03”).
SKELETON: AZZURRI NELLA TOP-15
Discreta prestazione per gli azzurri dello skeleton. Amedeo Bagnis e Mattia Gaspari chiudono 10° e 12° nella prima manche, però poi commettono qualche errore di troppo nella seconda, sbagliando le traiettorie nella parte finale e andando a perdere molto terreno. A metà gara, con le ultime due manches previste per domani, guida il tedesco Grotheer in 2.00.33, con 70/100 sul connazionale Jungk e 75/100 sul cinese Yan: 11° Bagnis a 1”91 e 15° Gaspari a 2”18.
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