Il CUSI ha annunciato la lista dei 34 atleti che prenderanno parte alle Universiadi 2023 che si terranno a Lake Placid (USA).
Nikolaj Memola ( Credit: Diego Barbieri/FISG)
TUTTO PRONTO PER LAKE PLACID
Il CUSI ha annunciato la delegazione azzurra, composta da 34 atleti, che prenderà parte alle Universiadi 2023 che si terranno a Lake Placid (USA), dal prossimo 12 al 22 gennaio.
I FISU World University Games Winter avranno un valore speciale dato che, nel giorno della cerimonia di chiusura, ci sarà il passaggio di consegne della bandiera FISU tra il primo cittadino Art Devlin ed il sindaco Stefano Lo Russo e, quel punto, il countdown verso Torino 2025 – in programma dal 13 al 23 gennaio – potrà cominciare.
All’evento prenderanno parte 50 nazioni e 2.500 tra atleti – tra i 17 ed i 25 anni – e tecnici provenienti da università di tutto il mondo: si sfideranno in 13 discipline diverse tra eventi sciistici e di ghiaccio in una kermesse sportiva internazionale.
Per la delegazione azzurra del CUSI l’obiettivo è quello di rinfoltire il palmares storico composto da oltre 150 medaglie, di cui ben 53 ori, cercando di migliorare il risultato di un oro, un argento ed un bronzo conquistati a Krasnojarsk nel 2019.
LA DELEGAZIONE AZZURRA
Sci alpino (16)
Caloro Benedetta, Cordone Stefano, Costato Beatrice, Damanti Davide, De Zanna Elia, Della Libera Thomas, Fantoli Cecilia, Ferracci Chiara, Mammarella Goffredo, Marcora Carlotta, Palamara Gaia, Resinelli Luca, Sacchi Martina, Taranzano Luca, Teroni Chiara, Zazzaro Giovanni.
Sci di fondo (8)
Boccardi Maria Eugenia, Colombo Laura, Compagnoni Luca, Maj Valentina, Masiero Riccardo, Morandini Matthias, Munari Riccardo, Sordello Elisa.
Snowboard (1)
Fava Elisa
Short track (2)
Marinelli Pietro, Oss Chemper Davide
Pattinaggio di figura (4)
Dozzi Leia, Gutmann Lara, Memola Nikolaj, Papetti Pietro
Pattinaggio di velocità in pista lunga (3)
Di Stefano Daniele, Lorello Riccardo, Maffei Federica
PARLA IL PRESIDENTE CUSI, ANTONIO DIMA
“Era il 2019 con l’edizione siberiana a Krasnoyarsk l’ultimo appuntamento di questa manifestazione ed oggi, a distanza di quattro anni, l’Italia può rispondere con numeri e qualità all’edizione americana delle Universiadi Invernali che per la prima volta nella storia cambierà nome. La forte identità che lega l’animo dei nostri giovani studenti-atleti sarà l’arma in più che utilizzeremo sin dal primo giorno di gare: rappresenteranno non solo l’Italia universitaria sportiva ed i rispettivi Atenei, ma soprattutto la generazione della freschezza, della gioventù e delle buone speranze di cui il mondo ha bisogno”.
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