Atletica Mondiali 2023 Day 2: Antonella Palmisano conquista la medaglia di bronzo nella marcia 20 km, un ottimo risultato dopo il lungo periodo costellato da infortuni.
ATLETICA MONDIALI 2023 DAY 2: PALMISANO SUL TERZO GRADINO DEL PODIO
Seconda giornata ai Mondiali 2023 di atletica leggera a Budapest e seconda medaglia per l’Italia.
Dopo il meraviglioso argento di Leonardo Fabbri nel getto del peso uomini, arriva un altro prezioso podio iridato: Antonella Palmisano è bronzo nella marcia 20 km femminile con il crono di 1h27:26. Una prova di forza e una conferma della grande campionessa azzurra, oro olimpico a Tokyo, che dopo un lungo periodo segnato da infortuni durato due anni sfoggia la sua classe e conquista il 3° posto mondiale. L’oro è della spagnola Maria Pèrez (1h26:51), l’argento dell’australiana Jemima Montag (1h27:16). Per le altre italiane in gara, Valentina Trapletti è 19ª a 22:08, Eleonora Giorgi 23ª a 22:13.
Larissa Iapichino è 5ª nel salto in lungo donne, nella sua prima finale mondiale della carriera, con 6,82m (+0.8), misura ottenuta all’ultimo salto dopo aver faticato a registrare la rincorsa durante tutta la gara. Trionfa la serba Ivana Vuleta, due volte iridata indoor, al suo primo oro mondiale all’aperto con un regale 7,14m (+1.2), dopo aver già saltato 7,05m in precedenza. Argento alla statunitense Tara Davis-Woodhall con 6,91m (+0.5), bronzo per la rumena 6,88m Alina Rotaru che agguanta 6,88m all’ultimo tentativo, misura che le permette di salire sul podio.
Nei 10.000m uomini, Yeman Crippa, campione europeo, chiude 12° in 28:16.40. L’azzurro è il secondo degli europei dietro al francese Yann Schrub, 9° in 28:07.42. Terzo titolo mondiale consecutivo dell’ugandese Joshua Cheptegei (27:51.42), accompagnato sul podio dal keniano Daniel Ebenyo (27:52.60) e dall’etiope Selemon Barega (27:52.72).
Nel salto in alto maschile, superano la qualificazione con 2,28m il campione olimpico Gianmarco Tamberi, che si salva al terzo e ultimo tentativo, e Marco Fassinotti, a segno con il secondo salto ritrovando una misura che non raggiungeva da sei anni. Niente da fare per Stefano Sottile, eliminato con 2,22m alla terza prova e poi tre nulli a 2,25m.
In finale nel lancio del disco donne Daisy Osakue che agguanta il passaggio del turno all’ultimo tentativo con 61,31m, 12ª del turno eliminatorio.
Nei 100 metri donne, Zaynab Dosso corre in batteria in 11.14 (+0.4): dopo ventidue anni eguaglia il record italiano di Manuela Levorato, stabilito a Losanna il 4 luglio del 2001, e guadagna il biglietto per la semifinale.
Semifinale anche per Davide Re che corre in 45.07 i 400 metri uomini, realizzando il suo miglior crono delle ultime due stagioni.
Ottimi gli azzurri degli ostacoli, tutti qualificati alle semifinali: nei 400hs maschili Alessandro Sibilio ferma il cronometro a 49.50 al rientro dopo l’infortunio, Mario Lambrughi sfiora il personale con 49.05; nei 110hs semaforo verde per Lorenzo Simonelli (13.50/0.0) e Hassane Fofana (13.53/+0.5).
Grande gioia anche per Ludovica Cavalli, che riesce a centrare la finale dei 1.500m donne con il record personale alla sua prima volta a un Mondiale. 6° posto in 4:02.83: è la quarta italiana di sempre. Era da trent’anni che un’azzurra non raggiungeva la finale in questa specialità. Non si unisce alla connazionale Gaia Sabbatini che, in una semifinale molto più veloce, non riesce a tenere il ritmo e si ferma all’ultima curva.
Nei 1.500m uomini, Pietro Arese esce in semifinale ma con il personale migliorato ancora una volta in questa stagione: è 8° in 3:33.11, a 14 centesimi dal pass per la finale, quasi mezzo secondo in meno del suo primato che era di 3:33.56, sempre più vicino al record italiano di Gennaro Di Napoli, 3:32.78 nel 1990, ora distante poco più di tre decimi.
Niente da fare per Alice Mangione nei 400 metri femminili. L’azzurra con 51.57 è 6ª in batteria, ad appena un decimo dal personale, non basta per essere promossi con i tempi di recupero.
Quattro centesimi separano Marcell Jacobs dalla finale dei 100 metri maschili. Il campione olimpico è 5° nella sua semifinale con 10.05 (+0.3), in netto progresso rispetto al 10.15 della batteria, non solo dal punto vista cronometrico ma anche nell’azione di corsa. L’azzurro reduce dall’infortunio dimostra comunque di essere in ascesa di forma: segnale incoraggiante per la 4×100. Fuori in semifinale anche il campione mondiale in carica, lo statunitense Fred Kerley, primo degli esclusi con 10.02. Il nuovo re dello sprint è l’altro statunitense Noah Lyles che, dopo due ori mondiali nei 200m, vince i 100 metri iridati in 9.83 con vento nullo, tre centesimi tolti al personale. Dietro di lui, in tre arrivano quasi insieme, tutti con 9.88: Letsile Tebogo (Botswana) è argento per un millesimo sul britannico Zharnel Hughes, fuori dal podio invece per tre millesimi il giamaicano Oblique Seville.
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