Atletica Mondiali 2023 Day 4: a Budapest Gianmarco Tamberi conquista l’unica medaglia che gli mancava, l’oro iridato nel salto in alto maschile.

 

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Gianmarco Tamberi con l’oro mondiale di Budapest (foto CONI)

ATLETICA MONDIALI 2023 DAY 4: BRILLA LA STELLA AZZURRA, BRILLA GIANMARCO TAMBERI

Ce l’ha fatta. Ai Mondiali 2023 di atletica leggera di Budapest Gianmarco Tamberi conquista quella medaglia che tanto agognava, l’unica che mancava nella sua carriera ora perfetta. Gianmarco Tamberi è oro iridato nel salto in alto maschile con 2,36m superati alla prima prova. Lo statunitense JuVaughn Harrison ci riesce al secondo tentativo ed è argento. Bronzo con 2,33m al qatarino Mutaz Barshim. Il capitano azzurro completa così il Grande Slam dopo aver già trionfato alle Olimpiadi (Tokyo 2021) e ai Mondiali indoor (Portland 2016), oltre che agli Europei all’aperto (Amsterdam 2016 e Monaco 2022) e al coperto (Glasgow 2019). È il primo oro azzurro in questi Mondiali dopo l’argento di Fabbri e il bronzo di Palmisano.

Tamberi apre la gara con un errore piuttosto netto a 2,25m, ma si riscatta al secondo tentativo. L’asticella sale a 2,29m con l’azzurro che va a segno alla prima prova. La sfida entra nel vivo: Tamberi riesce a centrare subito il bersaglio anche a 2,33m, secondo posto provvisorio. Per le medaglie diventa decisiva la misura di 2,36m: sbaglia Barshim, sbagliano gli altri al primo tentativo. Match point per Tamberi che fa 2,36m alla prima e balza in testa alla classifica: due centimetri in più del primato stagionale, con una misura che non raggiungeva dalla magica notte di Tokyo (2,37m). L’altro azzurro Marco Fassinotti conclude la sua finale 12° con 2,20m saltati alla seconda prova, poi tre nulli a 2,25m.

Nella finale dei 1.500m femminili, Ludovica Cavalli conferma l’ottima forma, migliorando ulteriormente il suo primato personale correndo in 4:01.84, crono che vale l’11° posto e il minimo olimpico per i Giochi di Parigi 2024.

Nella finale del lancio del disco donne, Daisy Osakue è 12ª con 61,13m: per entrare nelle prime otto era necessaria la misura di 63,59m della portoghese Liliana Cà.

Eccellente prestazione per Ayomide Folorunso che vola in 53.89 nella semifinale dei 400 ostacoli femminili. Record italiano, prima azzurra della storia in finale ai Mondiali nella specialità e prima sotto i 54 secondi. Il crono vale il 4° posto nel suo turno. Rebecca Sartori non riesce a ripetere l’eccellente corsa della batteria: 8° posto in 55.98.

Negli 800 metri uomini, due italiani su tre passano il primo turno. Simone Barontini si qualifica con un’ottima prova: è 2° nella sua batteria in 1:45.21. Tattica centrata per Catalin Tecuceanu che si piazza 3° in 1:45.31 nella sua manche e stacca il biglietto per la semifinale. All’esordio in Nazionale assoluta, Francesco Pernici manca il passaggio del turno per non più di tredici centesimi, 4° in 1:45.89, è il secondo degli esclusi.

Niente finale per Davide Re: nella sua semifinale dei 400 metri uomini chiude 4° in 45.29. Da evidenziare il record europeo del britannico Matthew Hudson-Smith: con 44.26 batte dopo 36 anni il 44.33 del tedesco Thomas Schoenlebe.

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Giornalista, onnivora di cultura a 360º. Lavoro nel campo dei media, in particolare nel mondo dell'informazione e social. Lo sport è una delle mie tante passioni, coltivata sul campo, sui libri e sullo schermo.

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