Si è conclusa la rassegna mondiale Under 18 di baseball, che ha visto impegnati anche gli azzurri. Una buona prova per i nostri connazionali, che hanno chiuso noni.
GLI USA STRAVINCONO, SORPRESA CUBA
La nazionale U18 degli Stati Uniti stravince questo mondiale: dopo aver dominato il girone A con 5 vittorie, continua la propria marcia anche nel Super Round, prima di strapazzare 8-0 la Corea del Sud nella finale 1°/2° posto. 9 vittorie, 0 sconfitte, subendo appena 5 punti nel corso del torneo. Tutto ciò ha permesso agli statunitensi di vincere per la quarta volta di fila, dopo i successi del 2015 ad Osaka, nel 2013 a Taiwan e il 2012 a Seoul.
Seconda, dunque, la Corea del Sud che batte il Giappone nella sfida decisiva per accedere alla finale, dopo aver dominato il girone A da imbattuti. Non benissimo i padroni di casa del Canada, che non riescono ad arrivare alla sfida decisiva per la vittoria, e che verranno battuti dalla squadra del Sol Levante nella finale per l’assegnazione del bronzo.
Sorprende in negativo Cuba, che non riesce a qualificarsi per una finale, classificandosi all’ultimo posto nel Super Round, chiudendo con 5 sconfitte. Altra delusa, insieme ai caraibici, è Taipei che per il secondo anno consecutivo non è riuscita a qualificarsi nel girone “che conta”, arrivando comunque settima. Dagli asiatici ci si aspettava qualcosina in più, guisto per vedere i progressi rispetto all’edizione 2015 (ottavi).
L’ITALIA C’è, MA L’ETERNA RIVALE OLANDA LA BEFFA ALL’ULTIMO
L’Italia chiude al nono posto l’edizione 2017 del mondiale di baseball under 18. Un ottimo risultato per gli azzurrini, che innanzitutto va a migliorare il decimo posto del 2015 e l’ultimo del 2013, segno che una minima crescita c’è stata. Sarebbe potuto arrivare di più, ma purtroppo l’Olanda ci ha messo i bastoni tra le ruote nell’ultima e decisiva sfida del Consolation Round, persa con il risicato punteggio di 2-1.
Una vittoria netta (in rimonta) contro Nicaragua per 4-2 mette subito sui binari giusti il mondiale per l’Italia, che continua a giocare bene anche contro le più quotate Canada e Corea del Sud (1-10), sfiorando l’impresa contro i padroni di casa (6-5). Peccano invece le sconfitte contro l’Australia (1-15) e Taipei (9-1), dove è proprio mancata una buona prestazione, nonostante gli avversari fossero di gran lunga più quotati. Nel turno successivo poi, facile vittoria contro il Sudafrica (squadra materasso della competizione) per 9-2, e altra buona prestazione contro il Messico e, appunto, gli acerrimi rivali europei dell’Olanda, nonostante arrivino due sconfitte per 1 punto.
CAPITAN SEMINATI E’ MIGLIOR PRIMA BASE DEL TORNEO
Il roster azzurro molto bene anche negli individuali: Leonardo Seminati, che avevamo intervistato prima della partenza per il Canada (puoi leggere la sua intervista esclusiva qua), vince il premio come miglior prima base della manifestazione, dopo aver messo a segno 2 homerun e 11 hit e con una media finale di battuta di 0.423. Il capitano, dunque, riesce a guidare abilmente i suoi durante la competizione, confermandosi come uno dei più interessanti prospetti del movimento italiano di baseball.
Molto bene in battuta anche Riccardo Bertossi, che con una media mattuta di 0.323 e 1 homerun è il secondo miglior realizzatore per l’Italia. In battuta, invece, da segnalare Michele Antonio Vasalotti che riesce a realizzare ben 15 strike out concedendo agli avversari solo 5 hit.
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