Ultima settimana di gennaio dello speciale Parquet Azzurro con le italiane che arrancano per farsi spazio in Europa. In Champions riesce sconfitte Avellino, Capo d’Orlando , vincono Venezia e Dinamo Sassari, ma sardi fuori dalla competizione. In Eurocup rimonta pazzesca di Reggio Emilia, cadono Trento e Torino. A Milano non riesce il tris in Eurolega.
CHAMPIONS: SI RISOLLEVA SOLO VENEZIA, DINAMO FUORI
Reyer Venezia: boccata d’aria fresca per l’Umana che in casa contro l’Olimpija Lubiana ritrova la vittoria e una nuova spinta, in una partita con qualche calo di attenzione, ma sempre in controllo. La partenza è buona con Venezia che si porta subito avanti segnando un parziale di 7-0, gli avversari però rientrano pareggiando sul 11-11. L’Umana si riprende e con Bramos mette di nuovo la testa avanti chiudendo il quarto 21-16. Secondo parziale con qualche alto e basso dalle due parti, gli sloveni restano agganciati grazie ai canestri di Hrovah, ma Venezia infila la giusta sequenza e chiude all’intervallo sul 39-35. Al rientro la squadra di De Raffaele spinge sull’acceleratore e arriva fino al +18, l’Olimpija non si arrende e prova a rientrare accorciando 65-52, ma negli ultimi minuti è solo Venezia sul parquet sempre con Bramos, Haynes e Ress e si chiude 84-67.
Sidigas Avellino: la squadra di Sacripanti subisce un’altra sconfitta in Champions dopo quella in casa con lo Zielona Gora e questa nuova caduta, in trasferta contro il Nymburk, mette a rischio il passaggio del turno. Inizia malissimo la partita in Repubblica Ceca con Avellino che si trova in pochi minuti già all’inseguimento dopo un primo break di 11-1 e una percentuale di tiro sanguinosa. Qualche pezza viene messa nei minuti finali e il primo parziale si chiude sotto di 8, ci pensano poi D’Ercole e N’Daye a dare nuovo trasporto alla Sidigas all’inizio secondo quarto. Nymburk risponde subito e tenta un nuovo strappo riuscendo ad arrivare fino al +18 e un imbarazzante 0/10 da tre di Avellino. Il time-out riporta gli irpini in partita, in pochi minuti la difesa fa muro e concede appena 2 punti agli avversari, mentre si sblocca l’attacco e con un parziale di 2-16 si va all’intervallo sul 44-40. Il match sembra poter essere ribaltato e al rientro si arriva al -2, ma non arriva il sorpasso e i padroni di casa si affidano a Ray per riprendere fiato e chiudere il terzo quarto 66-54. Il finale di partita porta più volte Avellino a sperare, arrivando al -1 ad appena 3’ dalla fine. Ray però si dimostra una vera spina nel fianco per gli irpini e complici alcuni errori nel possesso palla nei momenti fondamentali fanno chiudere la partita sul 81-77 Nymburk.
Dinamo Sassari: successo amaro per il Banco di Sardegna che con la vittoria di Pinar contro il Murcia elimina matematicamente la squadra sarda dal proseguimento della competizione, la sua avventura però continuerà in Eurocup. Al PalaSerradimigni arriva lo Juventus Utena per una gara nel complesso equilibrata, con un primo parziale che vede gli avversari più spavaldi e capaci di toccare il +11, ma Sassari trova nel solito Bamforth e Planinic le sue marce in più che permettono di recuperare e chiudere avanti il secondo quarto sul 47-44. Nella ripresa la Dinamo prende il largo con Utena che tenta la rimonta, ma i lituani sprecano troppo e non riescono a uscire dalla doppia cifra di svantaggio. Si chiude 93-78, che però non basta per continuare la corsa ai primi 4 posti.
Capo d’Orlando: un tunnel senza fine quello imboccato dalla squadra messinese che continua a rimediare sconfitte in Champions e in campionato, raggiungendo l’infelice traguardo delle 8 consecutive. La squadra di Di Carlo viene schiacciata anche dal Neptunas Klaipeda dopo aver mostrato solo una pallida presenza sul parquet nei minuti iniziali del primo quarto, perdendo però ben presto il contatto con match e avversari. L’Orlandina resiste pochi minuti, tempo di arrivare al 14-10, poi la squadra esce mentalmente dal campo lasciando al Neptunas le redini della gara. Dopo i primi 10’ si è 35-19 e le cose peggiorano con il passare dei minuti. Nel secondo quarto si scava un solco sempre più profondo con i padroni di casa che arrivano al +33 e i soli Delas e Kulboka che provano a non gettare le armi, ma sono due gocce nel mare. Non cambia nulla dopo l’intervallo, il registro è sempre di un’Orlandina inconsistente, mentre il Neptunas tocca i +40 a chiusura del terzo quarto. L’ultimo periodo è solo una lunga attesa per la sirena, i lituani smettono di spingere e finisce 99-62.
EUROCUP: PAZZA REGGIO, CADONO TORINO E TRENTO
Fiat Torino: Lituania fatale anche per l’Auxilium che soffre per tutti i 40’ in casa del Lietuvos Rytas. La seconda di Recalcati in Eurocup si trasforma in incubo dopo pochi minuti, con i gialloblù che non riescono a trovare il canestro, mentre i padroni di casa hanno vita facile e si portano in rapida successione sul 30-14 al primo parziale. Il secondo quarto vede qualche blando tentativo di rientro da parte di Torino, che viene ben presto rimessa a posto dopo un tecnico fischiato a Patterson e le percentuali dal tiro che continuano ad essere troppo basse per una vera possibilità di giocarsela. Alla seconda sirena il divario è 54-30 e dopo la pausa lunga a Lietuvos basta gestire il vantaggio, non serve infatti una breve fiammata sul finale del terzo periodo per impensierire i rossoneri, che chiudono con un pesantissimo 101-68.
Aquila Trento: la squadra di Buscaglia spera di ripartire dall’Eurocup per lasciarsi alle spalle il brutto spettacolo visto contro Bologna, i piani dei bianconeri vanno però a impattare con quelli del Buducnost che dopo due supplementari si impone 105-106. L’Aquila parte bene mettendo subito la testa avanti, con gli avversari che restano però ben saldi e non li fanno scappare, nel secondo quarto sono loro a tentare l’allungo con un parziale di 20-28. Immediata la reazione di Trento con Forray che rimette le cose a posto, a dannare la difesa di casa ci pensa però Gordic che fa chiudere i suoi all’intervallo sul 41-46. Nella ripresa si accende Trento segnando un parziale di 16-0 per recupero e sorpasso, i montenegrini reagiscono tamponando i danni, ma sulla sirena è ancora avanti l’Aquila 64-57. Gli avversari provano a far valere il tiro dalla distanza e per due volte pareggiano il risultato, con brivido sul finale per il canestro di Gordic che non entra e porta tutti al primo overtime sul 82-82. Dopo un iniziale vantaggio bianconero è sempre Gordic a rimettere le cose in ordine e Nikolic prova a risolverla, ma il suo tiro allo scadere viene considerato non valido (dopo una lunga discussione) e si va al secondo supplementare. Ultimi 5’ di fatica e poca lucidità, negli istanti finali una palla persa dagli avversari dà a Shields l’occasione del sorpasso, che non sbaglia, ma il fallo di Beto su rimessa del Buducnost manda proprio Nikolic in lunetta che fa 2/2 per la sconfitta di Trento.
Reggio Emilia: secondo successo in Eurocup per la Grissin Bon, che davanti al pubblico del PalaBigi soffre e rimonta dopo un primo quarto da incubo contro l’Unics Kazan. Sprint degli avversari in avvio con il solito Colom che miete assist e canestri per il +17 dopo 8’, nel secondo parziale Reggio prende le contromisure e con Della Valle e Whright si riporta sotto chiudendo all’intervallo sul 38-45. La pausa non sembra portar consiglio alla squadra di Menetti che si trova schiacciata dalla forza fisica avversaria e costretta a continui falli, al 30’ si è 50-60. Difficile da prevedere la reazione degli emiliani che con Llompart e Cervi fanno risorgere le speranze della squadra nell’ultimo quarto. Nevels mette la tripla del sorpasso e l’improvviso ribaltamento di gara innervosisce gli avversari che in pochi minuti commettono due antisportivi mandando in lunetta Reggio per il 72-69. Ci pensano poi due liberi di Della Valle e il contropiede di Markoishvili a regalare la vittoria a Reggio per 76-75, con una qualificazione ai quarti che si fa sempre più concreta.
EUROLEGA: NON RIESCE IL TRIS A MILANO, MACCABI ATTACCO LETALE
Milano perde, ma non abbassa la testa. Al Forum contro il Maccabi Tel Aviv i biancorossi soffrono senza mollare, gli israeliani però non sbagliano praticamente nulla a canestro e si impongono 102-111. Primo parziale subito su alti livelli, con gli avversari che sfruttano la forza fisica, mentre Pianigiani si affida a Goudelock, Guidatis e M’Baye per restare agganciato a fine primo quarto con soli 6 punti di differenza. Maccabi spietato nelle percentuali e inizia a mettere le distanze con un primo allungo sul 45-55 che chiude il secondo parziale. L’AX prova a rifarsi sotto a inizio ripresa con Kuzminskas e quando si trova in difficoltà si affida a Cinciarini, la difesa però soffre troppo e nonostante gli sforzi Tyus resta inarrestabile. Gli ultimi 10’ vedono Pianigiani puntare sulla carta Jerrells e i risultati si vedono con i biancorossi che arrivano al -4 sul 96-100, ma non basta contro la compattezza avversaria. Cole e Roll fanno la voce grossa e due triple di Thomas bloccano il rientro milanese con Jackson che chiude i giochi.
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