Ancora aperta la corsa all’Europa per quattro squadre e mentre in Italia si pensa al Carnevale qualche scherzo arriva anche sul parquet. In Champions Venezia si complica la vita perdendo in trasferta, Avellino spera dopo il successo contro Salonicco, entrambe si giocano tutto all’ultima gara. Situazione simile per Reggio Emilia in Eurocup che perde, ma può ancora passare il turno, lo stesso vale per Torino sconfitto in casa del Bayern, ma ancora attaccato alla qualificazione. La Dinamo Sassari concede il bis in Champions, Capo d’Orlando arranca ancora, Trento si riaccende in Croazia. Milano vince in Spagna battendo per la seconda volta il Barcellona.

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CHAMPIONS: AVELLINO SPERA, INCIAMPA VENEZIA

Reyer Venezia: la Reyer rischia di rovinare tutto a un passo dal traguardo. La sconfitta in Baviera contro il Medi Bayeruth fa uscire la squadra di De Raffaele dal quartetto che accede alla fase successiva e come per Avellino dovranno non solo vincere, ma sperare nei risultati degli altri campi. Gara subito accesa con i padroni di casa che tenta di imporre il proprio gioco fin da subito e dopo 5’ trova il primo strappo con York, a tenere vivi i suoi ci pensa Johnson e rattoppa in qualche modo per il 34-26 del primo parziale. Secondo quarto che vede salire in cattedra i Campioni d’Italia capaci di realizzare un parziale di 22-7 che porta al sorpasso, lo schiaffo subito però sveglia i tedeschi capaci di raddrizzare il punteggio negli ultimi minuti prima della sirena. Si riparte con Bayeruth avanti di 2, ma il terzo parziale non decolla mai del tutto, con Venezia sempre all’inseguimento. Ultimi 10’ e un break di 6-0 porta al pareggio sul 69-69 dei lagunari che però non trovano il colpo decisivo, i tedeschi si rifanno avanti e chiudono i giochi 89-81.
Sidigas Avellino: una vittoria che sa di speranza quella della Scandone in casa contro l’Aris Salonicco. L’avvio è di quelli che regalano spettacolo con entrambe le squadre che si fanno il verso a suon di triple, ma sono gli ellenici a chiudere il parziale in vantaggio con Maras che mette 7 punti consecutivi. Secondo quarto è Avellino a dettar legge, break di 10-0 e i padroni di casa si riportano al comando, reazione di Salonicco, ma altri 10 punti degli irpini spengono il tentativo di rientro e si va all’intervallo 43-33. Dopo l’intervallo si torna a far viaggiare la palla con un nuovo scontro di triple, prima per l’Aris che accorcia il gap a -5, poi con Fitipaldo e Rich che fanno respirare Avellino arrivando all’ultimo quarto sul +13. Piovono bombe anche nei minuti finali, decisive per tenere le distanze ed evitare ai colpi avversari di avvicinarsi troppo. Il successo per 79-66 mantiene viva la possibilità di qualificarsi al turno successivo, ma oltre a una vittoria nell’ultimo match servirà anche guardare il campo di Nymburk e sperare nella sconfitta dello Zielona Gora.
Dinamo Sassari: seconda vittoria consecutiva in Champions e un po’ di rammarico per i ragazzi di Pasquini che però possono proseguire il proprio cammino europeo in Eurocup. In casa dell’Hapoel Holon i sardi ci mettono qualche minuto a ingranare, ma poi restano al comando per buona parte del match. A fare la differenza nel primo parziale è Pierre che sigla il primo allungo, col passare dei minuti aumenta anche la percentuale di tiri dalla distanza e la fase offensiva continua a macinare punti. Troppi errori e falli in difesa tuttavia permettono all’Hapoel di restare in scia e chiudere i primi 20’ sul 50-52. Si riprende con lo stesso registro, attacchi precisi, ma difese che lasciano a desiderare e l’andamento della gara sembra virare quando l’ennesimo fallo del match, questa volta di Spissu, manda in lunetta i padroni di casa che tornano avanti. Al contrario è il momento in cui il Banco si accende, Planinic si incarica della rimonta e poi dell’allungo, si arriva alla doppia cifra di vantaggio con Holon che non riesce più a rientrare. Finisce 92-103.
Capo d’Orlando: partita combattuta e fisica tra la squadra di Di Carlo e i lettoni del Ventspils, ma arriva un’altra sconfitta anche nell’ultima gara casalinga in Champions. I siciliani ritrovano Kulboka, che si riprende mettendo a referto 19 punti, ma non basta per tenere a galla i suoi. La gara inizia bene per i padroni di casa avanti 12-7 dopo 3’, gli avversari però non tardano a reagire e c’è il sorpasso già alla fine del primo parziale. Secondo parziale molto tirato, con pochi punti e pochi spazi, i lettoni arrivano alla sirena sempre avanti di uno, ma Capo d’Orlando torna in campo con rinnovato entusiasmo e raggiunge il +11 al 25’. Al Ventspils serve la vittoria per passare il turno e sembra ricordarselo di colpo pareggiando i conti in pochi minuti sul 54-54. Ultimo quarto a matrice lettone, gli avversari inseriscono l’acceleratore e mettono la distanza di sicurezza che mantengono fino al 68-79 finale.

EUROCUP: TRENTO SI RIALZA, CROLLO TORINO, REGGIO RESTA IN CORSA

Fiat Torino: non riesce a ripetere l’impresa del PalaRuffini la squadra di Recalcati. Contro il Bayern Monaco finisce 107-81 e per accedere ai quarti di Eurocup servirà l’impresa contro San Pietroburgo, necessaria la vittoria con almeno 12 punti di scarto. Un peccato considerata la prima parte di gara vista in Germania, con l’Auxilium che resta attaccata al match nei due quarti iniziali, ma non basta per spuntarla. Dopo aver chiuso i primi parziali sempre in rincorsa, 27-23 e 44-40, nella ripresa arriva il sorpasso con Patterson dalla lunetta che segna il 46-48. Subito dopo Torino va in cortocircuito e subisce un terrificante parziale di 24-0 che fa chiudere il terzo quarto a 81-54, partita in totale controllo dei tedeschi che non devono far altro che amministrare il vantaggio guadagnato fino alla sirena a conclusiva. Il tabellone segna 107-81 con ben quattro giocatori del Bayern che chiudono in doppia cifra.
Aquila Trento: vittoria valida per il morale per i ragazzi di Buscaglia, dopo 7 sconfitte consecutive ritrovano il successo in Croazia contro il Cedevita Zagabria. Gara per buona parte equilibrata con due squadre che non devono chiedere più nulla alla competizione, ma vogliono chiudere nel migliore dei modi. Inizia subito forte la squadra di casa, ma Gutiérrez e Franke tengono agganciate le aquile, soprattutto grazie alla guardia olandese che segna 12 punti nel primo parziale (saranno 21 i punti totali). Arriva la reazione croata e dopo esser andati sotto -8 si rimettono in gioco con Nichols. Trento però non intende concedere altro e con un nuovo strappo va all’intervallo lungo con sul doppio vantaggio 34-42. Al rientro sono sempre le aquile al timone del match arrivando fino al +21, negli ultimi 10 minuti ingenuità di Trento che tira i remi in barca fin troppo presto e rischia la rimonta. I croati tornano di nuovo a -4, ma ci pensa Franke a sistemare le cose e finisce 77-81.
Reggio Emilia: si gioca tutto all’ultima gara la squadra di Menetti che esce sconfitta dalla sfida in trasferta contro il Limoges. Dopo aver praticamente dominato la prima metà del match la Grissin Bon si dimentica di tornare sul parquet per i successivi 20’. Nei primi due parziali Della Valle mette a referto 7 punti, mentre la difesa regge bene le incursioni avversarie portandosi avanti 19-24. Si arriva al +10 a 4’ dalla fine del secondo quarto, ma ecco i primi cedimenti degli emiliani che chiudono 39-43 alla seconda sirena. Rientro disastroso dagli spogliatoi con appena 13 punti segnati e 24 subiti, 15 dei quali ad opera di Joyce. Reggio è frastornata e non trova la forza di reagire, si chiude 80-71. Ad attendere gli emiliani sul cammino per la qualificazione un’altra francese, il Lyon-Villeurbanne.

EUROLEGA: MILANO VEDE ROSSO E RIMONTA

L’Ax Milano ha tra le sue vittime (poche) preferite in Eurolega le squadre spagnole e in particolare il Barcellona che per la seconda volta si arrende di fronte alla corazzata di Pianigiani. Milano deve però prendere le misure del match con un avvio che non lascia presagire nulla di buono dopo un primo parziale sofferto e il -13 che si concretizza a inizio secondo quarto. Guidatis si fa carico della difesa mentre Pascolo è il mattatore di quella blaugrana, i biancorossi iniziano così a risalire la china e si va all’intervallo lungo sul 48-42. Al rientro si accende la battaglia con Pascolo che resta l’incubo dei catalani, insieme a Guidatis e Goudelock (20 pt totali per lui) che portano Milano a due distanze e al sorpasso 62-64 prima della sirena. Ultimi dieci minuti di continui tira e molla sotto canestro, poi i biancorossi sembrano trovare la chiave di volta mettendo 5 distanze, ma un paio di errori di Theodore e i catalani si rifanno subito sotto. Tomic impatta 81-81 a pochi secondi, Micov riprende e passa a Bertans che non sbaglia gelando il Palablaugrana. Barcellona poco lucido sull’ultimo possesso e vittoria Milano 81-83.
 
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Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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