Siamo ormai quasi nel pieno della regular season NBA, la National Basketball Association, la lega professionistica di pallacanestro più competitiva al mondo. Facciamo, dunque, il punto sugli azzurri dell’Italbasket, Danilo Gallinari e Marco Belinelli, impegnati, rispettivamente, con Los Angeles Clippers ed Atlanta Hawks.
IL RITORNO DI CLEVELAND, LE CONFERME DI BOSTON E HOUSTON
Continua una delle più interessanti regular season NBA. Gli equilibri della lega stanno andando definendosi e gli exploit di inizio stagione, in senso positivo o negativo, stanno andando livellandosi in relazione alla continuità, o alla mancanza della stessa, delle differenti franchigie. Rinnovata costanza è quella dei Cleveland Cavaliers (20-8), che dopo un inizio da cinque vinte e sette perse, veleggia ora, con i Toronto Raptors (20-8) alle spalle dei Boston Celtics, finora la miglior squadra NBA (a Est), numeri (24-6 il record) alla mano e gioco sotto i nostri occhi. Degna sicuramente di nota la cavalcata dei Milwaukee Bucks (15-11), quarti, davanti ad un’ottima Indiana (16-12), sospinti dal greco Giannis Antetokounmpo. Crolla, invece, Detroit: 14-13 dopo un ottimo inizio.
Continua, invece, a Ovest, da qualche settimana, il primato degli Houston Rockets (22-4), franchigia “estrema” ma dall’ottimo bilanciamento. Alle cui spalle permangono, inesorabilmente, i campioni in carica, i Golden State Warriors (24-6) di Steph Curry e coach Steve Kerr. Dietro di loro: i “sempreverdi” San Antonio Spurs (19-9), i “neonati” Minnesota Timberwolves (16-12) e i rinnovati Denver Nuggets (15-13).
CLIPPERS: TRE VITTORIE DI FILA, MA LA CORSA È ANCORA LUNGA
La stagione dei Los Angeles Clippers è finora perfettamente riassumibile dall’affermazione per la quale, spesso, tutto cambia perché nulla cambi. Senonché, c’è da crederci, i Clippers in estate hanno cambiato (più, forse, sono stati costretti) affinché davvero tutto cambiasse. Andatosene Chris Paul, infatti, la franchigia ha deciso di ripartire dai propri (unici) punti fermi, Griffin e Jordan, rinnovando il supporting cast ed integrando due All-Star, uno potenziale, Teodosic, ed uno effettivo (quanto meno se in forma), Danilo Gallinari. Ma entrambe le operazioni, disporre d’un playmaker meno “accentratore” ma ugualmente in grado di creare gioco per i compagni, e avere un’ala titolare in grado di “stretchare” (allargare “da quattro” il campo), sono fallite. Motivo: gli infortuni.
I Clippers, dunque, zavorrati dalle assenze, si sono ritrovati da papabile contender a seconda squadra di Los Angeles. La franchigia, complice anche il calendario, ha conseguito in settimana tre vittorie in altrettanti incontri: contro Washington, 113-112, orfana di John Wall; contro Toronto, 96-91; ed in casa di Orlando, 106-95. Assente Danilo Gallinari, tornato ai box dopo il riacutizzarsi dell’infortunio.
ATLANTA: L’ULTIMO POSTO NELLA EASTERN CONFERENCE
Continuano le difficoltà degli Atlanta Hawks, la franchigia di Marco Belinelli. Il quale, per altro, sta dimostrando tutto il proprio talento, nonché il proprio status nella lega, essendo il quarto giocatore di coach Budenholzer per minuti di utilizzo, pur non avendo mai iniziato in quintetto: l’epitome del sesto uomo.
Il percorso della franchigia georgiana, tuttavia, già difficoltoso dal principio, complici anche gli infortuni, in primis quello di Dewayne Dedmon, si presenta sempre più complessa. Nonostante la vittoria in settimana contro gli Orlando Magic, 117-110, infatti, gli Hawks rimangono in difficoltà. Complici anche le sconfitte contro New York (107-111) e Cleveland (114-123). Atlanta rimane dunque ultima, sia a nella Eastern Conference (male tanto quanto lei solo i Chicago Bulls, 7-20), che su tutte le trenta squadre. E l’unica, magra, consolazione, a oggi, sembra quella d’una buona pesca al Draft.
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