Il basket NBA continua con le emozioni della regular season. A circa un quinto della stagione complessiva, come sta procedendo l’avventura di Danilo Gallinari e Marco Belinelli, gli azzurri della pallacanestro italiana impegnati nella principale lega professionistica del mondo, rispettivamente con Los Angeles Clippers ed Atlanta Hawks?
Marco Belinelli in azione contro i Sacramento Kings (fonte immagine: atlallday.com)
BASKET NBA: A OVEST HOUSTON DOMINA E FA PAURA, BENE BOSTON E CLEVELAND IN RIPRESA A EST
Gli equilibri della NBA, la National Basketball Association, il campionato di pallacanestro a stelle e strisce, la lega sportiva professionistica più competitiva al mondo, si stanno dimostrando, come sempre, in continua evoluzione. Sia nella Western che nella Eastern Conference. Nella prima, dopo tre anni di dominio assoluto targato Golden State Warriors (16 vittorie, 6 sconfitte finora quest’anno), sta prepotentemente emergendo una nuova “corazzata”(tutt’altro che fantoziana): gli Houston Rockets (17-4) di coach Mike D’Antoni e del “barba” James Harden. Mentre i San Antonio Spurs, 14-7 nonostante le assenze, e i Portland Trail Blazers, 13-8 nonostante i molti rivolgimenti, si dimostrano franchigie affermate, primi tra gli inseguitori. Insieme a Minnesota (13-9): work in progress con molto talento, ma dalla mentalità ancora fragile.
A Est guidano, invece, autentica rivelazione dell’anno, i Boston Celtics. Autori, oltre che del miglior record, 18-4, del più bel gioco nella lega. Inseguiti da Detroit (14-6), epiteto dell’underdog ma dall’assoluto potenziale, e dai Cleveland Cavaliers (14-7) di LeBron James, ripresisi dopo un’inizio inaspettatamente negativo (soprattutto difensivamente). Nota di merito, infine, a Philadelphia (12-8), che dopo una serie di pessime stagioni, record positivo alla mano, sta facendo intravedere una fievole luce alla fine del tunnel del rebuilding.
CLIPPERS: OUT DANILO E GRIFFIN, MA A TRE VITTORIE DI FILA
La stagione dei Los Angeles Clippers, non è una sorpresa, non è iniziata nel migliore dei modi. Dopo un’ottimo inizio, infatti, che aveva valso agli angeleni la testa della Conference, complici anche gli infortuni, la squadra ha rallentato, scivolando nelle retrovie.
Fuori a tempo indeterminato Teodosic, costretto ai box Danilo Gallinari per uno stiramento, aggiuntosi Blake Griffin agli indisponibili (per almeno due mesi), tra i quali figura anche Patrick Beverley, la franchigia di coach Rivers non vive certo la propria miglior forma stagionale. Tuttavia, dallo scontro, la scorsa settimana, contro gli Atlanta Hawks, L. A. ha inanellato altre due vittorie, per un totale di tre consecutive. Contro i Sacramento Kings, 97-95; e contro i Lakers, 120-115. Non due temibili compagini, certo, ma un’ottima occasione per testare nuove soluzioni, far fare minutaggio alle riserve e dar fiducia alla truppa.
In attesa, si spera, da questa e dall’altra parte dell’oceano, del ritorno dei big.
ATLANTA: SOLO QUATTRO VITTORIE NELLE PRIME VENTI
Se l’inizio dei Clippers non è dei migliori, men che meno lo è quello degli Atlanta Hawks. La franchigia della Georgia, infatti, nelle prime venti partite della stagione 2017-2018 ha vinto solamente una partita su cinque. Dopo una streak negativa di otto sconfitte a seguito della vittoria all’esordio, la squadra di coach Budenholzer ha timidamente provato una reazione. Ma dopo la vittoria contro Cleveland, nei seguenti undici match i “falchi” hanno prevalso in sole tre occasioni.
In particolar modo, nell’ultima settimana, ovvero a seguito della partita contro i Clipps, Atlanta ha raggranellato un bilancio quanto meno in pareggio. Vincendo, 116-104, contro i New York Knicks; perdendo poi fragorosamente, in casa, contro Toronto, 112-78. Rispettivamente, per Marco Belinelli, 6/12 dal campo, 15 punti, 5 assist e +15 di plus/minus; e 3/8 per 10 punti, 2 assist e -27 di +/-.
La franchigia di Marco, dunque, povera di talento e particolarmente giovane ed inesperta, dovrà faticare. E molto. Tuttavia, complice anche un buon sistema di gioco, rodato e organizzato (soprattutto in attacco), come già dimostrato contro Cleveland, la squadra si potrà consolare con sporadiche prestazione. E, ovviamente, in caso di stagione particolarmente negativa, con una buona possibilità di pesca al Draft.
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