Dare il meglio a volte non basta. A partire da Belgrado con la coppa è il Real Madrid in una serata in cui i campioni uscenti del Fenerbahce mettono in campo un Nicolò Melli da 28 punti e 6 rimbalzi. I Blancos di Laso però vincono la decima Eurolega 85-80.
MELLI ORGOGLIO AZZURRO
Un palazzetto giallo e nero, un parquet con i Blancos protagonisti e poi una fiamma azzurra, che ha reso ancora più incandescente la finale di Eurolega tra Fenerbahce e Real Madrid. Se la squadra di Pablo Laso ha infatti visto Fabien Causeur e Luka Doncic trascinare gli spagnoli alla vittoria della Decima, i campioni uscenti sono rimasti agganciati alla partita fino alla fine grazie a un Nicolò Melli superlativo. Career-high con 28 punti (7/10 da due, 4/6 da tre, 2/3 ai liberi) e 6 rimbalzi lo rendono il migliore in campo nel team di Obradovic, ma i numeri, come sempre, raccontano solo una parte della storia. Per capire l’impatto dell’ex Bamberg sull’incontro si deve andare al secondo quarto. Sono ben 11 i punti messi a segno dopo il suo ingresso, che aggiunti ai due di Datome danno il via alla rimonta turca, con il Fener che chiude avanti all’intervallo lungo 38-40. Al rientro dagli spogliatoi non si è raffreddata la carica di Melli, l’ala azzurra continua a macinare punti e regala un duello di classe e stile con il suo compagno dello scorso anno al Bamberg Causeur. A differenza del francese però, supportato dal resto della squadra, il numero 4 del Fener si trova a dover affrontare una lotta impari e il Real corre. In apertura dell’ultimo parziale ci pensa il solito Nicolò a frenare l’esuberanza spagnola con una tripla, poi una seconda bomba segna il -5 e quota 22 punti in partita, ma non basta. L’antirsportivo a Vesely rimette avanti il Real che a 7′ dalla fine veleggia sul +10. In soccorso del talento reggino arriva Alì che riesce a riaprire i giochi portando i suoi a -3, l’affondo finale però non arriva e dopo l’ultima fiammata di Melli sotto canestro (83-80), Causer mette i due liberi che segnano il definitivo 85-80. Il Real Madrid è il nuovo campione dell’Eurolga, con Nicolò ultimo dei gialloneri ad aver abbassato le armi ed essersi arreso. Un re solitario, a cui nel momento più importante è mancato l’aiuto dei suoi compagni, anche quello di Datome, tanto fondamentale con lo Zalgiris tanto sottotono in finale. Per l’altro azzurro in campo la gara infatti finisce in anticipo dopo essere arrivato a 5 falli. La realtà però è che il miglior Melli non è bastato e quando giochi tanto bene sembra quasi ingiusto uscire dal campo da sconfitto e forse lo è davvero.
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