Serie A1, sintesi 17^ giornata di campionato: Brescia vince ad Avellino grazie ad una pazza giocata di Michele Vitali e così ritorna in cima alla classifica. Venezia vince a Trento, mentre Milano perde a Varese, giocando una partita troppo fiacca e deludente. Cremona vince una partita in stile NBA contro l’ottima Cantù. Bene Brindisi che regola Pistoia in un match chiave in ottica salvezza. Torino perde ancora, stavolta a Sassari.

Basket serie A1: Brindisi vince la delicata sfida contro Pistoia

Donta Smith Happy Casa Brindisi) contro Diawara (Pistoia) (fonte: pagina facebook lega basket).

Molti movimenti in fondo alla classifica: colpi per Brindisi e Varese.

Questa vola partiamo dalla analisi della seconda metà della classifica, che nel corso di ogni giornata di campionato regala molti spunti e colpi di scena. Il match cardine da cui partire è, senza dubbio, quello che si è svolto a Brindisi, dove la Happy casa ha avuto la meglio su Pistoia per 88 a 74. La cura Vitucci ha permesso ai pugliesi di arrivare a 12 punti in graduatoria, distaccando di quattro punti la VL Pesaro, perdente in casa contro Sassari. Tornando a Brindisi, la chiave della partita, a mio avviso, si rintraccia nella  alta percentuale al tiro da due punti per i pugliesi, il 57,9% (22/38) contro il 43,9% dei toscani (18/41). Altro elemento è la maggiore intensità di Brindisi, soprattutto a rimbalzo con Lalanne, che ne cattura ben 12( oltre a 12 punti). Pistoia deve affrettarsi nel trovare il giusto amalgama e una chimica di squadra adatta, perchè ora è solo a due punti di distacco da Pesaro, e avendo McGee e un buon Gaspardo (19 punti a testa), Ivanov (13 punti), Moore e Diawara (10 rimbalzi per lui, ma un solo punto in 26 minuti di gioco) è un peccato trovarsi lì in quella posizione. Dicevamo quindi di Pesaro, ancora fanalino di coda. Dopo una buona partita, diciamolo, Pesaro non gioca male, ma forse pecca di ingenuità (arriva l’ex Trento e Sassari Mitchell?), perde in casa contro una spumeggiante Reggio Emilia per 104 a 96 e mollando solo nell’ultimo, ma decisivo quarto. Decide il 56% da tre punti di Reggio, con un bel 14/25 al tiro e un 4/5 (finalmente) da tre per Mussini, oltre ad un 3/5 di Markoishvili. Se Della Valle è fermo a 7 punti, Llompart ne fa 20 (5/6 da tre punti). Per Pesaro non basta avere cinque giocatori in doppia cifra: Mika ( 18 punti e 5 rimbalzi), Omogbo ( 15 punti e 6 rimbalzi), Dallas Moore (12 punti), Bertone ( 18 punti) e Modaldi (17 punti). Si paga forse l’inesperienza e la non gestione della tensione nei momenti più cruciali della partita. Sul fondo della classifica si ritrova pure Capo D’ Orlando che perde ancora in casa contro la Virtus (priva di Ale Gentile), per 69 a 86. Virtus più organizzata, lucida e solida nelle varie opzioni e fa suo il match sin dal primo quarto. Per i siciliani solo Stojanovic con 24 punti in 22 minuti e un formidabile 6/7 da tre punti  si salva. Per Bologna, 21 di Aradori, 19 di Lafayette (3/3 da tre punti) e Slaughter cattura 9 rimbalzi e fa un buon 5/7 da due punti. Infine sposta la classifica, ma soprattutto il morale, il colpo/impresa di Varese contro Milano, nel posticipo del lunedì. I ragazzi di un grande Caja vincono contro una deludente e spenta Milano (diventerà anche il campionato la copia del cammino in EuroLega?) per 76 a 72, fornendo lo strappo decisivo nel secondo quarto, terminato per 25 a 17. Autentici rebus per la difesa milanese Avramovic (18 punti e 4/6 da tre,  sempre capace di colpire, con risultati positivi, nei momenti chiave della partita) e Wells (23 punti e 7/10 da due punti). In generale, quello che colpisce è l’atteggiamento che ha diversificato la  partita fatta da Varese rispetto a quella di Milano, un atteggiamento di rabbia, basato sulla consapevolezza di poter battere la corazzata, battendola giocando a basket coinvolgendo tutti, cosa che Milano, almeno per ora, non sa fare assolutamente, Micov a parte (18 punti e tanta intensità in difesa). Milano anzichè comprare e spendere molti soldi a vuoto deve ragionare sul gioco, investendo su giocatori che si allenino e che non pensino sempre di risolvere da soli la partita. Ben 13 le palle perse e 3 le recuperate da Milano, contro le sole 9 e le 5 recpuerate per Varese.

Impresa pazza di Brescia. Bene Cremona,Venezia e Sassari, mentre è crisi per Torino.

Brescia ritorna in testa al campionato con una autentica pazza impresa ad Avellino dove la spunta per 96 a 95 dopo un overtime, grazie ad una bomba di Michele Vitali che, in contropiede, rinuncia ai due punti facili che avrebbero impattato ancora la gara, esce dall’ area e spara da tre punti ( 17 punti e 3/8 da tre) con la mano in faccia, segnando. Per la Leonessa, bene anche Moore (15 punti), i 7 rimbalzi di Hunt, i 22 punti di Landry, i 6 assist di Luca Vitali e i tre recuperi di Moss, azioni tutte decisive per la vittoria. A Sacripanti non basta un Rich da 29 punti e 7 assist, i 15 a testa per Wells e Leunen e gli 8 rimbalzi per Fesenko e i 6 di Ndiaye. Partita in stile NBA va in scena a Cremona, tra la Vanoli e la Red October Cantù, finendo 109 a 100 per i ragazzi di Meo Sacchetti. Partita spettacolare, giocata ad alti ritmi da entrambe le compagini e producendo un gioco istintivo e spregiudicato (molti i tiri da tre punti: 13/32 per la Vanoli con 4/7 per Martin, 3/7 per DJO e 5/7 per Drake Diener; mentre 12/28 per Cantù con 5/11 per Culpepper e 2/3 per Cournooh e 2/5 per un buon Parrillo).  Monstre le prestazioni di Martin (Cremona) con 31 punti (9/16 da due e 4/7 da tre) e 10 rimbalzi, post intervallo e Culpepper (Cantù) con 25 punti (3/6 da due e 5/11 da tre) e 4 rimbalzi. Bene anche Ricci, Ruzzier, Crosariol, Sims, Melbourne, D. Diener, Smith, Thomas e Cournooh. Venezia vince a Trento per 83 a 79, mandando l’Aquila in crisi di risultati. Se per i trentinti Forray (21punti, 5/10 da due) non molla mai, per i lagunari (hanno tesserato Daye, ex Pesaro, per sostituire Orelik) Bramos con i suoi 26 punti è una certezza con un 6/8 da tre punti. L’intensità solita messa in campo da Sutton (17 punti e 9 rimbalzi), Hogue (13 punti e 8 rimbalzi) e Shields (11 punti), stavolta non paga, peccato. Infine, bene anche Sassari (preso l’ex Caserta Bostic) che liquida Torino (92 a 80), mandandola in crisi. Un grande Pierre (27 punti e rinnovo?), ma anche degli ottimi Bamforth ( 18 punti), Tavernari (15 punti e 5/7 da tre) e Planinic( 16 punti e 9 rimbalzi) basta per avere la meglio su una Fiat molle, senza gioco e reattività con i soli Mazzola e Jones a non arrendersi ( 15 punti a testa).

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Nato a Cremona nel 1992, laureando in Giurisprudenza a Pavia. Sono un tifoso e appassionato di basket, soprattutto la Serie A1 italiana, con uno sguardo anche alla lega femminile. Cercherò di fare il punto del campionato giornata per giornata.

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