Basket Serie A1, sintesi 28^ giornata: Milano, come l’anno scorso, perde contro Pesaro e, di conseguenza, perde il primo posto, cedendolo a Venezia che vince contro Capo, lasciandola così ultima in fondo alla graduatoria. Brescia perde il derby a Cremona contro la Vanoli, per mano di una bomba di Travis Diener ed è ancora aperta la corsa play-off.
Milano cede ancora a Pesaro, che sorpassa Capo, ora ultima da sola
Questa 28^giornata lascia di stucco per alcuni risultati. Su tutti, ma forse non c’è da stupirsi (si pensi allo scorso anno, più o meno nella stessa situazione di questo), il k.o. interno di Milano contro Pesaro, per 70 a 75. La VL è sembrata il Real, Milano in confronto una squadretta da serie C con pessime statistiche, sia individuali che di squadra (5/28 da tre punti), con il solo Micov top scorer (13 punti). Per Pesaro molto bene Bertone, autore di una gara dalla forte personalità e tenacia, con 23 punti e 3/4 da tre punti, Omogbo (16 punti e 11 rimbalzi) e Clarke (18 punti e 3/6 da tre punti). Mentre Venezia vince con Capo d’Orlando per 104 a 85 e finalmente trova una buona prestazione da Sosa con 22 punti (4/5 da due e 4/7 da tre punti, 7 assist). Per Capo, di fatto sempre sotto nel punteggio sin dal primo quarto, si salva solo Knox con 25 punti (9/13 da due punti) e 8 rimbalzi. Rimane terza in classifica Brescia che perde il derby, molto caldo ed intenso in campo e sugli spalti, contro la Vanoli Cremona per 88 a 86. E’ stata una partita intensissima, con Brescia che rincorre per 35′ poi rientra e supera con Landry (24 punti, 7/14 da due, 3/4 da tre punti, 6 rimbalzi, 1 recupero e 6 assist). La Vanoli, ancora in piena corsa play-off (domenica va a Varese e occorre vincere), non molla e prima con Martin (4 punti, ma 8 rimbalzi) fa meno 1 e poi con Travis Diener, con una bomba, fissa l’88 a 86 finale a -18” (per lui ben 14 punti e 4/6 da tre punti, ma anche tre rimbalzi difensivi). La Vanoli vince e rimane in corsa, così come Sassari che fa il colpo ad Avellino per 80 a 67, con 16 punti di Polonara (5 rimbalzi) e Bamforth, 15 di Jones, 11 di Stipcevic e 10 di Bostic. Per la Scandone solo Rich con 17 punti non molla. Le altre pretendenti vincono tutte: Bologna, Varese e Cantù. La Virtus sbanca senza soffrire più di tanto contro Pistoia conducendo dall’inizio alla fine, senza Ale Gentile e Umeh. Bene Slaugther (18 punti e 8 rimbalzi), 16 punti di Aradori e 15 di Lafayette. Pistoia è solo Moore con 17 punti. Varese soffre, ma vince 69 a 65 contro una pericolosa Brindisi (Smith e Mesicek con 16 punti a testa) che non si arrende e, con la salvezza in pugno, gioca duro e spaventa la truppa di Caja, ma le manca il guizzo finale. Varese trova le giocate decisive nelle mani di un Avramovic (21 punti, 5/10 da due) sempre più top player (con Okoye) e in Cain (17 punti, con 8/10 da due e 12 rimbalzi). Vince anche Cantù e spegne le speranze play-off per Reggio Emilia, con il 90 a 79 finale (strappo tra terzo e quarto periodo). Ennesima super prova di Burns con 15 punti, ma 13 rimbalzi, Thomas (19 punti), Culpepper (21 punti, ma anche 6 rimbalzi), Smith (13 punti) ed Ellis (11 punti e 6 rimbalzi), mentre Reggio è solo Della Valle (28 punti, 4/9 da due e 5/10 da tre punti ed ennesimo giocatore di Milano??). Infine, perde e dice addio ai play-off pure Torino che perde dopo aver dominato per una gara quasi intera, contro Trento per 88 a 92. La Fiat ha condotto una gara quasi perfetta dal vantaggio di 17 punti a fine primo quarto a quello di più sei punti a fine del terzo, ma mai mollare o giocare con sufficienza contro Trento che, grazie a Forray (16 punti e 5/7 da due) e Shields (22 punti e 7 rimbalzi) riesce a portarla a casa e guarda al quarto posto in classifica, ora distante solo due punti. Per Torino, in realtà, giocano bene tutti (Jones a 16 punti, Garrett a 15, Washington, Mbakwe e Vujacic a 14) e con Poeta arrivano a meno uno, ma manca la lucidità nei momenti chiave.
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