Sul durissimo circuito belga, Julian Alaphilippe concede il bis: il francese, guidato in ammiraglia da Thomas Voeckler, si conferma campione del mondo. Azzurri a secco, nonostante un’ottima corsa.

CICLISMO, MONDIALI 2021: ALAPHILIPPE FA IL BIS

La prova elite maschile conclude i Mondiali di ciclismo, disputati nelle Fiandre. Si parte da Anversa e si arriva Leuven, con il circuito che prevede i duri strappi di Wijnpers (7.9%), St. Antoniusberg (5.4%) e lo strappo conclusivo verso Geldenaaksevest (4-5%) a concludere i 268.3km di un durissimo circuito. Si parte con una fuga iniziale, ma Belgio, Slovenia e Danimarca tirano e riassorbono i fuggitivi: caduta nel gruppo, con Trentin e Ballerini coinvolti insieme ad Hayter e Aranburu. Tutti questi corridori, così come Hirschi, si ritireranno arrendendosi al dolore: bravo Trentin, però, a vanificare il primo attacco di Evenepoel e Cort Nielsen a 150km dall’arrivo appena prima di alzare bandiera bianca. Il fenomeno belga non si ferma qui, e ci riprova, portando via un gruppetto: con lui Bagioli (Italia), Cortina (Spagna), Madouas (Francia), Politt (Germania), Powless (USA), Wurtz Schmidt (Danimarca), Stannard (Australia), Tiller (Norvegia), Tratnik (Slovenia) e Van Baarle (Olanda). Fuggitivi che guadagnano 55”, poi il plotone si spezza sulle varie salite: restano in testa solo Bagiolino, Evenepoel, Madouas, van Baarle e Powless, con 23” sul gruppo principale. I cinque vengono riassorbiti dal plotone, che conta una quarantina di corridori e si riduce ulteriormente nel giro seguente: Stybar, Alaphilippe, van Aert, Colbrelli, Nizzolo e Pidcock sono tra coloro che provano un’azione, poi il gruppetto si ricompone con 17 unità. Italia in superiorità numerica con Bagioli, Colbrelli e Nizzolo, così come Francia (Alaphilippe, Madouas, Senechal) e Belgio (Stuyven, Evenepoel, van Aert), e poi ci sono Hoelgaard (Norvegia), Valgren (Danimarca), Mohoric (Slovenia), Powless (USA), Pidcock (Gran Bretagna), Stybar (Repubblica Ceca, van der Poel e van Baarle (Olanda). Il plotone si rialza e non insegue il gruppetto, che dunque si giocherà il Mondiale. Evenepoel fa l’ultima tirata per van Aert, capitano designato, e si stacca: attacchi e contrattacchi davanti, con l’Italia molto attiva e Alaphilippe scatenato. I primi due tentativi del francese vengono neutralizzati, il terzo è letale: sul brevissimo muro di St. Antoniusberg, nessuno risponde a LouLou, che s’invola verso la vittoria. Il francese, sapientemente guidato da Thomas Voeckler nell’ammiraglia, ha un piccolo momento di difficoltà, ma si riprende subito e vanifica ogni inseguimento: secondo Mondiale consecutivo per Julian Alaphilippe, mentre dietro si scatena lo sprint tra i primi inseguitori, arrivati a 38”. Lo vince van Baarle, che conquista l’argento: bronzo a Valgren, Stuyven chiude quarto e il Belgio è fuori dal podio, tradito soprattutto da un van Aert fuori condizione. Quinto Powless, poi Pidcock e Stybar, con entrambi che avevano tentato il contrattacco per le medaglie: il gruppo arriva a 1’18”, regolato da van der Poel che precede Senechal e Colbrelli, che chiude in 10a posizione. Dopo aver vinto l’oro al femminile, dunque, l’Italia non si ripete: lo fa invece uno strepitoso Alaphilippe.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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