Magnus Cort Nielsen conquista la decima tappa del Tour de France 2022. Il danese batte in volata Nick Schultz. Tadej Pogacar conserva la maglia gialla per undici secondi. Magnus Cort Nielsen si conferma un protagonista indiscusso del Tour de France 2022. Prima la maglia a pois indossata nelle frazioni di casa, in Danimarca, poi la vittoria di tappa. Il corridore della EF Education-EasyPost fa suo il decimo giorno di gare alla Grande Boucle al termine di una volata ristretta estremamente intensa. Alle sue spalle Nick Schultz e Luis Leon Sanchez (Bahrain Victorious). Non cambia la maglia gialla, ancora sulle spalle di Tadej Pogacar, anche se per pochi secondi. Lo sloveno ha dovuto infatti rintuzzare la minaccia rappresentata da Lennard Kamna, andato in fuga e vicinissimo a erodere tutto lo svantaggio in classifica.

SORPRESA

La prima frazione alpina con arrivo a Megeve su un traguardo con pendenza al 7% diventa il terreno ideale per una fuga da lontano. L’azione decisiva ai meno 60. Si muove un gruppo fitto: Dylan van Baarle e Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), Alberto Bettiol e Magnus Cort (EF Education-EasyPost), Mads Pedersen e Quinn Simmons (Trek-Segafredo), Luis Leon Sanchez e Fred Wright (Bahrain Victorious), Jack Bauer e Nick Schultz (BikeExchange-Jayco), Ion Izagirre e Benjamin Thomas (Cofidis), Connor Swift e Hugo Hofstetter (Arkea-Samsic), Christophe Laporte (Jumbo-Visma), Philippe Gilbert (Lotto Soudal), Lennard Kamna (Bora-Hansgrohe), Simon Clarke (Israel-Premier Tech), Matteo Jorgenson (Movistar), Edvald Boasson Hagen (Total Energies), Andreas Leknessund (Team DSM), Pierre Rolland (B&B Hotels-KTM), Kristian Sbaragli (Alpecin-Deceuninck), Simone Velasco (Astana Qazaqstan) e Georg Zimmerman (Intermarché-Wanty-Gobert). Il più attivo è Bettiol, che culla a lungo l’idea della vittoria per poi essere ripreso ai meno 10. Qualche chilometro prima la corsa aveva subito una clamorosa neutralizzazione a causa della presenza di alcuni manifestanti sul percorso.

L’EPILOGO

Il vantaggio dei fuggitivi sul gruppo maglia gialla tocca i 9′, con Pogacar che inizialmente sembra accettare l’idea di perdere il simbolo del primato. Lennard Kamna tenta prima di vincere la tappa e poi di prendersi la leadership nella generale. Entrambi gli obiettivi sfumano. Sul traguardo di Megeve è Cort Nielsen a cogliere l’attimo giusto, rimontando Schultz proprio sulla linea d’arrivo. Più tardi, sempre nei metri finali, Pogacar blinda la maglia gialla, respingendo anche il tentativo di allungo della Jumbo-Visma di Vingegaard. Il re del Tour resta lui, il baby fenomeno sloveno. Da domani, però, sarà anche l’uomo da battere e lo scalpo più ambito.

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Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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