Il lettone della Trek-Segafredo si impone a Varese, battendo il francese, ancora una volta secondo. Sul podio Kennaugh. Il migliore degli italiani è Giovanni Visconti.

Tom Skujins (Cyclingnews.com)

Un colpo di reni fa la differenza. A sorpresa, ad esultare sul traguardo di via Sacco a Varese è Toms Skujiņš. Il ventisettenne lettone della Trek-Segafredo si impone in uno sprint con un gruppo ristretto. Il primo dei battuti è lo stesso di un anno fa: Thibaut Pinot. Il francese della Groupama FDJ disputa una gran gara, dando vita ad una volata da urlo, ma non sufficiente per vincere questa corsa per lui stregata. Terzo posto per Peter Kennaugh. Il migliore degli italiani è Giovanni Visconti, nono sul traguardo. Vincenzo Nibali tenta di sorprendere gli avversari con un’azione ai meno 20, ma non riesce ad inserirsi nell’attacco decisivo.

LA GARA

Occhi puntati su Alejandro Valverde, alla prima gara da campione del mondo. Il percorso presenta saliscendi piuttosto insidiosi. Si parte da via 1 maggio a Saronno (Varese) per affrontare i 197 chilometri totali. Il primo tratto in linea di 77 km porta a Varese e prevede il valico delle salite di Osino e Monte Rossa. Nella provincia lombarda, il gruppo entra in un circuito lungo 12,8 km, caratterizzato dall’ascesa del Montello. Una salita da ripetere per sei volte. Nelle successive due tornate, il circuito si allunga a 21,2 km inserendo anche la salita a Calcinate e Morosolo. L’asperità è lunga circa 4 km e presenta un lungo tratto centrale in contropendenza, con rampe al 10% che possono accendere la bagarre. Anche perché la sommità disterà dal traguardo di via Sacco solamente 5 km. Nell’ultima discesa si avvantaggiano Majka, Visconti Buchmann, Ciccone, Zardini, Storer, Bagioli, Vincent, Latour, Pedrero, De Tier e Tonelli, ma sul Morosolo la loro azione viene annullata. È qui che si muovono invece Frank, Power e Skujins, seguiti da Visconti, Buchmann, Tolhoek, Kelderman e Santaromita. In discesa il gruppo si frattura. In testa rimangono Uran, Pinot, Kelderman, Frank, Kennaugh, Woods e Skujins. Sono loro a giocarsi la vittoria finale. E sul traguardo di via Sacco è il lettone ad aggiudicarsi la 98esima edizione.

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Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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