Les jeux son faits… spesso si dice questo nello sport, ma mai come oggi abbiamo potuto capire quanto questa frase mal si accordi con la personalità e il talento di Jarl Magnus Riiber, alias il “Cannibale delle nevi”. Ad Oslo si è assistito ad un uno-due micidiale, annichilente da parte del padrone di casa, capace di imporsi due volte su due e di rosicchiare, in un sol colpo, ben 88 punti al capoclassifica Lamparter.
Proprio quest’ultimo, nella prima Gundersen in programma, aveva tenuto botta ad un galvanizzato Riiber. Il campione del mondo in carica però, aveva allibito già tutti nel primo segmento con un salto ben 139 metri, tradottosi poi, in ottica sci di fondo, in un vantaggio di ben 56″ sull’estone Ilves. Proprio Lamparter, invece, era riuscito a far segnare il terzo miglior salto di giornata. Dietro l’austriaco si sono piazzati il connazionale Mario Seidl, il tedesco Faisst e il giapponese Yamamoto. Nella parte di fondo, il Cannibale Riiber ha subito staccato tutti cogliendo così il 10° successo stagionale, 46° personale in CdM. Dietro di lui Lamparter e l’altro norvegese, Oftebro.
Questa prima giornata di gara si è rivelata estremamente negativa per la compagine tedesca che ha chiuso molto indietro rispetto ai piazzamenti cui ci ha abituato in questa stagione. Il migliore è risultato essere Rydek, 8°, seguito da Frenzel, 10° e Geiger, 18° ed in grandissima difficoltà prestazionale. La prova degli azzurri si è rivelata, ancora una volta, scialba e incolore. Raffaele Buzzi ha chiuso in 40^ posizione dopo aver recuperato dal 42° posto del salto mattutino; Samuel Costa, invece, ha terminato 44°, due posizioni più su del compagno di squadra Pittin, 46°.
Sulle ali dell’entusiasmo norvegese si è così giunti alla Gundersen di oggi che, oltre a risultare spettacolare, ha tracciato un solco ben definito in vista dell’ultima tappa di Schonach della prossima settimana. A trionfare, ancora una volta. il solito Riiber, autore di un salto non eclatante ma sufficientemente buono da farlo partire con il pettorale giallo, quello del leader, nella 10 chilometri di fondo, e da farlo stravincere davanti a Seidl, secondo a +17″ e a Oftebro, terzo a +31″ 3. Per il Cannibale si è trattato del 47° successo personale in carriera nella competizione, portandolo così a -1 dal record di tutti i tempi del finnico Manninen.
Brutta, invece, la prestazione di Johannes Lamparter, solo ottavo e incapace di mantenere il cospicuo vantaggio che aveva su Riiber prima della doppia tappa di questo fine settimana. A due gare dalla fine di questa edizione della CdM il distacco tra l’austriaco e il norvegese è di soli 19 punti… Lamparter non può più dormire sonni tranquilli. A maggior ragione con ancora 100 punti in palio.
L’Italia è riuscita a risalire la china, soprattutto rispetto alla prestazione del giorno precedente. Raffaele Buzzi si è dimostrato nuovamente il miglior combinatista del movimento maschile azzurro con un incoraggiante 29° posto. Molto più indietro Costa, 38° e Pittin, 42°. Per la squadra azzurra è tempo di riflessioni in ottica 2022-2023. Questa stagione, infatti, si è rivelata estremamente avida di buoni risultati, eccezion fatta per Buzzi che, con il suo 16° posto alle Olimpiadi di Pechino, miglior risultato personale di sempre, ha portato qualche spiraglio di ottimismo all’ambiente, unitamente a quanto successo a Zakopane con i grandi risultati nella categoria juniores di Annika Sieff, Jacopo Bortolas, Stefano Radovan e Daniela Dejori, secondi nella staffetta del Mondiale.
Ecco la classifica generale a due gare dal termine della stagione:
1. Johannes Lamparter (Austria) 1202
2. Jarl Magnus Riiber (Norvegia) 1183
3. Vinzenz Geiger (Germania) 869
4. Joergen Graabak (Norvegia) 673
5. Kristjan Ilves (Estonia) 567
6. Jens Luraas Oftebro (Norvegia) 560
7. Eric Frenzel (Germania) 558
8. Terence Weber (Germania) 515
39. Raffaele Buzzi (Italia) 40
47. Samuel Costa (Italia) 12
51. Alessandro Pittin (Italia) 6