Finisce qui l’avventura dell’Italia ai Mondiali 2021 di curling. Gli azzurri chiudono al 7° posto, fuori dai playoff e dall’assegnazione dei pass olimpici.
LA MIGLIOR CHIUSURA POSSIBILE
Era veramente difficile chiudere meglio di così per la nazionale italiana, impegnata a Calgary (CAN) per i Mondiali 2021 di curling. Gli azzurri hanno chiuso al 7° posto la rassegna iridata, appena fuori dalle prime sei posizioni, valide non solo per i playoff della seconda fase ma anche per l’assegnazione dei pass per le Olimpiadi di Pechino 2022. L’Italia avrà comunque un’ultima occasione di qualificazione nel torneo preolimpico di dicembre.
L’Italia ha quindi concluso in 7^ posizione, eguagliando il suo miglior piazzamento di sempre, conquistato anche ai Mondiali 2019. Il 7° posto è frutto anche delle ultime due vittorie del team azzurro, vincente contro Danimarca ed Olanda.
Nel match contro la compagine danese, è stata determinata la quarta frazione dove gli azzurri hanno preso il largo. marcando 3 punti. Vittoria suggellata poi nel sesto game con altri 4 punti azzurri, che hanno chiuso la partita sul 10-4, in favore dell’Italia.
Contro l’Olanda, invece, la formazione azzurra ha ben reagito al vantaggio iniziale degli olandesi, ribaltando la partita e conquistando 4 punti nel corso del sesto end. Il match si è poi chiuso 8-4 per il team azzurro.
IL PERCORSO DELL’ITALIA
L’Italia era partita di gran carriera in questa manifestazione iridata, sconfiggendo con un secco 7-1 la Corea del Sud. Gli azzurri erano stati abili a chiudere la contesa in otto game complessivi, gestendo con tranquillità il match a loro favore.
L’iniezione di fiducia del team azzurro era continuata con la grande vittoria contro la Cina, avvenuta con il risultato di 7-4. L’Italia si era dimostrata superiore, concludendo la partita in nove game complessivi.
Il vantaggio accumulato in classifica sembrava importante con l’Italia che si trovava in testa, a punteggio pieno. A far rimettere i piedi per terra, alla compagine azzurra, ci ha pensato la Svezia, vincendo la partita per 7-6 ma solamente all’extra end. La partita è stata molto combattuta in ogni end e l’Italia, fornendo una prova di elevato spessore, era stata capace di mettere in difficoltà i campioni in carica, vittoriosi solo grazie alle qualità del proprio skipper di punta, Niklas Edin.
Il cammino è tornato spedito per l’Italia, sin dalla giornata successiva, conclusa con una vittoria sulla Germania per 9-3. Dopo un breve inizio in salita, la partita è continuata in discesa per gli azzurri, assoluti dominatori del match.
Il brillante periodo azzurro è proseguito contro la Svizzera, sconfitta di misura per 4-3 dopo una partita estremamente equilibrata. A complicare il percorso verso la seconda fase, sono state le sconfitte contro il Giappone, inaspettata, e contro gli Stati Uniti, preventivata. I campioni olimpici in carica, infatti, non hanno lasciato scampo agli azzurri, surclassandoli per 8-2 in sette end.
La strada si è fatta sempre più in salita dopo la doppia sconfitta, inferta agli azzurri da parte di Canada e Russia. I padroni di casa, dopo un sostanziale equilibrio, hanno cambiato completamente passo, portandosi a casa la partita per 7-4. Contro la Russia, invece, gli azzurri sono parsi molto poco concentrati sull’azione nei ghiacci di Calgary, lasciando il pallino del gioco in mano ai russi che non si sono fatti sfuggire l’occasione, battendo l’Italia per 8-7.
Nella penultima giornata, gli azzurri hanno facilmente sconfitto la Norvegia, con il risultato di 10-3, ottenuto dopo otto end. Una partita giocata in maniera sontuosa dagli azzurri e gestita perfettamente. I sogni di accedere alle prime sei si sono però praticamente spenti contro la Scozia. Un’Italia che non è mai sembrata dentro al match e che non è riuscita a rimontare il pesante svantaggio iniziale. 7-2 per gli scozzesi e partita in ghiaccio.
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