Olimpiadi Invernali 2018, Combinata Nordica: andrà in scena con ben 3 specialità alle prossime Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018 e vedrà impegnata anche la nazionale azzurra. La presentazione della disciplina tra storia, possibili favoriti e speranze tricolori.
LA COMBINATA AI GIOCHI, CHI SARANNO I FAVORITI?
La Combinata Nordica è una delle poche discipline che resiste sin dalla prima edizione delle Olimpiadi Invernali, cioè quella di Chamonix-Mont-Blanc 1924. Specialità ancora riservata ai soli uomini, si basa sulla modalità Gundersen: non è altro che una combinazione differente di due discipline invernali, nella quale la prima è necessaria per stabilire un ordine di partenza, mentre la seconda serve per stabilire la classifica finale in una gara ad inseguimento.
Alle Olimpiadi invernali la Combinata Nordica si presenta in tre gare differenti: una prima Gundersen che vede un trampolino corto e una fondo da 10 km, una seconda che vede un trampolino lungo e sempre una 10 km, ed infine una staffetta 4x10km a squadre. Nelle prime gare partecipano tutti i combinatisti iscritti alle Olimpiadi, mentre nella staffetta solo le squadre nazionali che raggiungono i 4 atleti.
I favoriti della disciplina rimangono norvegesi e tedeschi, che per buona parte della stagione hanno dimostrato un ottimo stato di forma spartendosi il bottino di vittoria. Se questa due selezioni rimangono le super favorite per la staffetta, discorso diverso è per le due Gundersen: tra gli scandinavi Riiber, Graabak e Schmid e i teutonici Riessle, Rydzek e Frenzel si potrebbero inserire anche il giapponese Watabe (attualmente al comando nella generale di Cdm) e il finlandese Hirvonen, che attualmente sono da considerarsi i possibili outsider.
La spedizione azzurra invece sarà composta da quattro atleti: Alessandro Pittin (la punta di diamante degli azzurri nella specialità), Raffaelle Buzzi, Lukas Runggaldier e Aaron Kostner. Questi combinatisti hanno già preso parte a diverse tappe della Coppa Del Mondo e alcuni (Pittin e Runggaldier) hanno già partecipato alle Olimpiadi. Non molte speranze di vittoria per la gara singola, ma la squadra italiana potrebbe essere una sorpresa nella gara a squadre. Tutto dipenderà dal trampolino, grande pecca del movimento azzurro questa stagione che ha decisamente vincolato il piazzamento nelle parti alte della classifica.
Certamente sarà assente uno degli atleti più talentuosi della Federazione Italiana Sport Invernali, Samuel Costa, intervistato da noi qualche settimana fa a proposito della manifestazione (leggi qua la sua intervista esclusiva). Il 25enne ha subito un brutto infortunio al ginocchio seguito da una cura sbagliata che lo ha costretto a tornare sotto i ferri e a saltare quasi l’intera stagione sportiva della Combinata Nordica, oltre che le Olimpiadi di PyongChang 2018.
LA STELLA
Per la spedizione azzurra, ovviamente la stella non può essere che Alessandro Pittin, unico nostro connazionale a riuscire a vincere una medaglia in questa disciplina nella storia delle Olimpiadi Invernali. Raggiunse questo traguardo nell’edizione di Vancouver 2010, quando il 27enne friulano conquistò la medaglia di bronzo nel trampolino corto. Risultato che non riuscì a ripetere nella successiva edizione di Sochi 2014, quando sfiorò il gradino più basso del podio, classificandosi quarto sempre nel trampolino corto. L’esordio nella manifestazione olimpica, invece, è da attribuirsi all’edizione casalinga di Torino 2006, dove assunse il ruolo di primo atleta assoluto. Quello nella Coppa del Mondo è datato 2009.
Pittin è tesserato per le Fiamme Gialle, vanta inoltre una medaglia d’argento ai Mondiali di Falun 2015, ben 4 ai Mondiali juniores e diversi piazzamenti in tappe di Coppa Del Mondo. Inoltre è il campione italiano in carica della disciplina, avendo battuto ad Ottobre 2017 i compagni Bauer e Buzzi, giunti rispettivamente secondo e terzo.
Riuscirà la nostra stella della Combinata Nordica a portare a casa un’altra medaglia?
OLIMPIADI INVERNALI 2018: NEWS, RISULTATI E MEDAGLIERE AGGIORNATO
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