ATP Miami 2017: Seppi cede a Muller perdendo entrambi i set al tie break, mentre Lorenzi crolla al terzo contro Mannarino. Fabio Fognini, unico italiano rimasto in gara negli individuali del Miami Open, sfida oggi Chardy mentre per le tenniste azzurre anche l’ultima italiana Roberta Vinci si deve arrendere a una Townsend Taylor in forma.
Fabio Fognini (foto da: il corriere)
Miami Open 2017: Seppi, Lorenzi e Vinci non vincono
Non un’ottima prestazione al torneo del Miami Open 2017 per i tennisti azzurri. Rimane in corsa ancora Fabio Fognini che parte come favorito contro il francese Chardy Jeremy. Al secondo turno perdono Andreas Seppi, Paolo Lorenzi e, in campo femminile, Roberta Vinci che non possono nulla contro i loro avversari più in forma di loro.
ATP Miami 2017: Seppi e Lorenzi lasciano il torneo
Non una grande giornata per il tennis italiano che uno dopo l’altro vede cadere i propri giocatori. Prima su tutti un Andreas Seppi che perde entrambi i set al tie break dove gli errori individuali la fanno da padroni. Il Miami Open di Seppi, numero 80 del ranking, finisce contro Giles Muller, numero 29 del mondo, che lo batte per 7-6 7-6, con il nostro connazionale che sciupa alcune palle break che finiscono inevitabilmente per pesare sulla partita. Peccato per l’azzurro dopo che, contro il lussemburghese, aveva un vantaggio di 3-1 nei confronti diretti. Pessima giornata anche per Paolo Lorenzi che partiva favorito nel ranking contro Adrian Mannarino. Lorenzi perde per 6-4 3-6 6-2 dopo un primo set dominato dal francese ma che nel secondo fa, disfa e riporta in partita l’italiano che non sfrutta poi la possibilità a lui concessa.
WTA Miami 2017: Roberta Vinci eliminata
Roberta Vinci parte favorita contro la quasi ventunenne Taylor Townsend ma si fa sorprendere dalla partenza sprint della mancina americana che applica con determinazione feroce uno schema fisso. Tattica intelligente e schema che trova la complicità di una Vinci molto fallosa, con la Townsend che porta a casa il suo 6-3. L’azzurra è ancora più scarica nel secondo set, con un diritto che davvero non funziona a prescindere dai meriti dell’avversaria. A questo punto la Townsend la fa muovere, con intelligenza e qualche lob ben messo, cercando meno il diritto e tenendole alta la palla sul rovescio in modo da inchiodarla a fondo campo. Senza inventarsi niente alla fine si prende un 6-3 6-2 che manda la statunitense al terzo turno.
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