Un sontuoso Jannik Sinner ribalta il risultato contro Roberto Bautista Agut e conquista la finale del Masters 1000 di Miami (USA).
UNA RIMONTA SUDATA
Jannik Sinner conquista la sua prima finale in carriera ad un Masters 1000. A Miami (USA), il 19enne azzurro ha sconfitto lo spagnolo Roberto Bautista Agut in tre set per 5-7, 6-4, 6-4. Con questo risultato, diventa il numero 21 della classifica ATP. Ora, Sinner aspetta il vincente dell’altra semifinale, che si disputerà tra Rublev ed Hurkacz.
LA CRONACA DEL MATCH
Dopo un inizio in salita per l’azzurro, la partita è tornata in perfetto equilibrio sulla situazione di 3-3, dove Sinner ha conquistato il primo break del match dopo un bellissimo scambio durato ben 26 colpi. La svolta nel primo set arriva all’undicesimo game, dove l’esperienza di Bautista Agut ha iniziato a farsi sentire: discesa a rete, break e servizio per il set, tenuto a 15 su Sinner, grazie ad un potente ace.
Il secondo set parte con una situazione di sostanziale equilibrio su entrambi i lati del campo. Sinner è bravo a tenere il servizio, specialmente nel settimo game, dove il giovane azzurro ha recuperato ben quattro palle break. Una rimonta che sarà da spartiacque per il match. Sinner conquista il break nel momento più importante della partita, al decimo game: l’azzurro si porta avanti 0-40 e guadagna ben tre palle set. La seconda sarà quella decisiva.
Dopo quasi due ore di gioco, si parte con il terzo e decisivo set. Break su controbreak, il match è in assoluta parità sino al 4-4. Sinner è bravo a tenere il servizio a 15 nel nono game, grazie a delle ottime prime al servizio. Ancora una volta, è il decimo game a risultare decisivo per il giovane tennista italiano, che conquista il break nel momento cruciale del match. Tre violenti rovesci in risposta e la palla match, immediatamente sfruttata, portano Jannik Sinner alla sua prima finale del Masters 1000 di Miami.
LE DICHIARAZIONI
Di seguito, le dichiarazioni rilasciate da Jannik Sinner, al termine del match odierno.
Sinner: “È incredibile, sono contentissimo. La semifinale è veramente difficile da giocare, con Bautista è stata una dura battaglia. Vincere oggi vuol dire tanto per me. All’inizio eravamo tutti e due un po’ tesi, non era facile giocare bene c’era vento. Ma io ho cercato di servire meglio, muoverlo di più, mischiare le carte, questa è stata la chiave della gara”.
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