Non c’è stata storia tra Francia e Italia nei quarti di finale di Coppa Davis 2018: i transalpini passano 3-1 e volano in semifinale. Fognini sconfitto sia nel doppio con Bolelli e che nel singolare contro Pouille.

Era lecito aspettarsi di più. L’Italia del capitano Corrado Barazzutti non è andata oltre un risultato di parziale parità coi transalpini che, dopo l’1-1 della prima giornata, hanno vinto il doppio di sabato e il terzo singolare domenica. La Francia vola in semifinale, noi usciamo a testa bassa. Troppo forti loro e troppo deludenti noi?

In azione da sinistra: Simone Bolelli, 32 anni, e Fabio Fognini, 30   FONTE @Federtennis FACEBOOK

COPPA DAVIS 2018: POUILLE SALVATORE, FOGNINI CROCE E DELIZIA

La tre giorni di Genova ci lascia il cuore grande di Andreas Seppi, la débâcle della coppia Fognini-Bolelli nel doppio e il talento ‘sprecato’ del tennista taggiasco. L’Italia ha sbagliato l’approccio a questa sfida: è successo a Seppi contro Pouille nel primo singolare di venerdì (l’alteatesino è andato sotto 2-0, ha rimontato 2-2, ma è caduto al quinto), è capitato a Fognini contro Chardy nella seconda partita (l’italiano ha gettato al vento il primo set al tie-break, ma poi ha chiuso 3-1 in suo favore). Questa tendenza si è ripetuta sabato, facendosi cronica: Fognini e Bolelli sono stati sconfitti nettamente dai francesi Herbert-Mahut, perdendo sempre più terreno di set in set (6-4, 6-3, 6-1). Ci siamo messi nella condizione che più ci elettrizza: essere con le spalle al muro. Nel terzo singolare in programma, Fognini-Pouille, abbiamo vinto per la prima volta un primo set in questa tre giorni (6-2): sintomatico che siano servite quattro partite per riuscirci. Poi però Pouille ha reagito (6-1) e al terzo set è venuta fuori tutta la nostra ‘fognitudine’: Fabio ha sprecato l’opportunità di chiudere su 6-5 e servizio in suo favore. Da lì è stata tutta salita: tie-break perso 7-3 e il quarto set per noi non c’è mai stato (6-3 Pouille che ha chiuso 3-1).

ITALIA KO: UN PROBLEMA DI TESTA

L’Italia è uscita a testa bassa da un duello che avrebbe potuto giocarsi almeno fino alla quinta partita. C’è un’attenuante che discolpa in parte Barazzutti e i suoi ragazzi: la Francia è la squadra detentrice del trofeo e Pouille è il numero 11 del mondo. Fognini però dista da lui appena 9 posizioni nel ranking Atp e tecnicamente c’è tutt’altro che un abisso tra i due. La differenza tra Francia e Italia oggi è quasi tutta nella testa, che purtroppo ci ha tradito un’altra volta.

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Simone Lo Giudice
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