Il CIO reagisce all’invasione russa in Ucraina: proposta e consigliata l’esclusione degli atleti di Russia e Bielorussia dalle varie competizioni internazionali. Sanzioni anche per Vladimir Putin. 

IL CIO PROPONE L’ESCLUSIONE DI RUSSIA E BIELORUSSIA DALLE COMPETIZIONI INTERNAZIONALI

Il CIO non resta fermo di fronte all’invasione russa dell’Ucraina, ordinata nel weekend da Vladimir Putin, che sta causando vittime e distruzione nel Paese. Un’invasione avvenuta nel bel mezzo della “tregua olimpica”, esistente fino al termine delle Paralimpiadi, che dunque non può passare impunita. In una risoluzione dai toni decisamente drastici, il CIO propone varie mosse alle autorità sportive nazionali e internazionali: spicca, su tutte, l’esclusione degli atleti di Russia e Bielorussia dalle competizioni internazionli.

  • Non invitare a partecipare, o consentire di partecipare, agli atleti di Russia e Bielorussia nelle competizioni internazionali.
  • Qualora questo non fosse possibile per una questione di tempistiche e/o azioni legali, il CIO invita le federazioni internazionali o gli organizzatori degli eventi a fare tutto il possibile per consentire agli atleti delle due nazioni di non partecipare sotto il nome e le insegne di Russia e Bielorussia. Gli atleti, sotto forma di individui o squadre, potrebbero essere accettati (in questi casi) solo come neutrali. Niente simboli, bandiere o inni.
  • In circostanze estreme, qualora non fosse possibile nessuna delle due opzioni, starà alle singole federazioni/organizzatori scegliere ed agire per risolvere il problema. Questo potrebbe coinvolgere le Paralimpiadi invernali 2022.
  • Resta la forte raccomandazione (ordine, ndr) a non disputare eventi sportivi in Russia e Bielorussia.
  • Viene inoltre rimosso, in virtù delle ripetute violazioni alla Carta Olimpica e della violazione della tregua olimpica, l’Olympic Order (onoreficenza a cinque cerchi) a Vladimir Putin, Dmitry Chernyshenko, Dmitry Kozak ed altre personalità del Governo russo.
  • Il CIO apprezza e approva le chiamate alla pace di atleti e membri della comunità sportiva russa e non solo.
  • Solidarietà totale alla Comunità Olimpica Ucraina. Il CIO si impegna a fornire assistenza umanitaria e ha creato un fondo di solidarietà, andando ad affiancare quelle federazioni che stanno già aiutando (e ospitando, in alcuni casi: Romania su tutti) gli atleti ucraini e le loro famiglie.
  • Le misure potrebbero essere modificate e rafforzate qualora la situazione peggiorasse. Sia data una chance alla pace.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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