Biathlon, Coppa del Mondo 2021. Si conclude l’appuntamento di Anterselva, ultima tappa prima dei Mondiali di Pokljuka. La Russia conquista il terzo successo nel 2021, mentre Johannes Boe riscatta il bruciante secondo posto di ieri. Azzurre quarte nella staffetta. Lukas Hofer e Didier Bionaz a punti nella partenza in linea maschile.
Biathlon, Coppa del Mondo 2021: Russia davanti a Germania e Francia nella staffetta femminile. Italia ai piedi del podio
Si conclude il weekend di gare sulle nevi di Anterselva, settima tappa della Coppa del Mondo di biathlon 2021.
Ad aprire l’ultima giornata di gare all’Alto Adige Arena è stata la staffetta femminile, vinta dalla Russia; nazione al terzo successo nel 2021, dopo quello nella staffetta mista di Oberhof e quello di Loginov nella partenza in linea di Anterselva.
Evgenya Pavlova, Tatiana Akimova, Svetlana Mironova e Uliana Kaisheva hanno (anche) approfittato della debacle di due delle Nazioni favorite: la Norvegia, costretta ad abbandonare ogni ambizione dopo la prima frazione, con Karoline Knotten, miglior tiratrice del circuito, unico “zero” nella partenza in linea di ieri, costretta a un giro di penalità dopo il primo poligono; e la Svezia, tre volte in penalità con la seconda frazionista Elvira Oeberg, tra le più in difficoltà sulle nevi di Anterselva.
Le russe, nel corso della gara, sono state sempre in lotta per le prime posizioni. Pavlova, prima frazionista, ha commesso quattro errori al poligono, compensati con il buon uso delle ricariche e con il miglior tempo di frazione sugli sci. Akimova e Mironova sono invece state molto più precise, commettendo uno e due errori rispettivamente. Kaisheva ha quindi completato l’opera, trovando lo “zero” nella serie a terra e una veloce seconda sessione: nono range time, nonostante due errori al tiro. La portacolori della Russia ha infine definitivamente staccato la tedesca Franziska Preuss, firmando il miglior tempo nell’ultimo giro, relegando la Germania al secondo posto.
Le tedesche Vanessa Hinz, Janina Hettich e Denise Herrmann, oltre a Preuss stessa, sono salite sul podio grazie a un’ottima precisione al poligono: solo sei bersagli mancati in tutta la gara. Iniziata al meglio sia da Hinz che da Hettich, un errore ciascuna; dunque egregiamente condotta da Herrmann, che ha sì commesso tre errori totali nei due poligoni, firmando però uno dei migliori tempi sugli sci della frazione.
Terza la Francia di Anais Bescond, addirittura costretta a un giro di penalità, nella seconda serie; di Anais Chevalier, che con lo “zero”, coniugato ai migliori shooting e range time, e al quarto tempo di frazione, ha recuperato molte posizioni; di Justine Braisaz, assai competitiva nonostante due errori in entrambe le serie; e di Julia Simon, che, trovando discrete percentuali al poligono, un solo errore in ambe due le sessioni di tiro, ha fatto seguire alla vittoria nella mass start l’ennesimo “nobile” piazzamento sulle nevi di Anterselva.
Ai piedi del podio, al quarto posto, l’Italia. Il cui avvio è stato semplicemente perfetto, con Lisa Vittozzi al lancio. La sappadina ha dapprima trovato un 5/5 con i migliori tempi di rilascio, coprendo celermente, con una sola ricarica, l’ultimo bersaglio della serie in piedi. Federica Sanfilippo ha quindi ben gestito i secondi di vantaggio accumulati dalla compagna di squadra: “zero” al primo poligono, due ricariche per coprire il bersaglio intermedio della seconda serie.
La biatleta che sì è forse più distinta, in casa-Italia, è stata la giovane Michela Carrara, insolitamente scesa in pista come terza frazionista azzurra. La nipote d’arte ha infatti commesso un solo errore al tiro, nella sessione a terra, contenendo il passo delle rivali, difficilmente sostenibile, grazie al successivo “zero”. A chiudere la staffetta azzurra è stata la bi-campionessa in carica, Dorothea Wierer. La “padrona di casa”, partita al quinto posto, ha commesso due errori nella prima serie. L’altoatesina non si è comunque data per vinta, facendo segnare il miglior tempo sugli nel penultimo giro; Wierer, però, all’ultimo poligono ha mancato il bersaglio finale, chiuso con la seconda ricarica.
Il quarto posto dell’Italia, l’ennesimo dell’appuntamento casalingo, rappresenta un ottimo risultato. Che può, legittimamente, dare un’importante iniezione di fiducia in vista della ventura kermesse mondiale. Le azzurre, ancorché ai piedi del podio, sono infatti riuscite a mettere alle proprie spalle la Bielorussia, quinta grazie al miglior passa-gara odierno. Ma anche Norvegia, sesta, grazie alle due ultime frazioniste, Tiril Ekchoff e Marte Olsbu Roeiseland; e Svezia, settima, “salvata” da Linn Persson e Hanna Oeberg.
Johannes Boe si riscatta nella partenza in linea. Hofer nei quindici, a punti il debuttante azzurro Bionaz
A chiudere la tappa di Anterselva è stata la partenza in linea maschile.
A trionfare è stato il bi-campione in carica, nonché attuale leader della classifica generale, Johannes Thingnes Boe; chiamato a riscattarsi dopo la volata di ieri, nella staffetta maschile, persa contro il transalpino Emilien Jacquelin.
Il norvegese è stato protagonista di una gara impeccabile, trovando dapprima lo “zero” nelle prime due serie. Il minore dei fratelli Boe ha quindi innestato le marce alte nel terzo giro, al termine del quale ha trovato l’ennesimo 5/5 al poligono; dopo il quale ha fatto segnare, nuovamente, il miglior passo sugli sci. Un ritmo, quello imposto dal Norge, che gli ha “concesso” un errore all’ultimo poligono, sul quarto bersaglio.
Sul secondo gradino del podio sale, invece, il transalpino Quentin Fillon Maillet; sempre in compagnia di Johannes Boe nelle ultime due partenze in linea tenutesi ad Anterselva: nel 2019 lo beffò, mentre lo scorso anno chiuse conquistando la medaglia d’argento. Il portacolori della Francia, reduce dal successo nella staffetta maschile, ha commesso due soli errori al tiro, nella prima e nell’ultima serie. Fillon Maillet, oltre ad aver trovato discrete percentuali, è stato il migliore sia per shooting che per range time; chiudendo nei dieci per ritmo sugli sci.
Completa il podio, dopo un’assenza dallo stesso di due stagioni, il croato naturalizzato slovacco Jakov Fak, terzo in virtù di un solo errore al tiro; nella seconda serie. Quarto, invece, il norvegese Vetle Christiansen, che precede al fotofinish il tedesco Arnd Peiffer.
Oltre i migliori quindici i due azzurri in gara, Lukas Hofer e Didier Bionaz.
L’altoatesino, ieri a riposo, non è riuscito ad andare oltre la quindicesima posizione; appena dietro al secondo classificato nella generale della Coppa del Mondo di biathlon 2021, il Norge Sturla Holm Laegreid, insolitamente autore di tre errori.
Hofer è stato in corsa per il primo podio “individuale” della stagionale (e forse qualcosa di più) almeno fino a metà gara; il biatleta FISI, tuttavia, ha prima commesso un errore nella penultima serie, mancando poi i primi due bersagli nell’ultima. L’azzurro, probabilmente un po’ stanco dopo il doppio impegno di Oberhof e la 20km individuale all’Alto Adige Arena, può comunque dirsi ampiamente soddisfatto del proprio 2021; dove è stato, per continuità, il più temibile avversario dei norvegesi. E può dunque guardare con ottimismo ai Mondiali di Pokljuka.
Così come può ben sperare, in prospettiva iridata, e soprattutto futura, Didier Bionaz, al debutto nel format. Il primo classe Duemila a partecipare a una mass start ha chiuso al ventunesimo posto. A “tradire” l’aostano, diciottesimo per passo sugli sci, sono stati gli ultimi bersagli delle tre serie finali, ivi l’azzurrino è caduto in errore. Buona, ad ogni modo, la prova del giovane portacolori dell’Italia, che si dimostra in continua crescita.
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