Il direttore sportivo della Bora Hansgrohe ha commentato l’avvio di stagione della sua squadra impegnata nella corsa rosa. Una gara da affrontare e vivere da protagonisti.

Se la Bora Hansgrohe è un esercito temibile, Patxi Vila è il perfetto comandante. Il direttore sportivo spagnolo è l’anima dello squadrone tedesco. Nulla è lasciato al caso, tutto viene monitorato dagli occhi scuri dello spagnolo ex Lampre. Ed è un punto di riferimento prezioso per i suoi corridori, sempre aggiornati sulle tattiche di gara ed incoraggiati dalle sue parole. Dalla Piazza Maggiore di Bologna inizia il Giro d’Italia, nuovo snodo cruciale della stagione dopo le classiche di marzo ed aprile. E la Bora si vuole ritagliare un ruolo di primo piano.

L’INTERVISTA A PATXI VILA

Patxi, tracciamo un bilancio della prima parte di stagione. Le classiche non hanno regalato le soddisfazioni di un anno fa. Si può definire un avvicinamento al Giro sottotono?

“È vero, l’anno scorso con Peter Sagan eravamo riusciti a conquistare la Parigi-Roubaix ed avevamo vinto più gare. Ma questo non deve far passare il messaggio di un momento deludente. I risultati sono stati comunque buoni: ricordiamoci che Sagan ha concluso al quarto osto la Milano-Sanremo e la Parigi-Roubaix. Insomma, poteva andare molto peggio…”.

Ora inizia il Giro d’Italia. Come interpreterete la gara? Farete classifica o punterete alle singole tappe?

“Non intendiamo precluderci nulla. Proveremo a fare classifica con Rafal Majka e Davide Formolo. Ed in volata possiamo contare su Pascal Ackermann”.

Due punte per la generale dunque.

“Esattamente, non ci sarà un unico capitano. Lasciamo che la strada dica chi tra Majka e Formolo si sente meglio e riesce ad arrivare più lontano”.

Pensi che questa convivenza possa rinforzare entrambi? In fondo Majka è il più esperto tra i due, mentre Formolo ha l’entusiasmo del ragazzo giovane pronto ad esplodere.

“Sicuramente sarà stimolante per entrambi. Possono fare grandi cose”.

Ackermann arriva al Giro forte di un’incredibile condizione. Può essere una sorpresa?

“Non parlerei tanto di sorpresa. È un corridore che nell’ultimo periodo è riuscito a trovare la condizione giusta per esprimersi al meglio, ma per chi lo conosce sa bene che i suoi risultati non sono troppo stupefacenti”.

Da lui dobbiamo aspettarci un rendimento alla Bennett al Giro 2018?

“Speriamo che possa ripetere quei risultati. Non è semplice, ma ci proverà sicuramente”.

ULTIME NOTIZIE SPORTIVE AGGIORNATE SU AZZURRI DI GLORIA

News di sport a cinque cerchi tutti i giorni  i giorni sul nostro sito.

Scopri tutte le ultime notizie sportive di ciclismo su strada anche sui nostri social: FacebookTwitterInstagramYouTube.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

    Potrebbero anche piacerti...

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Altro in:Interviste