Il basket valica i confini della serie A e arriva in Europa con il mese di ottobre che ha visto 8 squadre impegnate nelle diverse competizioni: Venezia, Sassari, Avellino e Capo d’Orlando in Champions; Trento, Torino e Reggio Emilia in Eurocup e in Eurolega. Tutto quello che è successo raccontato nel nostro speciale Europa di Parquet Azzurro.

Aquila Trento Fonte: lavocedeltrentino

CHAMPIONS LEAGUE: REYER INARRESTABILE, BUIO TOTALE CAPO D’ORLANDO

REYER VENEZIA: prosegue a vele spiegate il cammino della Reyer in Champions con i campioni d’Italia che restano in testa al girone C e si dimostrano di essere all’altezza del doppio impegno. Il solo passo falso arriva contro l’Aek Atene nella seconda giornata, una sconfitta all’overtime 101-103 che resta la sola macchia di un mese al massimo. Dopo la vittoria con il Rosa Radom (71-81), i lagunari si portano alla guida del girone con Banvit e Bayreuth grazie alla vittoria casalinga contro lo Strasburgo. I francesi non riescono ad approfittare degli errori iniziali della squadra di De Raffaele, che nonostante la stanchezza per le fatiche del campionato, non si lascia distaccare e nel finale riesce al contrario ad inserire l’acceleratore. La Reyer mette una distanza di sicurezza sufficiente per arrivare alla sirena sul 72-60 con Peric, Haynes e Johnson che chiudono tutti in doppia cifra.
SIDIGAS AVELLINO: difesa e cuore portano Avellino a due vittorie e due sconfitte in un’inizio che ha visto gli irpini giocare solo un match in casa. Dopo l’ottimo avvio alla prima uscita contro il Besiktas, la Sidigas cade contro il Nanterre (89-80) in un incontro che ha visto diversi alti e bassi da parte di entrambe le squadre, ma alla fine sono i francesi a spuntarla. In casa la seconda vittoria, con molta sofferenza, dei ragazzi di Sacripanti che riescono a ribaltare il risultato nel secondo quarto, ma rischiano di rovinare tutto a pochi secondi dalla fine regalando un -4 agli avversari, che fa tremare. Ci pensano poi N’Diaye e la tripla di Leunen a chiudere sul 66-57. In Polonia contro lo Zielona Goria invece è tutta un’altra musica, con molte note stonate. La Sidigas smette di giocare dopo il primo tempo e si trova travolta dagli avversari che passeggiano indisturbati verso il 90-79 conclusivo.
DINAMO SASSARI: non riesce a ritrovare il giusto slancio la squadra di coach Pasquini, che dopo la vittoria in trasferta con il Murcia rimedia un’altra sconfitta al Palaserradimigni portando a tre i risultati negativi in questo inizio di Champions. I primi due passi falsi con Pinar (87-88) e Oldenburg (76-83) lasciano un po’ di rammarico per due partite che potevano essere considerate alla portata dei sardi e perse nel finale dopo essere più volte stati avanti. Il primo successo in trasferta arriva grazie anche a dei veri blackout degli avversari e al cinismo di Bamforth, ex di serata in Spagna, che non si fa trovare impreparato nel momento decisivo con 13 punti a referto nell’ultimo quarto. Non si ripete però la Dinamo contro il Monaco, gli avversari sembrano non essere così travolgenti nella prima frazione di gara, ma fuggono letteralmente sul finale con un +15 che non lascia scampo a pochi minuti dalla sirena.
CAPO D’ORLANDO: notti buie per la squadra siciliana in Europa. Quattro partite e quattro sconfitte, con l’ultima a Tenerife che segna il punto più basso del team di Di Carlo, spezzato e umiliato con un pesantissimo 88-47 dai campioni uscenti. Se nelle prime gare contro Gaziantep (82-77), Chalon/Saone (67-55) e Paok (58-63) i siciliani avevano lottato e dato il massimo, in particolare in casa con la compagine greca il team di Di Carlo sfiora la rimonta e la prima vittoria, c’è al contrario un crollo netto nell’ultima gara. In terra spagnola Tenerife è inarrestabile, ma l’Orlandina non sembra proprio esserci con la testa e paga il divario tecnico senza reagire, come dimostrano ben 5 giocatori in doppia cifra degli avversari. In questo momento l’Europa sembra essere uno scoglio troppo grande  e l’Orlandina sembra aver gettato la spugna.

EUROCUP: PRIMO STOP TORINO, TRENTO SOFFRE

FIAT TORINO: primo stop per Torino dopo un ritorno in Europa di quelli che scaldano il cuore dei tifosi. La squadra di coach Banchi vince tre gare consecutive, prima di rallentare il passo e cedere contro i turchi del Darussafaka Istanbul che passano al PalaRuffini 60-89. Lo scontro al vertice è una brutta doccia fredda, ma prima Torino riesce a imporsi contro il Mora Banc Andorra 92-86 e proseguire la striscia positiva in trasferta ai danni dei francesi del Levallois (73-79). L’Auxilium sta dimostrando che la Wild Card ottenuta è più che meritata, con un secondo posto nel girone A che va consolidandosi.
AQUILA TRENTO: prosegue la striscia negativa di Trento in Europa. Il team di Buscaglia, dopo una fiammata iniziale contro i francesi dell’Asvel Villeurbanne, si è spento senza più riuscire a trovare la strada della vittoria. Nelle ultime tre partite il divario con l’Europa sembra troppo grande per essere colmato, relegando l’Aquila a fanalino di coda del gruppo D di Eurocup. Prima in casa dello Zenit (81-70), poi contro i turchi del Tofas (88-91), Trento scivola sempre più in basso e nemmeno il bell’inizio della gara contro Gran Canaria riesce a invertire il trend. La buona volontà non manca, ma l’attacco resta troppo impreciso e con avversari di livello ogni errore si paga, si chiude 85-76 con Trento che perde anche Shavon Shields per un infortunio alla caviglia.
REGGIANA: alti e bassi per la Grissin Bon in Eurocup con due vittorie e due sconfitte che la posizionano al terzo posto del gruppo B. Dopo il passo falso alla prima uscita contro il Buducnost Podgorica, i ragazzi di coach Menetti si riprendono subito alla prima casalinga, una vittoria con brivido contro il Galatasary sconfitto 74-71 e prova di spessore di Della Valle che mantiene vivi i suoi mettendo anche la tripla del sorpasso. A chiudere ci pensa poi Markoishvili a 30” dalla fine. Nuova conferma con il Lietkabelis, in terra lituana Reggio si impone 75-82 e sembra aver preso le misure per stare in Europa. A frenare gli entusiasmi ci pensa l’Hapoel Gerusalemme e una vecchia conoscenza di Reggio Emilia, quel Jerome Dyson campione d’Italia nel 2015 con Sassari. Proprio l’ex Dinamo fa più male di altri mettendo a referto 22pt, mentre la Grissin Bon paga la brusca frenata a inizio ultimo quarto e soprattutto gli ultimi 60” di fuoco di Dyson che con una bomba, 2 liberi e un assist chiude il match 59-61.

EUROLEGA: MILANO, DALLE STELLE DEL FORUM AL FLOP DI TEL AVIV

Cska Mosca, Fenerbahce, Real Madrid, Barcellona e Maccabi Tel Aviv è il quintetto da incubo del mese di ottobre per l’Ax Milano. La squadra di coach Pianigiani si trova subito gli avversari più ostici, ma nonostante le tre sconfitte iniziali dimostra di avere una marcia diversa rispetto allo scorso anno. La classifica vede l’Olimpia come uno dei fanalini di coda dell’Eurolega, ma si tratta di un punteggio quanto mai bugiardo per quello visto sul parquet. Già in casa di Mosca le scarpette rosse hanno dato prova di essere più solidi cedendo solo sul finale. Il Fenerbahce è costretto all’overtime per espugnare il Forum (86-92), mentre in casa del Real Madrid sono ancora una volta gli ultimi minuti ad essere fatali (100-90), con dieci punti di distacco che non rispecchiano l’andamento dell’incontro. I mattoni costruiti però portano al primo risultato positivo in casa contro il Barcellona, i catalani non sembrano avere la costanza e la precisione degli avversari precedenti e l’Olimpia ne approfitta con un inizio all’insegna del risparmio energetico per poi trovare lo strappo decisivo verso la vittoria 78-74. Non arriva invece lo scatto in trasferta, contro il Maccabi sembra tutta un’altra squadra, disorganizzata in difesa e imprecisa in attacco. Rispetto alle prime partite europee un netto passo indietro che si rispecchia anche nel risultato, il divario con gli avversari si fa subito importante e peggiora nella ripresa, con l’Olimpia bloccata che permette il 60-40 di Tel Aviv. Finisce 79-68 con una preoccupante involuzione di gioco e idee.

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Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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