Biathlon, Mondiali Pokljuka 2021. Penultima giornata all’insegna della Norvegia: medaglia d’oro nella staffetta maschile e in quella femminile. Azzurri quinti, con qualche rimpianto per un podio alla portata. In campo femminile è “Vittozzi-Wierer show”, ma l’Italia non va oltre il nono posto.

Marte Olsbu Roeiseland festeggia la medaglia d’oro al traguardo della staffetta femminile di Pokljuka 2021 (fonte: pagina Facebook ufficiale IBU Biathlonworld)

Biathlon, Mondiali Pokljuka 2021: doppietta della Norvegia nelle staffette alla penultima giornata

Cala il sipario sulla penultima giornata dei Mondiali di biathlon Pokljuka 2021. Protagonista, nuovamente, la Norvegia, che conquista il successo in entrambe le staffette in programma, la femminile e la maschile.

Con la doppietta odierna la nazionale nordica sale dunque a quota sei titoli iridati ai Campionati in Slovenia, a otto medaglie complessive, confermandosi al vertice del medagliere.

Staffetta maschile: la Norvegia domina, la Svezia si conferma e la Russia centra il primo podio. Qualche rimpianto in casa-Italia

Pronostico rispettato, dunque, in campo maschile. A mettersi al collo la medaglia d’oro sono infatti: Sturla Holm Laegreid, secondo nella classifica generale della Coppa del Mondo e medaglia d’oro nell’individuale; Tarjei Boe, quinto nella generale di Coppa; Johannes Thingnes Boe, il cannibale delle ultime due stagioni; e Vetle Christiansen, alla prima gara ai Mondiali di Pokljuka unicamente per l’imbarazzo della scelta dello staff tecnico Norge.

I norvegesi sono stati al comando dalla prima alla quarta frazione. Laegreid, tra i migliori tiratori del circuito, ha sì commesso due errori, utilizzando però velocemente ed efficacemente le ricariche, riuscendo contestualmente ad imporre il proprio passo nel fondo. Sostanzialmente, la Norvegia ha chiuso la staffetta con i fratelli Boe, Tarjei e Johannes, rispettivamente in seconda e terza frazione.

Tarjei, dopo il canonico “zero” a terra, ha commesso tre errori nella serie in piedi, evitando però il giro di penalità; Johannes ha quindi dominato incontrastato la frazione, chiudendo con un solo errore al tiro e con il miglior tempo sugli sci, rifilando una trentina di secondi di distacco alla concorrenza. Infine, Christiansen si è limitato a chiudere la gara, gestendo il vantaggio e facendosi trovare pronto con le ricariche all’ultimo poligono, coprendo i due bersagli mancati.

Christianen, Johannes e Tarjei Boe e Laegreid in posa dopo la conquista dell’oro (fonte: pagina Facebook ufficiale Skiskytterlandslaget)

Alle spalle della Norvegia chiudono Svezia e Russia, rispettivamente medaglia d’argento e di bronzo.

Gli scandinavi, dopo qualche difficoltà in prima frazione, con Peppe Femling tre volte in errore nella prima serie, sono rimasti in orbita-podio grazie a Jesper Nelin, in errore, una sola volta, al primo poligono. La Svezia ha poi schierato i big Martin Ponsiluoma e Sebastian Samuelsson, entrambi sul podio nella staffetta mista. Il campione del mondo del format sprint, pur tre volte in errore nei due poligoni della terza frazione, ha infatti recuperato alcune posizioni, grazie a un eccellente passo nel fondo, inferiore solo a quello di Johannes Boe.

L’MVP del quartetto svedese è però stato l’argento iridato del format inseguimento, nonché bronzo della staffetta a coppie, Samuelsson. Capace di trovare lo “zero” nei due poligono, con i migliori shooting e range time; oltre che il secondo tempo nel fondo di frazione, il migliore nell’ultimo giro. Dove il nordico ha passato Eduard Latypov, portacolori russo da un solo errore al tiro, ma a corto di energie nel finale.

Ad ogni modo, Latypov, insieme ai compagni di squadra Said Karimulla Khalili, Matvey Eliseev e Aleksandr Loginov, può comunque dirsi soddisfatto. L’odierna medaglia di bronzo, maturata grazie a una gara di grande precisione al tiro (cinque errori; meglio solo l’Ucraina, quinta, alle spalle di una delusa Francia, e il Canada, dodicesimo), rappresenta infatti il primo acuto della Russia ai Mondiali di biathlon Pokljuka 2021.

Sebastian Samuelsson al tiro nella staffetta dei Mondiali di Pokljuka (fonte: pagina Facebook ufficiale Svenskt Skidskytte)

L’Italia chiude al sesto posto, dopo una gara che per metà ha visto gli azzurri come i principali avversari di un’ingiocabile Norvegia.

La Nazionale FISI ha iniziato la staffetta al meglio, grazie a un ispiratissimo Didier Bionaz. L’azzurrino classe Duemila, nonostante tre errori nella serie a terra, ha infatti fatto segnare tempi assai competitivi sugli sci, chiudendo il lancio col secondo passo, dando il cambio a Lukas Hofer in quarta posizione. Il biatleta di Brunico ha quindi avuto qualche problema di troppo al tiro, cinque errori in totale, ma ha ampiamente compensato rifilando quasi una trentina di secondi alla concorrenza sugli sci, consegnando a Giacomel il secondo posto, alle spalle del minore dei Boe.

All’altro classe Duemila, Tommaso Giacomel, è dunque toccato l’ingrato compito di inseguitore di Johannes Thingnes. Ovviamente, l’azzurrino ha tenuto il proprio ritmo, per altro competitivo, dimezzando il distacco con una portentosa serie in piedi: “zero”, con il miglior range e il secondo shooting time. Tuttavia, non solo Johannes ha allungato nel secondo giro della terza frazione, ma l’azzurrino, dallo stile di tiro particolarmente aggressivo, è stato costretto a un giro di penalità nella serie in piedi.

L’ultimo italiano in gara, Dominik Windisch, ha quindi tentato di mettere a segno quel colpo a sorpresa che più d’una volta in carriera, tra Mondiali e Olimpiadi, ha dimostrato di avere in faretra. Il nativo di Anterselva ha dapprima trovato lo “zero” a terra, venendo però costretto a un giro di penalità nel tiro in piedi; dove l’altoatesino, unica possibilità, ha tentato il tutto per tutto.

Il sesto posto dell’Italia, a due giorni dalla bruciante quinta piazza nella staffetta a coppie, rappresenta sì una delusione, soprattutto alla luce dello sviluppo della gara. Ma, e ancor più, un assai promettente punto di partenza. In vista della fine della stagione e, soprattutto, dei prossimi grandi appuntamenti.

Lukas Hofer in gara ai Mondiali di Pokljuka 2021 (fonte: pagina Facebook ufficiale di Lukas Hofer)

Staffetta femminile: Norvegia batte Germania e Ucraina, come ad Anterselva 2020. Show di Vittozzi e Wierer, ma l’Italia è nona

Tanto i norvegesi hanno dominato in campo maschile, quanto le colleghe hanno controllato la staffetta femminile. Marte Olsbu Roeiseland, Ingrid Tandrevold, Ida Lien e la mattatrice dei Mondiali di Pokljuka 2021, nonché leader della generale della classifica della Coppa del Mondo, Tiril Eckhoff, hanno infatti rispettato il pronostico, conquistando l’ennesima medaglia d’oro della Norvegia ai Mondiali di biathlon 2021. In un podio fotocopia di quello dei Mondiali di Anterselva 2020.

La Norvegia è sempre rimasta nelle primissime posizioni, nel corso di tutta la gara. Iniziata al meglio, per la nazionale nordica, grazie a Tandrevold, che ha ben affrontato la prima frazione, chiudendo con un solo errore. A Tandrevold ha poi fatto seguito la protagonista della rassegna iridata in corso, Eckhoff, autrice di tre errori al tiro, ma anche del miglior tempo sugli sci.

Lien ha quindi gestito al meglio il vantaggio consegnatole dalla leader della classifica generale della Coppa del Mondo. La classe ’97 Norge ha infatti tenuto un ritmo controllato nelle prime tue tornate, mancando solo tre bersagli nelle due serie di tiro e firmando dunque il secondo tempo nel terzo giro. Ad archiviare la pratica-oro è stata Marte Roiseland. La biatleta Norge, attualmente seconda nella generale di Coppa, dopo una difficile prima sessione, da tre errori in apertura, ha imposto il proprio passo nel penultimo giro, trovando una serie in piedi assai rapida; ancorché condita da un errore, celermente coperto con una ricarica. Roiseland si è pertanto costruita un buon vantaggio, involandosi in solitudine verso il traguardo. Lasciando alle proprie spalle l’ucraina Olena Pidhrushna e la tedesca Franziska Preuss.

Roeiseland, Lien, Eckhoff e Tandrevold: le norvegesi medaglia d’oro nella staffetta femminile di Pokljuka (fonte: pagina Facebook ufficiale IBU Biathlonworld)

Germania e Ucraina si sono infatti giocate il secondo gradino del podio al fotofinish

Il quartetto est europeo è stato molto più costante nel corso della gara, non trovandosi mai a più di venticinque secondi di distacco dalla testa della gara. Merito di Anastasiya Merkushyna, che ha chiuso la prima frazione con un solo errore al poligono; di Yuliia Dzhima, tre volte in fallo al tiro, ma firmataria del sesto range time e del settimo passo di frazione; e di Darya Blashko, autrice dei migliori shooting e range time di frazione, ancorché una volta in errore.

La Germania, invece, dopo la perfetta prova al lancio di Vanessa Hinz, con lo “zero” coniugato ai terzi shooting e range time, ha avuto qualche difficoltà con Janina Hettich, due volte in errore nella serie a terra e non irresistibile sugli sci. A rimediare ci ha però pensato Denise Herrmann. Dopo tre errori nella prima sessione, infatti, Herrmann ha imposto il proprio passo, il migliore di frazione, trovando uno “zero” in piedi assai prezioso. 

Pidhrushna e Preuss si sono dunque contese l’argento all’ultimo giro. L’ucraina è uscita per prima dall’ultimo poligono, nonostante i due errori; perfetta, come nella prima serie, è stata invece la portacolori della Germania, che dopo un rapido 5/5 si è involata verso il secondo gradino del podio; raggiungendo e quindi superando Pidhrushna sul rettilineo finale.

Il quartetto della Germania, medaglia d’argento con Hinz, Hettich, Herrmann e Preuss (fonte: pagina Facebook ufficiale IBU Biathlonworld)

L’Italia, come ad Anterselva, ha chiuso al nono posto.

Lisa Vittozzi è stata autrice di una prima frazione semplicemente perfetta: “zero” con i migliori shooting e range time e terzo tempo sugli sci. Michela Carrara ha invece avuto qualche difficoltà in più, commettendo quattro errori al tiro e soffrendo il ritmo delle rivali, in particolare nell’ultimo giro. Ultima tornata, quella della terza frazione, che ha ottimamente interpretato, viceversa, Federica Sanfilippo; sulla cui prova, tuttavia, gravano i cinque sbagli al tiro, tre nella prima e due nella seconda serie. Con un’Italia ormai senza grandi pretese-medaglia, dopo le frazioni centrali, è scesa in pista Dorothea Wierer. L’azzurra detentrice della Coppa del Mondo, come Vittozzi, ha trovato lo “zero” in entrambe le serie, mettendo a referto i migliori shooting e range time di frazione, oltre che il settimo passo nel fondo. 

Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer al tiro ad Anterselva nella Coppa del Mondo 2019 (fonte: profilo Twitter ufficiale FISI)

Partenze in linea a chiudere i Mondiali di biathlon Pokljuka 2021: domani l’ultima chiamata per l’Italia

Domani, domenica 21 febbraio, si chiuderanno i Mondiali di biathlon Pokljuka 2021. In programma le gare di partenza in linea, femminile (ore 12:30) e maschile (ore 15:15).

In pista per l’Italia Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, Lukas Hofer e Thomas Bormolini; quest’ultimo, oggi a riposo.

Azzurri e azzurre cercheranno di conquistare la prima medaglia della Nazionale FISI ai Campionati del mondo in Slovenia, dopo la grande delusione della staffetta a coppie e qualche altra gara non fortunata. Magari ripetendo l’exploit dell’ultima giornata dei Mondiali di Östersund 2019, quando Dorothea Wierer e Dominik Windisch conquistarono i titoli iridati proprio nel format che andrà in scena domani.

La meravigliosa cornice di Pokljuka, sita nel Parco nazionale del Tricorno (fonte: pagina Facebook ufficiale Svenskt Skidskytte)

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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