L’Italia del tennis riparte dall’Argentina. Una sorta di circolo che si chiude, e si riapre, sempre con la stessa sfida. L’anno scorso hanno vinto loro, ma questa volta il pronostico è tutto per gli azzurri.

Paolo Lorenzi mentre è impegnato in Coppa Davis

Ancora contro, ma qualcosa è cambiato

Se l’albiceleste di Del Potro e Del Bonis l’anno scorso ci ha sconfitto a Pesaro, per poi andare a conquistare la prima insalatiera battendo la Gran Bretagna di Andy Murray prima, e la Croazia di Cilic poi, non partiamo poi così tanto sfavoriti.  Questa stagione infatti, sulla terra a Buenos Aires, mancano i grandi protagonisti argentini. Mentre ci sono i nostri migliori giocatori. Lorenzi e Seppi (Fognini ha dato forfait all’ultimo per problemi di salute) oggi affronteranno, rispettivamente, Pella e Berlocq. Il caldo si fa sentire e l’umidità è ad un tasso elevatissimo ma, nonostante tutto, l’occasione è ghiotta, da non farsela sfuggire. In più il pubblico, solitamente un fattore qui in Argentina, almeno nella giornata odierna sembra poco rumoroso e meno presente del solito. Ecco il resoconto dei match odierni.

Lorenzo-Pella

È questo il match inaugurale di questo prima turno del World Group della nazionale azzurra. I due si sono incontrati due sole volte in carriera, entrambe nel circuito Challenger, nel 2012 e nel 2014. Gli Head to Head sono uno pari. Ma da quei lontani precedenti è cambiato tanto, sia per uno che per l’altro. L’anno scorso per Lorenzi è stata una grande stagione, ma anche Pella in Davis non ha mai sfigurato quando è stato chiamato in causa. Partita difficile, ma tutto meno che impossibile. I due si conoscono bene, benissimo. Spesso nel 2016 si sono allenati insieme ed hanno anche disputato qualche torneo di doppio insieme. Ma questo è il primo incontro di un match di Davis, il resto non conta. Conta il punto, inteso come vittoria, da portare alla propria nazione

Il match parte nel migliore dei modi per Lorenzi che dopo aver tenuto agevolmente il servizio nel primo e nel terzo gioco conquista il break che lo fa salire 4-2. Basta un game in cui strappa il servizio nel primo parziale per portarsi avanti di un set. Il secondo parte ancora meglio, è infatti immediato il break di Paolo Lorenzi che custodisce gelosamente durante tutto il parziale, conquistandone addirittura un altro al termine del set. Due set a zero Lorenzi in poco più di un’ora di gioco. Padrone del campo oltre che del risultato l’italiano non molla la presa, riuscendo a vincere anche l’ultimo parziale con un perentorio 6-3. Primo punto in cascina e tanta fiducia per Paolino Lorenzi che porta l’Italia in vantaggio ed ora, dopo la doccia andrà a tifare Andreas Seppi

Seppi-Berlocq

Venuto a conoscenza del fatto che avrebbe giocato solo quando ormai la partita di Lorenzi stava per concludersi Andreas Seppi non ha il tempo neanche per pensare più di tanto. Reduce da un ottimo Australian Open l’altoatesino dimostra subito di essere in un grande stato di forma e, in appena 31′, fa suo il primo parziale di gioco. Italia avanti di un punto e di un set, sui campioni in Carica, in casa loro. L’entusiasmo anche sulla panchina azzurra non manca, quello stesso entusiasmo che invece, apparentemente, non risiede tra il pubblico argentino. Poco rumoroso, poco presente, poco pressante. Colpa di protagonisti assenti (Del Potro su tutti) e di un risultato che appare scivolar via in maniera rapida e senza lottare. Meglio così per Seppi e per i nostri portacolori. Il secondo set si apre sulla scia del primo: breal immediato di Seppi che in 20′ si porta sul 4-1 e, dopo qualche patema di troppo, sul 5-2. Altro break e chiuso anche il secondo set per 6-2. Dodici game a 3 per l’italiano è lo score dopo appena 66′ di gioco. Un dominio azzurro poco preventibale all’inzio del match. Attenzione però a non rilassarsi, la garra argentina ha insegnato che, i sudamericano, difficilmente mollano senza prima lottare. Lunga pausa tra secondo e terzo parziale, con Berlocq che, a colloquio con il proprio capitano, prova a riordinare le idee dopo essser stato messo sotto sul gioco e sul temperamento da un ottimo Andreas Seppi. Reazione che arriva, puntuale, con Berlocq che ha l’occasione per strappare il servizio a Seppi nel primo turno di servizio e non se la fa scappare, 0-1 Argentina. Dopo essere riuscito a fare ciò in cui non era mai riuscito, ovvero strappare il servizio a Seppi, il set si gioca sul servizio di Berlocq. Ma questa volta non ce ne è. L’argentino, rinvigorito dal vantaggio iniziale allunga e chiude rapidamente 6-1. Ora il pubblico comincia a scaldarsi e questo è una difficoltà in più per Andreas, che deve reagire prontamente. L’inizio del quarto segue l’ordine dei servizi fino al quinto gioco, dove un Seppi molto reattivo sulle gambe conquista il break. L’argentino accusa il colpo ed in un attimo si trova sotto 5-2. Sembra finita, ma non è così. Seppi spreca troppo e si trova sotto 6-5 con il pubblico che ora è un fattore: si decide al tiebreak il quarto set. È subito l’azzurro a fare la voce grossa e si gira 4-2 in suo favore ma, arrivato sul 6-3 si blocca di nuovo. Berlocq rimonta fino al 6-6 ma poi, al quarto match point, non trema! Seconda vittoria di giornata e 2-0 per l’Italia che domani può già chiudere i conti con il doppio.

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