Termina qui il sogno di Jannik Sinner e Matteo Berrettini. Gli azzurri sono stati eliminati ai quarti di finale degli US Open 2022.
SOGNI INFRANTI
Una partita infinita, semplicemente spettacolare. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz hanno dato sfogo a tutto il loro immenso talento in un match che potrebbe terminare negli annali della storia del tennis. Ad avere la meglio, alla fine, è lo spagnolo che si porta a casa l’accesso alle semifinali degli US Open 2022 dopo cinque lunghissimi ed intensi set (3-6, 7-6, 7-6, 5-7, 3-6).
Si spezza il sogno di Matteo Berrettini di raggiungere il penultimo atto degli US Open 2022. L’azzurro è stato nettamente sconfitto in tre set (1-6, 4-6, 6-7) dal norvegese Casper Ruud, autore di una prestazione pressoché impeccabile sotto ogni punto di vista. Un avvio di match travolgente per il norvegese che non lascia respiro a Berrettini, che ha provato a reagire nel corso della partita, venendo però stoppato dalla maggior freschezza atletica di Ruud.
LE CRONACHE DEI MATCH
SINNER – ALCARAZ 3-6, 7-6, 7-6, 5-7, 3-6
Avvio di set semplicemente spettacolare con subito grandi scambi da una parte all’altra del campo. Alcaraz riesce a prendersi un vantaggio, strappando immediatamente un break all’azzurro nel primo game. Lo spagnolo vuole spingere il più forte possibile per ottenere il predominio del gioco ma Sinner conosce perfettamente il suo avversario e, al quarto gioco, si riprende il break, riportando il set in parità. La lotta si fa sempre più intensa ed il livello di gioco si alza sempre di più. Alcaraz trova un nuovo break nel settimo game, prima di archiviare la pratica primo set con il terzo break di giornata. 6-3 per lo spagnolo.
L’azzurro, nella seconda frazione, prova a far muovere maggiormente l’iberico, trovando una possibile controffensiva allo straripamento, fisico e mentale, mostrato sino ad ora da Alcaraz. Sinner riesce nell’intento e guadagna un break nel terzo game. L’azzurro mantiene il vantaggio sino alla conclusione del set, se non fosse per le giocate brillanti dello spagnolo che lo riportano in vita nel decimo gioco. Sinner riesce quindi a salvare ben quattro set point, complice anche la collaborazione di Alcaraz che si mangia un paio di ghiotte occasioni. Al tiebreak, l’italiano trova il primo minibreak e si procura anche un set point, prontamente cancellato dallo spagnolo. L’azzurro riesce comunque nell’intento di vincere al set grazie ad un ace ed una risposta in rovescio devastante.
Grande equilibrio anche nel terzo set che comincia sotto il segno degli scambi di palle break annullate. Scambio dopo scambio, riga dopo riga, Alcaraz costruisce il break che si materializza nel quinto game. L’intensità di gioco e la tensione in campo sono alle stelle, i due contendenti non si stanno sicuramente risparmiando. Sinner riesce finalmente a scalfire le difese dello spagnolo, recuperando il break di svantaggio ed infilando tre giochi consecutivi. Alcaraz non demorde e trova il controbreak, immediatamente restituito da Sinner che porta il set al tiebreak. Tiebreak che è davvero senza storia: 7-0 secco e l’azzurro, ora, è avanti nel conteggio dei set.
Alcaraz deve resettare ma, in avvio di quarto parziale, è Sinner a prendersi il break, portandosi sul 2-0. Il match prosegue all’insegna di break e controbreak con l’azzurro che sta uscendo alla lunga e che al nono game ha la possibilità di centrare le semifinali. L’altoatesino manca un match point e cede nuovamente il servizio, facendo così risorgere Alcaraz che si prende gli ultimi quattro giochi di fila e vincendo il parziale per 7-5.
Ora Sinner deve togliersi di dosso tutta la tensione accumulata per essere stato ad un passo da un traguardo incredibile. L’azzurro, tuttavia, sembra che risenta di più, dal punto di vista fisico, delle oltre quattro ore di epica battaglia. Sinner, caparbio e mai domo, riesce addirittura a portarsi avanti, strappando il servizio allo spagnolo al quinto game. Ma all’italiano non entra più nella prima, venendo prima ripreso e poi superato, grazie al controbreak di Alcaraz. Lo spagnolo allunga con la seconda palla break trasformata nell’ottavo game, non voltandosi più indietro e facendo rimanere vivo il sogno di diventare il nuovo numero 1 al mondo. 6-3 Alcaraz nell’ultima frazione e match che diventa il più tardivo di sempre nella storia degli US Open.
BERRETTINI – RUUD 1-6, 4-6, 6-7
Berrettini sembra far fatica ad entrare in partita. Molti gli errori dell’azzurro che pregiudicano l’avvio ed il proseguimento di tutto il set. Il norvegese, invece, parte molto concentrato e sale rapidamente prima sul 3-0, poi sul 4-0 ed infine sul 5-0, strappando un doppio break al tennista romano. Berrettini interrompe la striscia negativa conquistando il quinto game del parziale ma la frazione rimane comunque appannaggio di Ruud, che chiude per 6-1 in meno di mezz’ora.
L’azzurro ha una piccola reazione all’inizio della seconda frazione, aggiudicandosi il primo game, tenendo il suo servizio a zero. Berrettini, però, continua a sbagliare molto mentre Ruud è chirurgico e preciso in ogni sua giocata. Il norvegese strappa un nuovo break nel terzo game, portandosi dunque in vantaggio anche in questo secondo set. Ruud continua a macinare punti, portandosi con un altro break sul 4-1 e poi sul 5-1. Nuova breve reazione per Berrettini che, alla quarta palla break disponibile, riesce a sfruttare l’occasione ed a rendere meno amaro il punteggio. L’azzurro si avvicina sul 4-5, prima che Ruud non smonti ogni suo tentativo di rimonta, chiudendo sul 6-4 al quarto set point.
L’azzurro prova a ribaltare le sorti della partita nel terzo parziale, portandosi per la prima volta in vantaggio nel corso del match, con il break trovato in avvio di frazione. L’azzurro si allontana, portandosi addirittura sul 3-0. Berrettini sale sino al 5-2, sembrando davvero ad un passo dall’allungare la durata dell’incontro. Ma, nel momento migliore dell’azzurro, Ruud annulla due set point, prima di strappare il controbreak e riportare la partita in parità, match che quindi giunge inesorabilmente al tiebreak. Subito minibreak per il norvegese che sale sul 2-0. Altro minibreak per il 5-2 e ben quattro match point a disposizione di Ruud. Alla terza occasione utile, il norvegese chiude i giochi, eliminando Matteo Berrettini dalla corsa alle semifinali del torneo americano. Ruud diventa così il primo norvegese di sempre ad accedere alla semifinale del major statunitense.
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